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«Possiamo colpire qualsiasi punto del Medio Oriente: chi non lo ha capito lo farà presto»

Il capo di stato maggiore delle Forze di difesa israeliane, Herzi Halevi, ha affermato che lo Stato ebraico risponderà all'attacco missilistico iraniano – Guterres dichiarato «persona non grata» da Israele – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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«Possiamo colpire qualsiasi punto del Medio Oriente: chi non lo ha capito lo farà presto»
Red. Online
02.10.2024 06:00
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Raid israeliano contro un centro di soccorso a Beirut

Secondo Bbc, i media israeliani hanno riferito che le navi da guerra israeliane nel Mar Mediterraneo stanno prendendo di mira la capitale libanese.

Una fonte della sicurezza libanese ha detto alla BBC che un missile da crociera è stato lanciato dal mare contro un «centro sanitario» di proprietà di Hezbollah in via Salim Slam, vicino al centro di Beirut.

23:41
23:41
«Nuove esplosioni a sud di Beirut»

ROMA, 02 OTT - Nuove esplosioni sono segnalate da vari media nel quartiere Dahiyeh a sud di Beirut.

23:37
23:37
«46 morti e 85 feriti nei raid aerei di oggi in Libano»

BEIRUT, 03 OTT - E' di 46 morti e 85 feriti il bilancio dei raid aerei israeliani oggi in Libano. Lo afferma il ministero libanese (ANSA-AFP).

23:07
23:07
L'IDF conferma: «Attacco aereo mirato a Beirut»

L'Idf conferma di aver effettuato poco fa un attacco aereo nella capitale libanese Beirut parlando di raid «mirato». Lo riporta il Times of Israel.

23:06
23:06
«Tre raid aerei nella roccaforte di Hezbollah a Beirut»

Tre attacchi aerei hanno colpito il quartiere a sud di Beirut, Dahiyeh, la roccaforte di Hezbollah dove è stato ucciso anche il leader Nasrallah. Lo riportano i media sauditi, ripresi da Haaretz.

22:19
22:19
«Il genero di Nasrallah è stato ucciso in un raid israeliano a Damasco»

Il genero dell'ex leader di Hezbollah Hassan Nasrallah è stato ucciso in un attacco israeliano a Damasco, secondo una Ong locale. Si tratta di Hassan Qassir, che è anche fratello di un comandante di alto rango di Hezbollah a sua volta ucciso ieri in un attacco di Israele in Libano, scrive il Times of Israel. Il fratello di Qassir, Muhammad Ja'far, era a capo dell'Unità 4400 di Hezbollah incaricata di consegnare armi dall'Iran al Libano.

Nel raid di oggi a Damasco sono rimaste uccise in tutto tre persone stando al bilancio attuale.

22:08
22:08
In Iran è partita la caccia agli infiltrati

La morte del leader di Hezbollah Hassan Nasrallah ha spinto le autorità iraniane a indagare a fondo su possibili infiltrazioni tra le fila dei vertici, dalle potenti Guardie della Rivoluzione agli alti funzionari della sicurezza: lo scrive Reuters sul sito citando più fonti iraniane.

La Guida Suprema Ali Khamenei "non si fida più di nessuno", afferma una fonte, e i sospetti sono rivolti in particolar modo a coloro che viaggiano all'estero o hanno parenti che vivono fuori dall'Iran. Le preoccupazioni sono sorte quando una delle Guardie della Rivoluzione ha iniziato a chiedere dove si trovasse Nasrallah, in particolare chiedendo per quanto tempo sarebbe rimasto in determinati luoghi, aggiunge un'altra fonte. L'individuo è stato arrestato insieme a molti altri dopo che è stato lanciato l'allarme nei circoli dell'intelligence iraniana. La famiglia del sospettato si è trasferita fuori dall'Iran, scrive Reuters, senza identificare il sospettato o i suoi parenti.

L'assassinio di Nasrallah ha diffuso sfiducia anche tra Teheran e Hezbollah, e all'interno di Hezbollah. "La fiducia che teneva tutto insieme è scomparsa", spiega una fonte sostenendo che questo potrebbe complicare l'efficace funzionamento dell'alleanza iraniana dell'Asse della Resistenza.

Questa situazione rende inoltre difficile per Hezbollah scegliere un nuovo leader, nel timore che l'infiltrazione in corso possa mettere a rischio la scelta del successore, hanno affermato quattro fonti libanesi all'agenzia.

