Pamela Mastropietro violentata e fatta a pezzi

Emergono nuovi dettagli dalle perizie seguite alle due autopsie effettuate dai tossicologi forensi - Esclusa la morte per overdose di eroina
Red. Online
01.03.2018 15:40

MACERATA - L'atroce morte di Pamela Mastropietro, ragazzina romana con precedenti per droga, continua a riservare colpi di scena degni di un teatro dell'orrore.

Secondo le ultime perizie nelle mani degli inquirenti che indagano sulla morte della 18.enne (seguite alle due autopsie) è emersa una sconcertante certezza: la giovane è stata stuprata e, di seguito uccisa a coltellate e tagliata in più parti dai suoi aguzzini per cancellare ogni traccia (alla fine di gennaio, il corpo della ragazza era stato sezionato con una mannaia e dei coltelli, e rinvenuto in due trolley abbandonati in una campagna della provincia di Macerata, dopo che parti del cadavere della giovane erano stati lavati con la varichina).

L'inchiesta prosegue, mentre i magistrati attendono gli esiti definitivi degli esami tossicologici. È già stata esclusa, intanto, l'ipotesi di un'overdose, nonostante su un braccio di Pamela sia stato notato un buco. Forse un espediente da parte dei nigeriani coinvolti nel delitto e nell'occultamento del suo cadavere, per depistare un crimine dei più efferati commessi in Italia da parte di immigrati negli ultimi anni.

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