Nuova truffa telefonica a nome del Tribunale federale
Truffe telefoniche, sempre loro. Sono più o meno ovunque. E, oltre a dare fastidio, rischiano di costare caro, molto caro alle vittime. Di più, siccome alla fantasia dei malviventi non c'è mai limite, negli ultimi giorni diverse persone hanno riferito di essere state contattate per telefono da presunti dipendenti del Tribunale federale. La richiesta? La solita: versare del denaro o, nella migliore delle ipotesi, fornire alcune informazioni private. Sul display, a conferma della scaltrezza di chi ha orchestrato la truffa, il numero di chiamata indicato era quello principale del Tribunale federale, ovvero 021 318 91 11.
Il Tribunale federale, tramite una nota, ha ribadito la sua estraneità a queste chiamate. Ribadendo che si tratta di tentativi di truffa. Il numero, vero, dell'istituzione compare grazie al cosiddetto spoofing, una tecnica di manipolazione. «In nessun caso – si legge nella nota – il Tribunale federale chiede per telefono di versare denaro o fornire informazioni private». Quindi, un invito a chi dovesse ricevere una chiamata di questo tipo: ovvero, quello di «contattare la polizia cantonale competente».
La Prevenzione Svizzera della Criminalità, un servizio intercantonale della Conferenza delle direttrici e dei direttori dei dipartimenti cantonali di giustizia e polizia, al riguardo ha allestito un breve ma importante vademecum per riconoscere, intercettare e, ovviamente, segnalare ogni tipo di truffa telefonica. Ecco i punti chiave:
– Siate sempre diffidenti quando qualcuno chiama e vi dice: «Indovina chi è al telefono?». Fate delle domande di controllo a cui una persona che non vi conosce non è in grado di rispondere. Per esempio: «Quando compio gli anni?» oppure «Come si chiama mia sorella?».
– Se la persona al telefono vi mette sotto pressione, interrompete la chiamata e appendete. Questo comportamento non è scortese, bensì serve a proteggervi!
– Quando siete al telefono, non date mai seguito ad una richiesta di denaro.
– Non fornite mai dati personali, informazioni di natura finanziaria e password a presunte autorità che telefonano senza che ne abbiate fatto richiesta.
– Parlate di questa problematica con persone che fanno parte della cerchia dei vostri cari.
– Allo sportello della banca o della posta, prendete seriamente gli avvertimenti degli impiegati e consentite loro di aiutarvi.
– Non consegnate mai denaro contante o oggetti di valore ad una persona che non conoscete!
– Attenzione ai falsi poliziotti: telefonate al 117 per sapere se i poliziotti o le poliziotte che si sono presentati sono veramente agenti di polizia.