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ONU: il Consiglio di sicurezza si è riunito per discutere della crisi dell'Esequibo

La riunione, si legge in una nota, è stata convocata dall'Ecuador, presidente di turno del Consiglio per il mese di dicembre, dopo che la stessa Guyana, un membro entrante del Consiglio di sicurezza che inizierà il primo gennaio il suo mandato nel Consiglio per il biennio 2024-2025, ha richiesto l'incontro in una lettera al Consiglio datata 6 dicembre
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Ats
09.12.2023 14:47

Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha tenuto nella serata di ieri una riunione a porte chiuse per discutere l'escalation della disputa che il Venezuela ha aperto con la Guyana per la sovranità sulla regione dell'Esequibo, un'area ricca di riserve di petrolio.

La riunione, si legge in una nota, è stata convocata dall'Ecuador, presidente di turno del Consiglio per il mese di dicembre, dopo che la stessa Guyana, un membro entrante del Consiglio di sicurezza che inizierà il primo gennaio il suo mandato nel Consiglio per il biennio 2024-2025, ha richiesto l'incontro in una lettera al Consiglio datata 6 dicembre.

La lettera, prosegue la nota, cita l'articolo 35, paragrafo 1, della Carta delle Nazioni Unite, dove si stabilisce che ogni Stato membro dell'ONU «può portare qualsiasi controversia all'attenzione del Consiglio di Sicurezza o dell'Assemblea Generale».

In una dichiarazione del 6 dicembre, il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres, invitava fermamente l'uso esclusivamente di mezzi pacifici per risolvere le controversie internazionali ricordando che le decisioni provvisorie della Corte Internazionale di Giustizia (Icj) sono vincolanti.

La risoluzione del primo dicembre dell'Icj riconosce che la Guyana esercita attualmente il controllo e l'amministrazione nel territorio in disputa e invita il Venezuela a non adottare nessun'azione che modifichi lo status quo fintanto non si arrivi a una sentenza definitiva.