Il caso

Polemica sul contratto collettivo: «Accuse false, un gesto di ripicca»

Autolinee Bleniesi al centro delle critiche dei sindacati SEV e OCST che rimproverano all’azienda, tra l’altro, un licenziamento – Il direttore Stefano Malingamba le respinge al mittente
© CdT/Chiara Zocchetti
Irene Solari
10.10.2024 15:45

«La direzione delle Autolinee Bleniesi non rispetta il partenariato sociale». Inizia così la nota del Sindacato del personale dei trasporti (SEV) e dell’Organizzazione cristiano-sociale ticinese (OCST) che prende posizione contro l’azienda di trasporto con sede a Biasca. Sotto la lente alcuni aspetti del Contratto collettivo di lavoro (CCL) che i sindacati vorrebbero vedere chiariti. In particolare «un licenziamento considerato non in sintonia con il CCL, la modifica unilaterale da parte della direzione delle Autolinee Bleniesi di un articolo del CCL attualmente in vigore, alcuni aspetti contrattuali sul tempo di lavoro degli autisti nonché la mancata consegna delle firme da parte della direzione del rinnovato CCL a partire dal 1. gennaio 2025». «Da alcune settimane - scrivono i sindacati - stiamo tentando di stabilire un dialogo con la direzione delle Autolinee Bleniesi per chiarire diversi aspetti contrattuali non rispettati». Tentativi che, riferiscono SEV e OCST, sono rimasti senza risposta: «Sembra che la ricerca di dialogo sia un problema, mentre dovrebbe essere alla base di un rapporto di partenariato sociale». E ancora: «L’azienda beneficia di sussidi pubblici, tuttavia sembra che la direzione possa fare quello che vuole infrangendo un contratto che lei stessa ha siglato».

La replica seccata

Di tutt’altra opinione Stefano Malingamba, direttore delle Autolinee Bleniesi che, da noi raggiunto, si è espresso sulla questione: «Le accuse che ci vengono mosse dai sindacati sono assolutamente false». Secondo il direttore, questa presa di posizione sarebbe scaturita da una sua decisione: «Da fine luglio mi sono rifiutato di dedurre i contributi delle tasse di affiliazione ai sindacati dagli stipendi dei miei collaboratori. È questo il punto dolente». «Non credo che sia giusto e nemmeno corretto che sia il datore di lavoro a dover prelevare questa cifra. Inoltre non sono nemmeno autorizzato a sapere quale dei miei collaboratori sia affiliato a un sindacato. Senza contare che il salario è protetto», aggiunge il direttore. «Abbiamo questi contratti da 25 anni e sono sempre stati rispettati. Siamo anche sottoposti ai controlli dell’Ufficio federale dei trasporti e non abbiamo mai ricevuto segnalazioni in merito», sottolinea ancora Malingamba. E, quanto al licenziamento, il direttore dell’azienda che conta 45 dipendenti spiega: «Si è trattato di una normale interruzione del rapporto di lavoro fatta con tre mesi di preavviso, non di un licenziamento in tronco». Le ragioni, secondo Malingamba, sono state legittime: «Il collaboratore non era più in grado di svolgere correttamente il proprio lavoro e quindi sono stato costretto a decidere per il licenziamento».

Correlati
Autolinee Bleniesi: è polemica sul contratto collettivo di lavoro
Al centro delle rivendicazioni sindacali, in particolare, «la modifica unilaterale da parte della direzione di un articolo del CCL attualmente in vigore, chiarimenti su un licenziamento considerato non in sintonia con il CCL e alcuni aspetti contrattuali sul tempo di lavoro degli autisti, nonché la mancata consegna delle firme da parte della direzione del rinnovato CCL a decorrere dal 01.01.2025»