Per il nuovo Mercato coperto servirà ancora un po’ di tempo

Il Mercato coperto di Giubiasco ha bisogno di essere rinnovato. Questo è un punto sul quale la Città di Bellinzona è concorde. Anche se, almeno per il momento, non sono ancora state definite né le tempistiche, né le modalità di intervento. «Stiamo ancora procedendo alle analisi tecniche e a tutte le ponderazioni del caso», spiega Henrik Bang, municipale e capodicastero Opere pubbliche. Il tema è comunque di una certa importanza per Bellinzona e, infatti, figura anche tra le righe del messaggio sul preventivo 2025 della Città. La struttura, destinata originariamente alle esposizioni agricole e di animali da reddito, sente ormai il peso degli anni. L’idea, come si legge nel preventivo, sarebbe quella di procedere a lavori di ammodernamento dell’edificio: «Sono in fase di verifica alcune nuove impostazioni logistiche che potrebbero permettere l’ampliamento del pubblico interessato all’utilizzo della struttura». Il momento clou degli interventi dovrebbe essere tra poco più di un anno, nel 2026, quando sarebbe anche prevista la sospensione momentanea dell’attività per un periodo di sei mesi.
«Investimento sobrio»
«Lo stabile è in comproprietà tra la Città di Bellinzona e il Cantone, serve quindi un accordo per potersi muovere», premette Bang. «Il Mercato coperto, inoltre, nasce inizialmente come struttura per le manifestazioni agricole. Al momento stiamo cercando di capire se ci sia, dal punto di vista tecnico, la possibilità di coabitazione tra questi eventi e altri di diversa natura, come ad esempio i congressi. Per questo è in atto una diagnosi tecnica allo stabile». La convivenza tra eventi di così diversa natura, spiega Bang, potrebbe rivelarsi critica. «Per ora stiamo quindi valutando aspetti legati al risanamento energetico, all’illuminazione, all’aereazione e alle finiture interne, ma per adesso non è previsto alcun ampliamento degli spazi. La struttura dovrebbe restare così com’è». Il discorso delle opere di ammodernamento, dunque, si limita per adesso al miglioramento del comfort per gli ospiti e all’aggiunta di alcune dotazioni multimediali, oltre naturalmente al rispetto degli standard di sicurezza. Nel 2025 si delineeranno i vari scenari di intervento. «Si tratterà comunque di un investimento sobrio», specifica Bang. E, per quanto riguarda una stima dei costi previsti per gli interventi di restyling, come anche per la prospettata chiusura di sei mesi, è prematuro per sbilanciarsi: «È tutta musica del futuro».
Esigenze da rispettare
«Oggi il Mercato coperto è uno degli edifici più gettonati per gli eventi di una certa portata», spiega dal canto suo Renato Bison, municipale e capodicastero Educazione, cultura, giovani e socialità. «La struttura presenta in effetti numerosi vantaggi: ha una capienza non indifferente, la ferrovia vicina oltre a numerosi posteggi. È quindi molto attrattivo per gli eventi, però ha dei limiti, non solo strutturali, ma anche molto pratici che non sono da sottovalutare». Tra questi il fatto che l’edificio si trovi all’interno di una zona abitativa e prettamente residenziale. Non solo. «Ci sono anche esigenze infrastrutturali che vanno considerate, pensando alla destinazione iniziale dell’edificio, nel caso in cui lo si volesse adibire a luogo di eventi ricreativi». Innanzitutto, precisa Bison, «prima di iniziare qualsiasi intervento e di investire cifre, bisogna capire come si intende riqualificare la struttura, ovvero come si intende usare in futuro il Mercato coperto». «È importante sapere come orientarci e dunque come posizionare l’edificio».
Maggiore attrattività
La questione del risanamento del Mercato coperto era già stata sollevata lo scorso anno in una mozione firmata da Tiziano Zanetti e dal gruppo PLR, rivolta al Municipio di Bellinzona. I firmatari sottolineavano la vetustà del fabbricato e chiedevano alla Città un’importante ristrutturazione: «Purtroppo la struttura, nata a suo tempo per soddisfare le esigenze del settore primario, mostra il segno degli anni e non si adegua più alle attuali necessità per la gestione e l’organizzazione delle manifestazioni. Occorre dunque eseguire importanti opere di ammodernamento per renderla maggiormente fruibile, cercando di attirare anche convegni e attività di vario genere grazie a spazi più moderni e accoglienti».