21:25
21:25
«Colpiremo siti strategici in Iran, dopo esserci coordinati con Washington»

Il gabinetto di sicurezza israeliano ha dichiarato di essere d'accordo sul fatto che la risposta israeliana all'Iran arriverà dopo il coordinamento con gli Stati Uniti. Channel 12 riferisce che la decisione, presa ieri sera, prevede che Israele risponda con la forza all'attacco missilistico dell'Iran, ma prima lavorerà per coordinarsi con gli Stati Uniti, poiché cercherà di colpire siti strategici in Iran.

21:01
21:01
L'IDF ammette: «Basi militari colpite nell'attacco iraniano»

Nella guerra non (ancora) dichiarata tra Iran e Israele, quella psicologica e quella delle informazioni sensibili fanno la loro parte in entrambi gli schieramenti.

All'indomani dell'attacco di Teheran e dell'annuncio dei pasdaran di aver colpito "tre basi militari israeliane", l'Idf ha ammesso che alcuni missili hanno in effetti centrato alcune basi nel Paese, senza tuttavia causare gravi conseguenze: secondo l'esercito, l'impatto ha danneggiato edifici adibiti a uffici e altre aree di manutenzione, ma nessun aereo è stato colpito e l'operatività dell'aeronautica non è mai venuta meno. Israele ha quindi definito "inefficace" l'attacco iraniano, che ha comunque ucciso un palestinese in Cisgiordania e ferito lievemente due persone a Tel Aviv, mentre un centinaio di case a Hod HaSharon e una scuola a Gadera, nel centro del Paese, sono state danneggiate.

Sta di fatto che alcuni dei 200 missili, per lo più balistici, lanciati dall'Iran hanno bucato lo scudo protettivo di Israele, composto da più strati a seconda del pericolo in arrivo: dall'Iron Dome per il primo livello, al David's Sling (la Fionda di David) per le minacce a corto e medio raggio, fino ai sistemi Arrow 2 e 3 in grado di colpire nell'alta atmosfera. A questi si aggiunge l'ombrello aereo fornito dai caccia degli alleati, già intervenuti nell'attacco iraniano dello scorso aprile, quando però l'Iran lanciò soprattutto missili da crociera e droni, molto più lenti e facili da intercettare dai jet rispetto ai missili balistici. Questa volta gli Stati Uniti hanno riferito di aver sparato almeno 12 munizioni antimissili dai cacciatorpedinieri Uss Cole e Uss Bulkeley che operano nel Mediterraneo.

L'Idf non ha ovviamente specificato quali siti militari siano stati colpiti per non fornire a Teheran elementi o conferme sulle sue capacità di andare a segno. Ma, appena finito l'attacco, i Guardiani della rivoluzione islamica hanno rivendicato di aver colpito le basi aeree di Nevatim e Hatzerim, nel deserto del Negev, e Tel Nof, nel centro di Israele, nonché carri armati israeliani a Netzarim (nella Striscia di Gaza) e gli impianti del gas nella città meridionale di Ashkelon.

I media di Teheran hanno poi annunciato che nell'operazione True Promise-2 l'Iran ha usato missili balistici Emad (con un'autonomia fino a 2.000 km) e Qadr (o Ghadr, versione aggiornata dello Shahab-3 con una gittata di 1.500 km) e per la prima volta l'ipersonico Fattah (il conquistatore, in farsi), svelato a giugno 2023 e capace di muoversi a una velocità 15 volte maggiore di quella del suono. I missili ipersonici volano a bassa quota nell'atmosfera e sono manovrabili, cosa che rende difficile prevedere la loro traiettoria e quindi intercettarli.

Funzionari dell'aeronautica militare israeliana e dell'Intelligence Corps hanno confermato che i missili lanciati martedì sera dalla Repubblica islamica sono i più avanzati di cui il regime dispone ma che, contrariamente alle affermazioni di Teheran, l'Iran non ha sparato alcun missile ipersonico: "L'apparato di difesa non è a conoscenza del fatto che possieda questo tipo di missile", hanno affermato.

Analisti citati dalla Cnn sottolineano che quasi tutti i missili balistici raggiungono velocità ipersoniche durante il volo, soprattutto quando si tuffano verso i loro obiettivi. Ma sono scettici sul fatto che l'Iran abbia usato per la prima volta il Fattah. "È uno dei loro missili balistici più recenti e hanno molto da perdere dal suo utilizzo: Israele potrebbe farsi un'idea delle sue capacità", ha spiegato Trevor Ball, ex esperto senior di ordigni esplosivi dell'esercito Usa. Tuttavia, ha aggiunto, per gli iraniani è "propaganda gratuita: non rischiano nulla dicendo di averlo usato".

