Winterthur

Poliziotta investita, «Serve una punizione esemplare»

La Federazione Svizzera dei Funzionari di Polizia prende posizione ed esprime la propria preoccupazione per la collega ferita
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Ats
15.10.2019 15:44

Il 20enne che ieri ha investito e ferito gravemente un’agente di 39 anni a Winterthur (ZH) «ha preso in conto la morte della poliziotta». È la presa di posizione della Federazione Svizzera dei Funzionari di Polizia (FSFP), che si dice «scioccata e profondamente preoccupata per la collega ferita».

La presidente della FSFP, Johanna Bundi Ryser, chiede una punizione esemplare nei confronti del giovane «per questo atto brutale e riprovevole», indica l’organizzazione in una nota odierna.

Ieri mattina un 20enne, cittadino svizzero, ha forzato un blocco stradale con un’auto rubata, investendo l’agente 39enne e sfiorando una seconda poliziotta, che è però riuscita a schivare l’impatto e a sparare un colpo di pistola in direzione del veicolo in fuga. L’autore del gesto è stato poi fermato dopo un inseguimento nei pressi di Hofstetten (ZH).

«I casi di violenza deliberata contro i funzionari pubblici non solo sono in continuo aumento, ma stanno anche diventando sempre più brutali», sostiene la FSFP, la quale ritiene inaccettabile che i rappresentati politici non abbiano il coraggio di aumentare la pena per i reati nei confronti delle autorità.

La Federazione invita i politici ad intervenire, ricordando che nel febbraio 2018 la Commissione degli affari giuridici del Consiglio nazionale (CAG-N) ha votato a favore di due iniziative parlamentari identiche - presentate nel 2016 - di Bernhard Guhl (PBD/AG) e Marco Romano (PPD/TI) volte ad inasprire le pene per reati contro le autorità e i funzionari pubblici. «Da allora questo dossier si trova incomprensibilmente in uno stato di stallo», indica la FSFP.

«Gli agenti di polizia feriti o addirittura morti non possono garantire la sicurezza. Come datori di lavoro, ci aspettiamo che lo Stato adempia finalmente al suo dovere», critica Bundi Ryser, citata nel comunicato.