Posato il primo microchip del polo della meccatronica
Primo passo concreto della «visione» proposta dal progetto LocarneseTech, polo d’eccellenza per l’industria robotica e la meccatronica che si intende sviluppare nel distretto. Negli scorsi giorni l’associazione LocarneseTech, presieduta dall’ex vicesindaco cittadino e granconsigliere Paolo Caroni, ha siglato un accordo di collaborazione con la Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI), partner strategico che fornirà per i prossimi due anni un supporto qualificato nell’ambito del percorso di sviluppo della piattaforma costituita nel 2021 con l’obiettivo di sostenere la crescita dei settori della robotica, della meccatronica e dell’industria 4.0 nella regione del Locarnese. Paolo Caroni è naturalmente soddisfatto: dopo i primi insediamenti nel settore del «back office» nell’area industriale di Riazzino - che in parte rientra nei confini amministrativi della Città di Locarno - l’accordo con la SUPSI dovrebbe fornire il carburante necessario per far decollare il distretto dell’eccellenza nel settore della robotica. «Ci fa molto piacere aver concluso questa collaborazione con la SUPSI. Ricordo che il settore della meccatronica e della robotica è strategico per il Locarnese grazie anche alle industrie di fama internazionale già presenti a Losone, Locarno e appunto nell’area industriale di Riazzino. Studi svizzeri hanno ribadito l’importanza di questo comparto tra quelli con un forte potenziale di sviluppo economico per il Ticino. Detti studi hanno pure evidenziato il Locarnese quale zona con un’elevata percentuale di posti di lavoro nella meccatronica», dice il rappresentante del Centro.
Sostenere le aziende
Quindi Caroni precisa: «L’associazione LocarneseTech, nata dalla volontà dei Comuni di Locarno e Losone nonché dall’Ente Regionale per lo Sviluppo Locarnese e Vallemaggia (ERS-LV) costituita per promuovere tale settore nella regione, ha come obiettivo quello di sostenere le industrie già presenti e soprattutto di cercare di attrarre nuove realtà hi-tech. L’accordo con SUPSI e ciò che ne deriva in termini di conoscenza e professionalità va in questa direzione», dichiara Caroni al CdT. Dal canto suo Emanuele Carpanzano, direttore Ricerca, sviluppo e trasferimento della conoscenza della SUPSI, così commenta la raggiunta partnership: «Siamo felici di collaborare con la piattaforma LocarneseTech mettendo a disposizione le nostre competenze legate a molteplici settori della ricerca e dell’innovazione. Un percorso nel quale coinvolgeremo esperti di diversi nostri dipartimenti per dare un contributo multidisciplinare ad attori e portatori di interesse del Locarnese, attività da collegare anche ad iniziative di ricerca e innovazione condotte a livello regionale, federale e internazionale».
Scouting e ricerca
L’accordo siglato prevede la durata di due anni, estendibili a tre. Concretamente sono previste attività di scouting delle esigenze aziendali, con l’obiettivo di individuare le necessità delle singole imprese con riferimento ai diversi assi correlati all’innovazione: tecnologie e processi produttivi, personale e formazione, progetti di ricerca e sviluppo, trasferimento tecnologico e della conoscenza, modelli di impresa e innovazione, reti e partnership. Quindi si prevede l’organizzazione di workshop su temi specifici, con l’obiettivo di offrire dei momenti di sensibilizzazione, divulgazione e confronto fra esperti e referenti delle diverse aziende del territorio coinvolte, sulla base del fabbisogno di tecnologia e/o di conoscenza emerso o che si andrà a palesare. Non mancherà la realizzazione di studi di fattibilità relativi a singole aziende, per valutare in modo approfondito se e come procedere a colmare il fabbisogno riscontrato, in termini di sviluppo di competenze e/o di nuovi progetti di ricerca e sviluppo. E qualora gli studi di fattibilità dovessero dare un esito positivo, è previsto il prosieguo della collaborazione con le aziende implicate per la elaborazione e l’avvio di progetti specifici dedicati. Infine, LocarneseTech e SUPSI svolgeranno attività di divulgazione, sensibilizzazione e organizzazione di eventi pubblici dedicati all’innovazione regionale.