Luganese

Piove, e allora? Qualche consiglio per salvare la vacanza

I titoli dei giornali svizzerotedeschi sulla Pasqua piovosa in Ticino hanno fatto arrabbiare molti a sud del Gottardo - Conviene però riflettere sulla dipendenza dal meteo - Vediamo cosa possono fare i turisti (e i residenti) in caso di brutto tempo
© CdT/Chiara Zocchetti
Giuliano Gasperi
30.03.2024 06:00

«Non andate in Ticino a Pasqua, perché pioverà». Grazie, Blick, le avevamo viste anche noi le previsioni del tempo. Lasciamo perdere le stilettate da oltre Gottardo: non sono le prime e non saranno le ultime. Sfruttiamole per riflettere: quanto è meteo-dipendente il Ticino e in particolare il Luganese? Cosa servirebbe per esserlo di meno?

Partiamo da quello che si può fare nella regione, oggi, quando «piovono cani e gatti», per usare un’espressione cara agli amici inglesi, che di precipitazioni se ne intendono. La nostra lista, che abbiamo stilato con l’aiuto di Lugano Region e che ha l’unico obiettivo di mostrare che tipo di attività offre il territorio, senza voler fare classifiche, non può che cominciare con l’acqua, ma quella calda, rilassante e divertente dello Splash & Spa: vista dalle finestre dei suoi cupoloni, la pioggia esterna fa quasi piacere. È una buona opzione anche per le famiglie con bambini, come lo sono il Centro Giochi a Taverne e lo spazio Lugano Junior al Centro Lugano Sud di Grancia: scivoli, reti elastiche, vasche con le palline colorate e tutto ciò che fa divertire i piccoli. Una passeggiata alla Swissminiatur di Melide è un’esperienza emozionante anche con l’ombrello, senza dimenticare un’altra possibilità che forse in molti non conoscono: le visite guidate ai laboratori in cui vengono creati i modellini (su prenotazione: le prossime date sono 31 marzo, 28 aprile, 26 maggio, 30 giugno, 28 luglio, 25 agosto, 29 settembre e 27 ottobre). Tornando al calduccio, i musei sono un’alternativa logica in caso di maltempo e il Luganese ne ha diversi: da quelli d’arte al LAC, a Palazzo Reali e a Villa Malpensata, fino a proposte più specifiche come quelle del Museo Hermann Hesse, del Museo delle dogane (da raggiungere con il battello: siete sicuri che paesaggisticamente non ne valga la pena anche in una giornata grigia?) o del Museo della pesca di Caslano, dove potete fare un salto anche al Museo del cioccolato della Alprose. Oppure al vicino zoo di Magliaso. Restando nel Malcantone e restando in tema di attrazioni fuori dal comune, la Miniera d’oro di Sessa conduce i visitatori attraverso i suoi cunicoli alla scoperta di un mondo perduto e sempre affascinante. Va considerata un’attrazione, per il palato e per lo spirito, anche la scoperta delle specialità enogastronomiche della regione. «Dine Around», prenotabile da lunedì 8 aprile, è un percorso per degustare menù personalizzati secondo quattro categorie di esperienze (Gourmet, City Break, Nature e Pieds dans l’eau), mentre Taste My Swiss City è un tour culinario individuale tra le vie del centro città alla scoperta dei luoghi migliori dove mangiare e bere secondo gli abitanti del posto (che alla fine sono turisti a chilometro zero: l’elenco che stiamo scrivendo vale anche per loro). A proposito del buon bere: una visita con degustazione in una cantina non perde nulla se manca il sole, e lo stesso discorso vale per i birrifici (il più grande nel nostro cantone è il Birrificio Ticinese San Martino di Bioggio). Lo shopping è un evergreen delle giornate uggiose, mentre sono decisamente più originali le ultime quattro proposte della nostra lista: mettersi alla prova con una escape room (a Lugano ce ne sono due) ideale per chi ama raccogliere indizi e risolvere enigmi, fare un viaggio nell’universo e nella scienza all’Ideatorio di Cadro, giocare nella realtà virtuale alla Transfinity di Rivera e, per i più sportivi, cimentarsi nell’arrampicata indoor sulle pareti dell’Evolution Climbing Center di Taverne. Ultimo consiglio, ma non per questo meno importante: entrare in qualsiasi chiesa e farsi stupire dalle sue opere d’arte. Fine della serie, comunque non esaustiva, di suggerimenti.

Torniamo quindi alla domanda iniziale: dal punto di vista della proposta turistica, il Luganese dipende troppo da come interagiscono in cielo gli agenti atmosferici? «Considerando che i visitatori della nostra regione provengono anche dai mercati esteri e che viaggiano in diversi periodi dell’anno, il Luganese è meno meteo-dipendente di altre destinazioni» osserva Daniela Gugliotta Bagaian, direttrice marketing di Lugano Region. «Possiamo contare su un mix equilibrato di mercati, composto principalmente dalla Svizzera, seguita dai mercati limitrofi di Italia e Germania, e da Stati Uniti e Paesi del Golfo quali mercati lontani, dove Lugano Region investe in modo mirato con azioni di promozione della destinazione per tutto l’anno». Non perdere troppa attrattività in caso di pioggia va di pari passo con un altro obiettivo di cui si discute ormai da tempo: «destagionalizzarsi», cioè saper attrarre un certo numero di persone anche in primavera, autunno e inverno. E poi sorprenderle, emozionarle, di qualunque colore sia il cielo.

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