21:00
21:00
«240 razzi oggi dal Libano»

Più di 240 razzi sono stati sparati oggi dal Libano verso il nord di Israele. Lo annuncia l'Idf come riporta il Times of Israel.

Una persona ha riportato ferite lievi a causa di schegge di vetro durante gli attacchi alla Galilea Occidentale, affermano i medici. Non ci sono altre segnalazioni di feriti.

20:32
20:32
«Non sosterrei un attacco a siti nucleari iraniani»

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha detto che non sosterrebbe un attacco ai siti nucleari iraniani, secondo quanto riportato dall'agenzia Bloomberg. il presidente ha inoltre detto che a breve parlerà con il premier israeliano Benyamin Netanyahu.

18:35
18:35
Hamas rivendica la responsabilità dell'attentato a Jaffa

Hamas ha rivendicato la responsabilità dell'attentato a Jaffa di ieri che ha causato la morte di 7 persone. Lo scrive Haaretz.

18:14
18:14
«Siamo in guerra contro l'asse del male dell'Iran»

«Siamo nel mezzo di una dura guerra contro l'asse del male dell'Iran, che cerca di distruggerci. Questo non accadrà, perché saremo uniti e, con l'aiuto di Dio, vinceremo insieme». Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu in una dichiarazione video.

«Salveremo i nostri ostaggi nel sud, riporteremo i nostri residenti nel nord, garantiremo l'eternità di Israele», ha aggiunto riferendosi agli obiettivi ufficiali della guerra. Nel messaggio ha fatto le condoglianze alle famiglie degli otto militari uccisi oggi in Libano.

18:07
18:07
«Israele ha ordinato l'evacuazione di un quarto del territorio libanese»

Le Forze di difesa israeliane hanno inviato ordini di evacuazione a 51 villaggi in Libano, intimando ai residenti di spostarsi verso nord. Lo riporta la Cnn sottolineando che l'area sottoposta agli ordini di evacuazione costituisce un quarto dell'intero territorio libanese.

17:37
17:37
«I cittadini svizzeri lascino l'Iran»

Il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) consiglia ai cittadini svizzeri di lasciare l'Iran. La situazione nella regione è incandescente dopo che Teheran ieri ha lanciato un attacco contro Israele per vendicare la morte di vari leader di Hezbollah e Hamas.

Alle persone di passaporto rossocrociato viene suggerito di abbandonare l'Iran con i propri mezzi, si legge sulla pagina web dei servizi di Ignazio Cassis dedicata ai viaggi nel Paese asiatico.

L'evoluzione della situazione è molto incerta, viene aggiunto. Si sconsiglia inoltre di recarsi in Iran, una raccomandazione che già esisteva ed è stata mantenuta. Secondo il DFAE, nel 2022 179 cittadini svizzeri risiedevano nella Repubblica islamica.

Teheran ha lanciato 200 missili contro lo Stato ebraico nella sua rappresaglia di ieri sera. "L'Iran ha commesso un grave errore e ne pagherà il prezzo", ha già minacciosamente avvertito il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu.

17:25
17:25
«Possiamo colpire qualsiasi punto del Medio Oriente: chi non lo ha capito lo farà presto»

Il capo di stato maggiore dell'Idf Herzi Halevi ha affermato che Israele risponderà all'attacco missilistico iraniano, giurando che l'esercito ha la capacità di «raggiungere e colpire qualsiasi punto del Medio Oriente».

«E quei nostri nemici che non lo hanno capito fino ad ora, lo capiranno presto», ha detto in una dichiarazione video, durante una visita alla base aerea di Tel Nof.

Halevi ha quindi proseguito: «Ieri l'Iran ha lanciato circa 200 missili contro lo Stato di Israele. L'Iran ha attaccato aree civili, ha messo in pericolo la vita di molti civili. Grazie al comportamento appropriato e alla difesa di alta qualità, il danno è relativamente piccolo». «Risponderemo, sappiamo come individuare obiettivi importanti, sappiamo come colpire con precisione e potenza», ha aggiunto.

17:17
17:17
Attacco israeliano a Damasco: 2 morti

Due persone sono rimaste uccise a Damasco in seguito ad un attacco israeliano, secondo l'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria.

Al Arabiya ha segnalato una forte esplosione a Damasco, nel quartiere di Mezze, il centro moderno della capitale siriana. Sui social circolano le immagini dell'esplosione.

