Politica

Pace a Bissone: le ultime parole famose...

Grosa chiede le dimissioni di Incerti e Ballinari dopo la notizia che il Comune ha perso la causa contro la società che fece i lavori al lido
© CdT/Gabriele Putzu
Giuliano Gasperi
19.09.2024 17:45

Ha portato una sfortuna clamorosa, il nostro articolo di un mese fa sul miglioramento del clima politico a Bissone. Avevamo usato tutti i condizionali del caso, ma tant’è. Il municipale Ludwig Grosa ha chiesto le dimissioni del sindaco Andrea Incerti e del suo vice Ugo Ballinari dopo la notizia che il Comune, al Tribunale federale, ha perso la causa contro la ditta responsabile dei lavori eseguiti al lido una decina di anni fa. «Questa vicenda è stata gestita in maniera assolutamente inadeguata e con evidente desiderio di vendetta nei miei confronti e del mio gruppo politico, ma soprattutto con un enorme mancanza di pragmatismo da parte vostra» parte in quarta l’ex sindaco, che guidava il Municipio quando era stato dato l’appalto alla società in questione. «Un approccio più ponderato avrebbe suggerito di negoziare un risanamento degli eventuali errori contestati, anziché intraprendere una battaglia legale costosissima: avviare una causa per 800 mila franchi di fatture pagate, sperando in un risarcimento che sostanzialmente corrispondeva alla cifra fatturata e già liquidata, è stata una mossa assurda che ha portato a un disastro finanziario per il nostro Comune, con una perdita devastante. E la responsabilità di questa sconfitta legale e finanziaria ricade indiscutibilmente su di voi». «Per questi motivi – conclude il municipale in una lettera ai colleghi – è mia ferma opinione che dobbiate rassegnare immediatamente le dimissioni. Qualora non doveste agire spontaneamente, mi riservo il diritto di avviare una procedura ufficiale». Parole che fanno pensare a una possibile richiesta di revoca del Municipio: altro che pace. «Ma io con Incerti vado d’accordo!» assicura Grosa al CdT. «I rapporti sono buoni ultimamente, ed è migliorato molto anche il clima in Municipio». Per fortuna: chissà se non fosse migliorato...

«Dovevamo farlo»

A rispondere a Grosa ci ha pensato, parlando a titolo personale, il vicesindaco Ugo Ballinari. Non tanto sulla richieste di dimissioni. «Il Municipio ne ha preso atto. Non aggiungo altro, tanto è inutile con lui: se dico A, risponde sempre B, C o D e finiamo alle calende greche». Ha replicato a una critica precisa da parte di Grosa: quella di aver ingaggiato uno scontro legale anziché tentare di trovare un accordo con la ditta. «A suo tempo, da quel che ricordo, il Consiglio comunale aveva indicato di non pagare la fattura di quella società, perché bisognava verificare i lavori fatti. Il Municipio di allora invece, guidato dallo stesso Grosa, aveva voluto saldarla nonostante l’ordine perentorio del Legislativo, ed è da lì che è nato tutto il problema». Il vicesindaco fa un passo in più: «La causa civile è sempre stata osteggiata dal loro gruppo politico, e forse è per questo che i termini di ricorso non sono stati rispettati e Bissone ha perso al Tribunale federale. Aspettiamo le motivazioni della sentenza, ma il timore è quello». «In ogni caso – conclude il vicesindaco – i municipi che si sono susseguiti dopo il loro hanno sempre lavorato nel pieno rispetto della legge e su approvazione del Consiglio comunale. Chiaramente siamo molto dispiaciuti di aver perso, ma con una cifra del genere in ballo, dovevamo intentare una causa: qualsiasi altro Comune avrebbe fatto lo stesso».

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