Viganello

Occhio: è il punto più pericoloso di Lugano

Il tratto di via La Santa fra la Lidl e l’incrocio con via Rava si conferma in cima alla classifica delle zone della città dove accadono più incidenti – È successo anche a un campione di Formula uno…
Giuliano Gasperi
22.06.2022 06:00

Incrocio diabolico, quello fra via La Santa, via Rava e la Lidl a Viganello: come rischio d’incidenti è uno dei punti più pericolosi di Lugano. Anzi, da due anni è il più pericoloso. Lo dicono le statistiche pubblicate sull’opuscolo Lugano in Cifre, che dà informazioni utili anche in tema di sicurezza. L’anno scorso la zona è stata teatro di almeno 5-6 incidenti – il numero è relativo agli interventi della polizia e non è preciso perché i dati sono accorpati in gruppi – e lo stesso è avvenuto nel 2020, mentre nel 2019 i sinistri si sono fermati a 3-4 contro i 5-6 registrati in altri quattro punti lungo le vie Sonvico, Trevano, Maraini e Motta.

Tra frenate e ripartenze

Lo snodo in questione, effettivamente, non è dei più tranquilli. La strada principale – che a monte è via Pazzalino e a valle via La Santa – è un quasi rettilineo che gli automobilisti tendono a percorrere abbastanza velocemente.

Il problema è che ci sono non uno, ma due punti, e non molto distanti fra loro, in cui le auto s’immettono sulla via o rallentano per svoltare: l’incrocio di via Rava e il parcheggio di fronte al supermercato Lidl. Si parte, si frena, si riparte e si frena ancora, mentre chi viene dalle strade laterali aspetta un varco in cui potersi infilare.

Basta una distrazione e il tamponamento, o peggio il frontale, è dietro l’angolo (ne sa qualcosa anche il due volte campione del mondo di Formula uno Fernando Alonso, che proprio in quel punto, nel febbraio di un anno fa, mentre circolava con la sua bicicletta, si scontrò con un’auto che svoltava verso la Lidl).

Proseguendo verso i campus universitari la situazione non migliora molto. Via La Santa in generale è un’arteria da matita rossa: negli ultimi tre anni è finita sempre fra le strade più pericolose con un numero d’incidenti compreso fra 9 e 30.

L’anno scorso le hanno fatto compagnia via Ciani, via Ceresio, viale Castagnola, via Balestra, via Zurigo, via San Gottardo, via Maraini, via Besso e Riva Caccia, tutte nella categoria 9-30 sinistri.

Tutte queste statistiche sono preziose anche per la Polizia comunale, che sta già analizzando la situazione dei punti più problematici per adottare dove possibile delle contromisure.

La tendenza non preoccupa

Lasciamoci alle spalle l’incrocio più pericoloso di Lugano per fare un punto sul numero totale degli incidenti, che l’anno scorso è tornato a crescere: come nel 2019 sono stati 583, contro i 482 del «pandemico» 2020.

Rispetto a quell’anno sono aumentati sia i feriti leggeri (da 57 a 67) sia i feriti gravi (da 15 a 28) ma fortunatamente sono diminuite le persone morte (da 3 a 1). Guardando l’evoluzione del numero d’incidenti a Lugano negli ultimi dieci anni, comunque, la tendenza è confortante: nel 2010 erano stati 1.012 con 141 feriti leggeri, 45 gravi e 2 morti. Poi la situazione è gradualmente migliorata.

 

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