16:53
16:53
«Le forze di pace dell'ONU rimarranno in Libano, nonostante le richieste di Israele»

«I peacekeeper di Unifil rimangono in posizione e la bandiera Onu continua a sventolare, nonostante la richiesta di Israele di una ricollocazione». Lo ha detto il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres. «Ribadisco il nostro profondo apprezzamento ai membri militari e civili della nostra forza di mantenimento della pace Unifil, e ai Paesi che contribuiscono con le truppe», ha aggiunto.

16:52
16:52
Sono otto i soldati israeliani uccisi oggi in Libano

L'IDF ha annunciato la morte di altri sette soldati, uccisi oggi durante gli scontri nel Libano meridionale, facendo salire così il bilancio delle vittime militari a 8.

16:26
16:26
«Il Medio Oriente sta rapidamente diventando un inferno»

«Gli incendi violenti in Medio Oriente stanno rapidamente diventando un inferno. Una settimana fa ho informato il Consiglio di Sicurezza sulla situazione allarmante in Libano, da allora le cose sono andate da male a molto, molto peggio». Lo ha detto il segretario generale Onu Antonio Guterres durante la riunione d'urgenza.

«Da allora abbiamo assistito a una drammatica escalation, così drammatica che mi chiedo cosa resti del quadro stabilito con la risoluzione 1701», ha aggiunto: «I civili stanno pagando un prezzo terribile, che condanno fermamente».

Guterres ha ricordato che «le forze israeliane hanno condotto attacchi aerei incessanti in tutto il Libano, compresa Beirut. Gli Stati Uniti e la Francia, con il supporto di diversi altri Paesi, hanno proposto un cessate il fuoco temporaneo che consentisse la ripresa dei negoziati», ma «Israele ha rifiutato quella proposta e ha intensificato i suoi attacchi, tra cui il bombardamento del quartier generale di Hezbollah dove è stato ucciso il suo leader».

«È assolutamente essenziale evitare una guerra totale in Libano che avrebbe conseguenze profonde e devastanti», ha ribadito il segretario generale ONU.

14:54
14:54
«L'aeronautica si sta preparando a rispondere all'Iran»

«L'Aeronautica militare israeliana si sta preparando a rispondere all'Iran, secondo le istruzioni dei vertici politici»: lo riferisce Times of Israel.

14:32
14:32
IDF: «I missili usati dall'Iran sono i più avanzati che ha»

Secondo funzionari dell'Aeronautica militare israeliana e dell'Intelligence Corps, i missili lanciati dall'Iran ieri sera sono i più avanzati di cui dispone ma contrariamente alle affermazioni di Teheran, l'Iran non ha sparato un missile ipersonico: «L'apparato di difesa non è a conoscenza del fatto che la repubblica islamica possieda questo tipo di missile».

L'esercito israeliano ha affermato che diverse basi dell'aeronautica sono state danneggiate nell'attacco missilistico balistico lanciato dall'Iran martedì, ma che non sono state colpite armi, soldati o aerei. «Non ci sono danni che abbiano fermato l'operazione dell'Aeronautica in nessuna fase», ha affermato l'IDF. I danni alle infrastrutture e alle proprietà nelle aree civili sono stati «solo di lieve entità», probabilmente causati da schegge di missili intercettatori.

L'esercito non ha voluto dire qual è stato il tasso di intercettazione nell'attacco di martedì, spiegando di non fornire i particolari per evitare di «dare all'Iran e a Hezbollah informazioni che li aiuterebbero a imparare la lezione». L'IDF ha inoltre dichiarato che le difese aeree del Paese hanno «funzionato in modo impressionante, con alti tassi di intercettazione».

14:27
14:27
Berlino: convocato l'ambasciatore iraniano dopo l'attacco a Israele

Il governo tedesco ha convocato l'ambasciatore iraniano per condannare l'attacco missilistico lanciato da Teheran contro Israele la sera precedente, ha dichiarato un portavoce del governo.

«Abbiamo convocato l'ambasciatore iraniano», ha riferito ai giornalisti Sebastian Fischer, portavoce del Ministero degli Esteri tedesco. Fischer ha aggiunto che l'ambasciatore non era presente a Berlino, e al suo posto ha partecipato l'incaricato d'affari.

13:08
13:08
Drone israeliano spara contro soldati dell'esercito libanese

Un drone israeliano ha sparato due missili contro soldati dell'esercito libanese che tentavano di riaprire una strada tra Kawkaba e Marjayoun, nel Libano meridionale, che era stata bloccata a causa dei recenti bombardamenti israeliani. Lo riferisce nel suo sito web l'emittente TV libanese LBC citando proprie fonti e precisando che uno dei missili è esploso causando lievi ferite a un soldato.

