Luganese

Origlio questa volta ha detto «sì»: l’ecocentro si farà

La maggioranza della popolazione ha approvato il progetto del Municipio, con un costo ridotto rispetto ai maggiori crediti richiesti in precedenza
© CdT/Gabriele Putzu
Red. Online
03.03.2024 13:54

Questa volta Origlio ha detto sì. L'ecocentro sul terreno affacciato su via Taverne, poco oltre il campo di calcio andando verso Ponte Capriasca, si farà. La maggioranza della popolazione (409 voti i favorevoli, 324 i contrari) ha approvato il progetto del Municipio, con un costo ridotto rispetto ai maggiori crediti richiesti in precedenza.

Dopo una variante bocciata con un referendum nel 2020 (il credito votato da Municipio e Consiglio comunale era di 1,825 milioni di franchi) e un’altra (al costo di 1,165 milioni di franchi) che non aveva nemmeno passato lo scoglio del Consiglio comunale (fine 2021, era mancata la maggioranza assoluta necessaria), il Municipio nella scorsa estate ha sottoposto al Consiglio comunale un terzo progetto che tiene conto delle risultanze di un processo più partecipativo dei precedenti, con il coinvolgimenti dei gruppi politici in Consiglio comunale. La soluzione è stata individuata con un progetto di ecocentro ridimensionato ma previsto sempre nello stesso sedime, con l’allungamento degli orari di apertura e l’inserimento della videosorveglianza. Il messaggio è stato approvato dal legislativo nella seduta del 2 ottobre scorso. Ma un comitato apartitico ha raccolto e consegnato 218 firme per un referendum contro il credito da 1,585 milioni di franchi (935 mila franchi per l'ecocentro, i restanti 650.000 franchi riguardano altri servizi comunali, ndr.): «Il fatto che la volontà popolare sia stata ignorata dalle autorità politiche ci ha deluso. Non siamo d’accordo a spendere quella cifra per asfaltare un bosco e fare posto ai rifiuti. Il bel villaggio di Origlio non merita di venir rovinato da una struttura, che verrebbe insediata a ridosso di una zona residenziale. Vorremmo che il Comune sistemasse gli attuali ecopunti distribuiti sul territorio». La domanda di referendum era riuscita, con un totale di 215 firme.

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