Parla uno degli ostaggi rilasciati da Hamas: «Ho passato l'inferno»
L'ala militare di Hamas, le Brigate al Qassam, ha annunciato ieri sera la liberazione di altri due ostaggi, due anziane donne, grazie alla mediazione del Qatar e dell'Egitto. Sono entrambe di nazionalità israeliana e provengono dal kibbutz Nir Oz: Yocheved Lifschitz, 85 anni, e Nourit Kuper, 79 anni.
Yocheved Lifschitz ha raccontato di «avere passato l'inferno» quando è stata catturata dai miliziani il 7 ottobre. «Mi hanno messo su una motocicletta, hanno fatto saltare in aria la recinzione elettronica. Sono stata presa in ostaggio, non c'era distinzione tra vecchi e giovani. È stato molto doloroso. Mi hanno colpito le costole». E ancora: «Ci hanno costretti a camminare per alcuni chilometri prima di scendere in un labirinto di tunnel sotterranei».
L'85.enne ha precisato che «i carcerieri si sono occupati di ogni aspetto, c'erano anche donne che conoscevano le nostre necessità igieniche». Ha pure ricevuto rassicurazioni sulla sua incolumità: «Crediamo nel Corano – le è stato detto – e per questo non vi faremo del male». La donna ha trascorso le due settimane di prigionia dormendo su un materasso nella rete di tunnel sotto Gaza.
Sharone Lifschitz, la figlia di Yocheved Lifshitz, vive a Londra e alla BBC ha parlato di «un piccolo raggio di luce nell'enorme oscurità della guerra ancora in corso». Ha aggiunto che la madre, subito ricoverata in un ospedale di Tel Aviv, sta bene. «La storia non finisce finché l'ultimo degli ostaggi non sarà tornato a casa». Tra questi ci sarebbe anche il marito dell'85.enne.
Il punto
Israele sembra intenzionata a rinviare di qualche giorno la più volte annunciata invasione di terra della Striscia per favorire l'uscita degli ostaggi stranieri da Gaza, su richiesta degli Stati Uniti con mediazione di Qatar ed Egitto. Le agenzie citano «varie fonti» secondo le quali sarebbe imminente il rilascio di almeno 50 prigionieri con doppia cittadinanza, che verrebbero liberati sul versante egiziano di Rafah per essere riconsegnati alle rispettive ambasciate.
Il governo israeliano stima che ci siano ancora 220 persone trattenute da Hamas.