13:07
13:07
Israele dichiara il capo dell'ONU «persona non grata»

Israele dichiara il segretario generale dell'ONU Antonio Guterres «persona non grata» nel Paese. Lo annuncia il ministero degli Esteri.

Il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz ha affermato che la decisione è una reazione alla risposta di Guterres dopo l'attacco missilistico dell'Iran di ieri sera, «in cui non ha menzionato l'Iran per nome e non ha condannato inequivocabilmente la sua grave aggressione». Le politiche di Guterres hanno «fornito sostegno ai terroristi, agli stupratori e agli assassini di Hamas, Hezbollah, Houthi, Iran», ha detto Katz.

13:03
13:03
Almeno 60 palestinesi sono stati uccisi la notte scorsa

Almeno 60 palestinesi sono stati uccisi la notte scorsa sotto il fuoco dell'esercito israeliano (IDF) nella Striscia di Gaza, incluso in una scuola che ospitava famiglie sfollate: lo hanno riferito fonti mediche, riporta l'agenzia di stampa Reuters sul suo sito.

I carri armati israeliani hanno effettuato un'incursione in diverse aree nella parte orientale e centrale di Khan Younis, nel sud della Striscia, prima di ritirarsi parzialmente, lasciando almeno 40 vittime e decine di feriti, secondo la radio ufficiale Voice of Palestine e i media di Hamas.

A Gaza City, almeno 22 palestinesi sono stati uccisi, secondo le fonti. Un attacco israeliano contro una scuola che ospita famiglie sfollate a Gaza City ha ucciso 17 persone, mentre un altro ha colpito la Società degli orfani di Al-Amal, che ospita anch'essa sfollati, uccidendone almeno altre cinque persone.

Stando al ministero della Sanità di Hamas, il bilancio dei morti a Gaza è salito a quota 41'689, di cui 51 nelle ultime 24 ore. I feriti sono 96'625, secondo la stessa fonte.

13:03
13:03
Podolyak elogia Israele: «Russia e Iran devono essere sconfitti strategicamente»

Il consigliere del presidente ucraino, Mykhailo Podolyak, ha elogiato oggi la «strategia intelligente» di Israele in Medio Oriente, definendola «eccellente»: i due principali sponsor della rete terroristica globale, la Russia e l'Iran, devono essere sconfitti strategicamente, ha scritto il funzionario su Telegram.

«Israele. Eccellente. Una strategia intelligente, una corretta valutazione dei rischi, l'adozione tempestiva di decisioni difficili ma necessarie... - si legge nel messaggio -. La rete terroristica globale, che comprende gruppi per procura della Russia e dell'Iran ed è attivamente moderata dalla Russia e dall'Iran, deve certamente essere distrutta».

«Subito dopo l'inizio dell'invasione su larga scala dell'Ucraina, questa rete è diventata nettamente più attiva, ha alzato significativamente la posta in gioco e ha iniziato a comportarsi in modo estremamente sfacciato e audace - prosegue la nota -. Per porre fine a tutto ciò, è necessario sconfiggere strategicamente i due principali sponsor della rete: Russia e Iran. Qualsiasi altra soluzione... non farà altro che incoraggiare gli sponsor a incrementare i loro investimenti nella destabilizzazione globale...».

13:02
13:02
Oltre 1000 morti in due settimane in Libano

«Oltre 1'500 attacchi, più di 1'000 vittime e migliaia di persone costrette ad abbandonare la propria casa e la propria vita nel giro di poche ore. La situazione in Libano in appena due settimane è diventata drammatica e i bisogni umanitari crescono di giorno in giorno». A lanciare l'allarme è la ONG italiana Cooperazione Internazionale (COOPI), fondata a Milano e presente nel Paese dal 2013, che è subito intervenuta sul campo per soccorrere la popolazione.

La situazione in Libano è rapidamente arrivata al collasso. «Intere famiglie hanno perso tutto e sono costrette a rifugiarsi in scuole e centri di accoglienza improvvisati. Chi può sta scappando, cercando rifugio nel Nord del Paese o in Siria», spiega da Beirut il Coordinatore regionale per il Medio Oriente di COOPI, Matteo Crosetti.

La popolazione in fuga , «più di 100'000 persone... ha bisogno di ogni bene di prima necessità - aggiunge - Per questo in queste ore stiamo offrendo assistenza alle persone che, spaventate dai bombardamenti e in cerca di un luogo sicuro, si sono riversate nei rifugi pubblici».

