Nuovo record per le esportazioni svizzere in ottobre
Spinte dal settore chimico-farmaceutico, in ottobre le esportazioni svizzere sono aumentate del 10,2%, raggiungendo un nuovo livello record. Le importazioni sono dal canto loro cresciute dell'1,8%.
Secondo le cifre divulgate oggi dall'Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC), lo scorso mese le esportazioni sono state pari a 24,4 miliardi di franchi. In termini reali, l'incremento è stato dell'11,2% rispetto a settembre, viene precisato in una nota. Questo balzo sopraggiunge dopo tre mesi piuttosto deboli, in cui si era sempre osservata una diminuzione dei beni venduti all'estero.
Per quel che concerne le importazioni, esse si sono stabilite a 18,4 miliardi. In termini nominali, la progressione è stata dello 0,7%. A causa della grande differenza nell'evoluzione tra le due voci, la bilancia commerciale ha segnato un'eccedenza da primato di 6,0 miliardi, dopo i 4,0 miliardi del mese precedente.
Tornando sull'export, come detto si è distinto in particolare il ramo chimico e farmaceutico, con un balzo del 15,6%. Tale settore è nettamente il più importante per il commercio elvetico, tanto che i 14,3 miliardi che ha generato in ottobre corrispondono quasi al 60% del totale delle esportazioni. Anche l'industria meccanica ed elettrotecnica (+3,1%) e quella dei metalli (+4,8%) si sono fatte notare in positivo.
Tra i principali mercati, lo smercio verso l'Europa, il partner commerciale di riferimento della Confederazione, ha registrato un'impennata del 16,1%, con in crescita ad esempio Italia (+5,2%), Regno Unito (+6,1%) e Francia (+7,2%), ma la Germania in controtendenza (-1,2%). Bene pure il Nord America (+7,4%), mentre hanno ristagnato le vendite in direzione dell'Asia (+0,3%), dove spicca in particolare il -0,5% della Cina e, per ragioni opposte, il +20,1% del Giappone.