Guerra

Nuove sanzioni contro la Russia: colpita anche un'azienda svizzera

Il Regno Unito impone 25 nuove sanzioni contro chi fornisce componenti militari: nel mirino pure il capo della sede a Mosca di una società basata a Zurigo
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Red. Online
08.08.2023 16:00

Nuovo giro di vite del Regno Unito contro la Russia e, questa volta, nel mirino finisce pure un’azienda svizzera. Il governo di Rishi Sunak ha infatti emanato 25 nuove sanzioni contro la fornitura di componenti per uso militare alla Russia, nell'ambito di un'iniziativa definita dal ministro degli Esteri, James Cleverly, «senza precedenti» nei confronti della macchina bellica «di Vladimir Putin».

Sul sito del Foreign Office britannico si legge: «Il ministro degli Esteri annuncia 25 nuove sanzioni contro l'accesso di Putin ad attrezzature militari straniere. Queste includono individui e aziende in Turchia, Dubai, Slovacchia e Svizzera, che stanno sostenendo la guerra illegale in Ucraina». Il Regno Unito inoltre sta combattendo il sostegno iraniano e bielorusso alla macchina da guerra russa.

Ventidue delle nuove sanzioni hanno come bersaglio individui e imprese al di fuori della Russia, considerati «sostenitori dell'invasione dell'Ucraina da parte delle truppe di Putin». Le altre 3 vanno invece a colpire società russe che importano elettronica vitale per le attrezzature militari utilizzate sul campo di battaglia.

Secondo il Ministero degli Esteri britannico: «Le misure odierne danneggeranno i sistemi di difesa della Russia interrompendo l'accesso di Putin alle attrezzature militari straniere». Tra le società e gli individui sanzionati ci sono 2 imprese con sede in Turchia, Turkik Union e Azu International, «per il loro ruolo nell'esportazione di microelettronica in Russia, essenziale per l'attività militare russa in Ucraina». La Aeromotus Unmanned Aerial Vehicles Trading LLC, con sede a Dubai, «per il suo ruolo nella fornitura di droni e componenti per droni alla Russia». Il cittadino slovacco A. M., «per il suo coinvolgimento in un tentativo di accordo sulle armi tra la Repubblica popolare democratica di Corea (RPDC) e la Russia». E il cittadino svizzero A. O. S., «per il suo ruolo nel settore dei servizi finanziari in Russia, anche attraverso l'impiego da capo ufficio della sede a Mosca della DuLac Capital Ltd», una società basata a Zurigo.

Il Regno Unito sta inoltre intraprendendo ulteriori azioni per contrastare il sostegno dell'Iran e della Bielorussia all'esercito russo. Le nuove sanzioni includono: persone ed entità iraniane coinvolte nella ricerca, sviluppo e produzione di droni per il Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche (IRGC), nonché organizzazioni di difesa bielorusse legate alla produzione di tecnologia militare per il regime bielorusso, che hanno rifornito la Russia durante «la guerra illegale di Putin». Il Regno Unito, infine, ha sanzionato 3 società russe operanti nel settore dell'elettronica per il loro ruolo nell'approvvigionamento di microelettronica occidentale essenziale per sostenere il conflitto. Il governo britannico è convinto dell’efficacia di queste nuove restrizioni, in quanto «l'esercito russo non ha accesso alle componenti occidentali e sta faticando per produrre sufficienti attrezzature di fascia alta, ed è ora alla disperata ricerca di armamenti stranieri. La Russia è già costretta a mobilitare i carri armati dell'era sovietica e usare i chip di bassa qualità dei freezer da cucina».

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