Gli operatori umanitari di COOPI, in particolare, stanno lavorando nel centro di formazione professionale nel Governatorato di Saida e in due scuole a 16Km da Tripoli, adibiti a rifugi collettivi. «In pochi giorni abbiamo accolto più di 1'000 persone a cui stiamo garantendo due pasti al giorno, grazie all'allestimento di due cucine mobili, ma il bisogno umanitario è enorme e per ampliare il nostro intervento abbiamo bisogno di aiuto», conclude Crosetti.

12:10
12:10
È salito a 7 il bilancio dell'attacco a Jaffa

Il bilancio delle vittime dell'attentato di ieri a una stazione del metrò di Jaffa, nel sud dell'area metropolitana di Tel Aviv, è salito a sette, dopo il decesso - la notte scorsa - di una delle persone ferite dai due aggressori: lo hanno reso noto fonti mediche.

«La persona ferita è arrivata (al pronto soccorso) in condizioni critiche... e dopo aver lottato per salvarlo, i medici hanno dovuto dichiararlo morto», ha affermato l'ospedale Ichilov di Tel Aviv.

Intanto è emerso che tra le vittime dell'attacco terroristico vi è anche un cittadino greco residente a Gerusalemme. Lo ha annunciato oggi il ministero degli esteri della Grecia in una nota, condannando l'attacco.

11:40
11:40
Spari contro l'ambasciata di Israele a Stoccolma, nessun ferito

La polizia svedese ha riferito che colpi d'arma da fuoco sono stati diretti contro l'ambasciata israeliana a Stoccolma nella serata di martedì, precisando che nessuno è rimasto ferito. Un'indagine è stata aperta per accertare i fatti.

Gli agenti sono stati allertati intorno alle 18:00 da una segnalazione riguardante un forte scoppio udito in una strada adiacente all'ambasciata, situata nel centro della capitale svedese.

«Abbiamo trovato elementi che indicano spari contro l'ambasciata israeliana, ma non possiamo divulgare ulteriori dettagli poiché l'indagine è ancora in corso», ha dichiarato Rebecca Landberg, portavoce della polizia di Stoccolma, all'AFP.

Le autorità hanno confermato che non ci sono stati feriti e che il caso è stato classificato come reato aggravato con armi da fuoco, messa in pericolo della vita altrui e minacce illecite. Non sono stati effettuati arresti, ma l'area è strettamente sorvegliata da telecamere, e la polizia sta attivamente raccogliendo e analizzando prove.

Lo stesso giorno, la polizia danese ha aperto un'inchiesta su due esplosioni avvenute in prossimità dell'ambasciata israeliana a Copenaghen, anche in questo caso senza causare vittime.

11:39
11:39
Khamenei: «USA e Europa sono il problema nella regione»

«La base dei problemi della regione è la presenza di forze come gli USA e alcuni Paesi europei che in modo falso sostengono di difendere pace e tranquillità». Lo ha affermato la Guida suprema dell'Iran, Ali Khamenei, nel suo primo discorso pubblico dopo l'attacco missilistico di Teheran contro Israele di ieri.

«Sono profondamente addolorato, la perdita di Hassan Nasrallah (il leader di Hezbollah) è un evento significativo. Tuttavia, questo lutto deve fungere da forza che ci spinge in avanti», ha aggiunto Khamenei, durante un incontro con studenti universitari, riferisce Iran International.

Secondo Khamenei, il ritiro di USA e Europa dalla regione porterà «senza dubbio, questi conflitti, scontri e guerre a scomparire completamente», mentre «i Paesi della regione sono in grado di gestire se stessi, gestire la loro regione e vivere insieme in pace».

11:00
11:00
Madrid invierà due aerei a Beirut per evacuare i cittadini spagnoli dal Libano

La Spagna invierà domani due aerei dell'esercito dell'aria a Beirut per cominciare l'evacuazione degli spagnoli in Libano, secondo quanto ha annunciato oggi la ministra della difesa Margarita Robles.

In un'intervista alla TV Antena 3, la Robles ha spiegato che l'evacuazione riguarderà circa 350 civili residenti di nazionalità spagnola, che «hanno comunicato la volontà di essere rimpatriati». in Spagna. «È tutto pronto», ha assicurato la ministra. «Evidentemente la Spagna e il governo spagnolo non hanno mai lasciato solo nessun cittadino spagnolo», ha aggiunto. «Lo abbiamo fatto in Afghanistan, lo abbiamo fatto in Niger e in Sudan, lo faremo in Libano», ha assicurato. Anche se ha rilevato che «tutti sono coscienti della situazione degli spazi aerei,», alcuni dei quali sono stati temporaneamente chiusi. nella regione.

