Oslo, la strage poteva essere evitata

OSLO - L'eccidio perpetrato il 22 luglio 2011 in Norvegia dall'estremista di destra Anders Behring Breivik avrebbe potuto essere sventato - o quanto meno limitato - se le forze di polizia del Paese scandinavo fossero state più efficienti. Lo denuncia una commissione indipendente incaricata dal governo norvegese di trarre lezioni dall'accaduto e di proporre rimedi.
Il rapporto, severo nei confronti delle lacune attribuite agli apparati di sicurezza, è stato consegnato in queste ore al premier, Jens Stoltenberg.
«L'attacco contro il quartiere dei ministeri di Oslo (dove Breivik compì un attentato esplosivo subito prima di spostarsi nell'isola di Utoya e fare strage nel campo estivo dei giovani laburisti, ndr.) avrebbe potuto essere evitato attraverso l'applicazione efficace delle misure di sicurezza previste», si legge nel documento.
E anche il massacro di Utoya si sarebbe forse potuto prevenire se la polizia avesse inquadrato per tempo la figura di Breivik e lo avesse «fermato in anticipo»: come gli estensori del rapporto ritengono «possibile» sulla base degli elementi disponibili prima del massacro.