Parco per cani, l’idea piace ma quell’area non va bene

I cani di Arbedo-Castione potrebbero rimanere senza un luogo dedicato al loro svago. La proposta di realizzare un parco per gli amici a quattro zampe non fa l’unanimità. Dopo il preavviso negativo espresso dal Municipio, al quale si sono allineate la Commissione delle opere pubbliche e quella della Gestione, ora la palla passa al Consiglio comunale che si esprimerà il 4 dicembre. Elios Beltraminelli e Vincenzo Lacalamita, rappresentanti dei Nuovi Organizzati Indipendenti (N.O.I.), nella mozione propongono come spazio per il parco i diversi fondi presenti sul territorio di Arbedo in zona agricola, da Mairì verso la località Bassa. Terreni che possono permettere di ottenere nella zona di viale Moesa un’area di svago a 360 gradi per soddisfare le esigenze di Fido. Quanto al finanziamento dei lavori si fa riferimento al gettito della tassa che i proprietari dei cani versano annualmente. È altresì auspicata una collaborazione con il vicino Comune di Lumino, lanciando l’idea di un parco intercomunale.
Cosa prevede la legge
Il Municipio ha però espresso preavviso negativo. A pesare sulla motivazione c’è la definizione, a livello pianificatorio, del territorio individuato. La zona dove si vorrebbe realizzare il parco per cani, infatti, si trova al di fuori della zona edificabile ed è adibita a zona agricola SAC (Superficie per l’avvicendamento delle colture), in parte bosco e inserita in un comparto di particolare valore paesaggistico. E qui sta il principale problema, perché voler realizzare un parco per cani fuori dalla zona edificabile va a scontrarsi con il principio dell’ubicazione vincolata, come prevede la Legge sulla pianificazione del territorio. Per risolvere questo inghippo l’area interessata andrebbe prima adibita a Zona speciale attrezzature pubbliche/Edifici pubblici.
Il nodo dei parcheggi
Quanto, invece, alla possibilità di una collaborazione con il Comune di Lumino, il Municipio di Arbedo-Castione spiega che ci sarebbe già da subito un problema relativo ai parcheggi dei proprietari dei cani, essendo la strada comunale che dalla zona Mairì porta verso la zona Bassa accessibile solo con relativa autorizzazione comunale. Senza contare la garanzia dello sfalcio regolare dei fondi e la loro pulizia. Dal canto suo l’Esecutivo di Lumino, pur condividendo l’idea, ha precisato che mancano i sedimi per realizzare una simile infrastruttura.