«Gli aerei spagnoli sono pronti, le dotazioni preparate», ha spiegato la ministra, nel chiarire che l'evacuazione non riguarderà i circa 680 militari spagnoli della missione UNIFIL delle Nazioni Unite, che resteranno per ora nel Paese.

10:57
10:57
Sopravvissuto al 7 ottobre, ha neutralizzato un terrorista a Jaffa

Con un post su X, il ministro della sicurezza israeliano Itamar Ben Gvir riferisce che Lev Kreitman, il giovane che ieri sera ha neutralizzato uno dei terroristi dell'attentato a Jaffa è un sopravvissuto del Nova festival, uno dei luoghi della strage del 7 ottobre. Il ministro ha pubblicato la foto di Kreitman.

10:54
10:54
Effetto Medio Oriente: i titoli delle aziende di armamenti in rialzo

Le tensioni in Medio Oriente, con il rischio di una vera e propria escalation nell'area, spingono i titoli dell'industria degli armamenti sulle principali borse europee.

Si va dall'italiana Leonardo (+2,31% a Milano) alla norvegese Konsberg (+2,44%), che produce prodotti per la difesa per conto di diversi eserciti, tra cui missili antinave, lanciatori e sistemi di controllo dei missili.

In luce anche Thales (+2,12% a Parigi), che fornisce sistemi di ponti di lancio e attrezzature per l'aviazione). Corre a Stoccolma Saab (+2,12%), che produce aerei, missili e veicoli spaziali, e Bae System (+1,88% a Londra), attiva nel comparto aerospaziale, nautico e dei radar.

10:46
10:46
L'IDF chiede ai civili libanesi di evacuare 20 villaggi a sud

L'esercito israeliano (IDF) ha inviato messaggi sui social chiedendo ai civili libanesi di evacuare immediatamente una ventina di villaggi nel Libano meridionale.

«L'attività di Hezbollah costringe l'IDF ad agire contro di essa. L'IDF non desidera farvi del male», afferma il colonnello Avichay Adraee, portavoce in lingua araba su X. I civili libanesi sono chiamati a dirigersi a nord: «Attenzione, non spostatevi a sud. Ogni movimento verso sud potrebbe mettere a repentaglio la vostra vita», si legge nella dichiarazione.

10:45
10:45
IDF: «100 razzi sparati dal Libano sul nord di Israele»

Cento razzi sono stati lanciati in mattinata dal Libano sul nord di Israele, 10 abitazioni sono state danneggiate a Metula da colpi diretti. Hezbollah ha sparato anche su Kiryat e sulla Galilea occidentale. Gli allarmi sono continui nella parte settentrionale dello Stato ebraico. Lo riferisce l'IDF.

10:26
10:26
Israele bombarda una scuola a nord di Gaza

Aerei da guerra di Israele hanno bombardato stanotte un complesso scolastico nel nord di Gaza, quello di «Muscat e Rimal».

Le Forze di difesa israeliane (IDF) affermano che gli edifici colpiti venivano usati come base operativa da Hamas. L'agenzia di stampa Wafa dà notizia di almeno tre morti e 17 feriti nel raid, sottolineando che la scuola era diventata riparo per gli sfollati palestinesi.

10:25
10:25
L'Iran blocca tutti i voli fino a domani

Tutti i voli in Iran sono stati cancellati fino alle 17:00 ora locale di domani (le 15:30 in Svizzera). Lo ha detto il portavoce dell'organizzazione per l'aviazione civile iraniana, come riferisce Etemad.

Lo spazio aereo iraniano era stato chiuso già ieri notte durante l'attacco missilistico della Repubblica islamica contro Israele.

10:24
10:24
Iran: «Prese di mira solo basi militari e di sicurezza israeliane»

«L'Iran ha usato solo il suo diritto alla legittima difesa, basato sulla Carta delle Nazioni Unite, e ha preso di mira le basi militari e di sicurezza del regime sionista martedì»: lo ha detto il ministro degli esteri iraniano, Abbas Araghchi, durante conversazioni telefoniche avute nella notte con i suoi omologhi di Germania, Francia e Regno Unito.

«L'attacco di rappresaglia dell'Iran contro Israele è terminato, ma se i sionisti reagiranno, Teheran darà una risposta più severa», ha aggiunto, citato da Mehr. «Avvisiamo qualsiasi terza parte di non interferire in questo conflitto», ha concluso.

