Nuove arginature della Maggia: è scoccata l'ora X
Valorizzare dal punto di vista ambientale e naturalistico la zona golenale di importanza nazionale con interventi di sistemazione idraulica e, contemporaneamente, riordinare la zona industriale e artigianale creando le premesse per l’insediamento di nuove attività produttive. Sono questi gli obiettivi che i Comuni di Maggia e Cevio, con il sostegno del Cantone, intendono raggiungere con il progetto di arginatura del fiume Maggia nel comparto Riveo-Visletto. Progetto che dopo una lunga fase di gestazione iniziata addirittura negli anni Novanta del secolo scorso, può ora entrare nella fase esecutiva. Proprio oggi, martedì, si è infatti tenuta la cerimonia per l’avvio dei lavori. «Grazie agli sforzi compiuti da tutti gli attori coinvolti siamo riusciti a riattivare la macchina progettuale che si era impantanata in questa zona inquinata», ha sottolineato il municipale di Maggia Danilo Tormen, capodicastero Traffico, edilizia privata, arginatura e pianificazione durante l’incontro con la stampa svoltosi oggi nell’area del cantiere dove le ruspe inizieranno a scavare nei prossimi giorni. E di lavoro per uomini e mezzi ce ne sarà parecchio nei prossimi cinque anni: per la nuova arginatura su di una lunghezza di circa 650 metri che proteggerà la zona industriale-artigianale ed il paese di Riveo, nonché per le altre opere previste si dovranno infatti movimentare ben 300.000 metri cubi di materiale, ha rammentato Pietro Beffa, dello studio Andreotti & Partners che ha curato il progetto per quanto riguarda le opere di ingegneria civile.
Berna e Bellinzona ci credono
La mole e la complessità degli interventi si traducono in un investimento consistente: 7,35 milioni di franchi, secondo il preventivo aggiornato di recente. L’investimento sarà coperto nella misura dell’89% da sussidi federali e cantonali. «Sussidi cospicui che dimostrano come Confederazione e Cantone credano in questa iniziativa», ha evidenziato il granconsigliere Aron Piezzi, il quale si era occupato in prima persona del progetto quando ricopriva le cariche di vice sindaco, prima, e di sindaco, poi, di Maggia. Carica, quest’ultima, che oggi è ricoperta da Andrea Sartori, per il quale questo progetto rappresenta un valido esempio di sviluppo territoriale che consentirà alle aziende che vi operano attualmente, così come a quelle che si spera giungeranno in futuro, di disporre di una zona industriale e artigianale ordinata.
Benefici per tutta la valle
«Quello che compiamo oggi è un primo passo importante a favore delle nostre aziende e dell’economia dell’intera Vallemaggia», ha affermato la sindaca di Cevio Moira Medici. L’avvio dei lavori, le ha fatto eco il presidente del Patriziato di Cevio-Linescio Luca Moretti, rappresenta un tappa fondamentale per dare un segnale che, finalmente, la media e alta valle avrà una zona industriale e artigianale al passo con i tempi. «Un riordino che porterà ad avere una zona pregiata sia dal punto di vista naturalistico, sia da quello lavorativo» ha aggiunto Luca Invernizzi, del Patriziato di Someo. «Siamo al capezzale di un fiume morente e quello che lanciamo oggi è un primo segnale tangibile della volontà di farlo rinascere», ha osservato Gabriele Carraro dello studio Dionea. L’importanza del progetto non solo a livello locale, ma anche cantonale, è stata ribadita da Antonio Mignami, responsabile della direzione locale dei lavori. «La nostra sfida - ha rilevato Luca Giovanettina, della Poncetta SA, a nome delle ditte del consorzio che si è aggiudicato l’appalto per la nuova arginatura e la valorizzazione ambientale del comparto Riveo-Visletto - è di riuscire a terminare le opere rispettando i tempi ed i costi previsti». Costi che, ha riconosciuto il capo dell’Ufficio cantonale dei corsi d’acqua Laurent Filippini, sono importanti, «ma questo territorio merita una riqualifica dalla quale tutti trarranno vantaggio». Una riqualifica ben più completa rispetto al progetto originario che prevedeva solo la nuova arginatura. Ora, riutilizzando in loco circa 120.000 metri cubi di materiale inerte, si procederà infatti anche all’innalzamento fino alla quota della strada cantonale dell’area ex Bionda, che risulterà maggiormente sfruttabile per le attività artigianali e industriali, nonché alla sistemazione ambientale dell’ex cava Pollini.
Bonifica conclusa, ma la guardia resta alta
Il risanamento dei terreni inquinati nella zona occupata dalla ditta ex Bionda Graniti SA si è conclusa lo scorso autunno con una spesa di 700.000 franchi. Tuttavia, considerata la vastità dell’area oggetto del progetto di arginatura e di valorizzazione ambientale nel comparto Riveo-Visletto, non si può escludere che l’avanzare dei lavori possa portare ad imbattersi in altre «sorprese» poco gradite. La guardia resta dunque molto alta, ha assicurato Mignami, rammentando come in passato la sensibilità ambientale non era sviluppata come al giorno d’oggi. Lo dimostrano anche le sostanze inquinanti individuate, oltre che all’ex Bionda, nei mucchi di scarti di cava presenti sulla sponda destra della Maggia. Anche in questo caso si è proceduto al risanamento.