Mesolcina

Pista ciclabile: tutto pronto per il debutto

Il percorso, che verrà inaugurato sabato 4 maggio, collegherà Lumino a Grono – Investiti 4,6 milioni di franchi – Il sindaco Samuele Censi: «È un progetto importante sia per i bambini, che andranno a scuola in sicurezza, sia per il turismo» – FOTO
© ANYA CENSI
Irene Solari
29.04.2024 22:30

Il gran giorno è quasi arrivato. Sabato 4 maggio sarà infatti inaugurata la pista ciclabile che collega il Ticino alla bassa Mesolcina, più precisamente il tratto fra Lumino e Grono. Il programma della giornata seguirà diverse tappe: si parte alle 9.45 dal Comune bellinzonese, spostandosi poi - ovviamente in bici - per la colazione a San Vittore alle 10.30, mentre l’aperitivo lo si berrà alla Cioldina di Roveredo alle 11.15. Il clou dei festeggiamenti è in programma nella sala multiuso di Grono dalle 12.30, con il pranzo offerto preparato dai cuochi della Lingera di Roveredo dopo i discorsi delle autorità.

Lungo l’ex ferrovia

«Inizia una settimana felice per noi», racconta con entusiasmo Samuele Censi, sindaco di Grono e promotore del progetto fin dai suoi albori, nel 2014. «Volevamo riqualificare e valorizzare l’ex sedime della Ferrovia retica, trasformandolo in pista ciclabile, e finalmente ci siamo. Ci sono voluti 10 anni per portare a termine quest’opera importante ed è una bella soddisfazione». Un’opera che si estende lungo 6,6 km per un investimento di 4,6 milioni di franchi «sussidiati in parte dal Cantone per 2,4 milioni». «Un aiuto importante», sottolinea il sindaco di Grono, «si tratta del 75% delle spese computabili, dal quale sono escluse le sottostrutture e l’illuminazione. E, nonostante non abbiamo ancora chiuso i conti, vediamo già che dovrebbe esserci una diminuzione del 15% dei costi rispetto al preventivo». «Peccato però - rileva ancora Censi - che manchi ancora la parte della tratta della ciclabile dalla fermata TILO di Castione fino a Lumino. Speriamo il prossimo anno di poterla percorrere interamente, partendo da Arbedo-Castione e arrivando fino in Mesolcina». L’obiettivo finale è infatti quello di usare tutto il sedime della ex ferrovia retica, compresa la parte bellinzonese.

Doppio vantaggio

In effetti il progetto può essere importante non solo per il traffico lento quotidiano, ovvero i trasferimenti casa-lavoro, ma anche per l’impatto sul turismo. Come spiega il nostro interlocutore: «Da un lato c’è il vantaggio di usare il sedime della ex ferrovia, che passa nei centri dei paesi con una pendenza ideale anche per spostarsi in bici. Un aspetto particolarmente apprezzato dai giovani che possono muoversi in sicurezza e andare a scuola senza passare dalla cantonale». Ma parlavamo anche di turismo: «Il progetto rilancia la Mesolcina come terra di biciclette per tutti. Negli ultimi anni abbiamo puntato molto sulle mountain bike e sulla valorizzazione dei sentieri di montagna. Ora aggiungiamo un nuovo tassello anche per le bici di strada».