10:23
10:23
Media Iran: «Usati per la prima volta missili ipersonici Fattah»

Il Corpo delle guardie della rivoluzione islamica ha utilizzato per la prima volta missili ipersonici Fattah, per distruggere il radar dei sistemi antimissile israeliano Arrow. lo scrive su X l'emittente iraniana Press TV.

Il missile Fattah, il conquistatore in Farsi, ha una gittata di 1'400 chilometri e una capacità di colpire il bersaglio tra 13 e 15 volte la velocità del suono. È stato presentato per la prima volta dalla Forza aerospaziale delle Guardie rivoluzionarie durante una cerimonia a Teheran poco più di un anno fa.

All'indomani degli attacchi di Teheran contro Israele, il ministro della difesa iraniano Aziz Nasirzadeh, citato da IRNA, ha affermato che «se il regime sionista commette un errore di calcolo, molto probabilmente attaccheremo di nuovo. Useremo missili che hanno una tecnologia avanzata e sono più distruttivi».

«Gli attacchi dell'Iran contro Israele sono stati legittimi e se il regime sionista osa continuare i suoi crimini, la nostra reazione sarà più dura: useremo le nostre armi più avanzate», ha aggiunto.

L'Iran ha infine annunciato di avere utilizzato solo parte del suo arsenale missilistico nell'attacco di ieri. L'operazione «ha rappresentato solo una parte della capacità missilistica della Repubblica islamica», ha detto Nasirzadeh, precisando che «gran parte di questa capacità non è stata ancora dispiegata data la sua tecnologia molto avanzata e il suo potere distruttivo molto più forte».

10:08
10:08
Nave con armi per Israele chiede la rimozione della bandiera portoghese»

La nave MV Kathrin, appartenente a una ditta tedesca ma iscritta presso il Registro navale internazionale dell'isola di Madeira, ha chiesto che venga rimossa la bandiera portoghese con cui viaggia verso l'Europa trasportando un carico di esplosivo destinato a Israele.

Secondo una fonte ufficiale citata in queste ore dall'agenzia di notizie Lusa, l'armatore tedesco ha formalmente e irreversibilmente chiesto già venerdì scorso la cancellazione della registrazione a Madeira. L'imbarcazione era diventata oggetto di un'accesa polemica politica interna e internazionale dopo che BDS (Boicottaggio, disinvestimento, sanzioni), una ONG che promuove azioni di protesta nei confronti di Israele, aveva denunciato il trasporto di esplosivo utilizzato nelle bombe e nei missili israeliani. A causa di questa denuncia, alla MV Kathrin, giunta in Africa dal Vietnam, era stato negato l'attracco in tutti i porti della Namibia e dell'Angola.

Ma l'iniziativa della società proprietaria della nave giunge in seguito soprattutto alle richieste di chiarimento da parte del governo portoghese, a sua volta fortemente attaccato dall'opposizione di sinistra, che lo accusa di complicità con Tel Aviv malgrado il Portogallo abbia proibito l'esportazione di armi verso Israele. La settimana scorsa anche Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite sulla situazione dei diritti umani nei territori palestinesi occupati, ha invitato il governo portoghese a chiedere con urgenza la rimozione della bandiera dalla nave.

10:06
10:06
«Cinque i raid di Israele nel sud di Beirut»

Sono stati almeno cinque gli attacchi israeliani che hanno colpito stanotte la periferia sud di Beirut, secondo una fonte di sicurezza libanese.

L'esercito israeliano ha detto di aver preso di mira i siti di Hezbollah e ha emesso diversi ordini di evacuazione.

10:05
10:05
Macron: «Israele ponga fine al più presto alle operazioni militari»

Il presidente francese Emanuel Macron ha chiesto che «Hezbollah cessi le sue azioni terroristiche contro Israele e la sua popolazione», ricordando che la Francia è «impegnata per la sicurezza» dello Stato ebraico.

Lo rende noto l'Eliseo, aggiungendo che Macron ha inoltre chiesto alle autorità israeliane di «porre fine il più rapidamente possibile» alle loro «operazioni militari» e ha invitato più in generale «tutti gli attori coinvolti nella crisi in Medio Oriente» a «dare prova della massima moderazione».

Il presidente francese ha condannato «con la massima fermezza i nuovi attacchi dell'Iran contro Israele» e ha affermato che Parigi «ha mobilitato le sue risorse militari in Medio Oriente per contrastare la minaccia» di Teheran.

10:05
10:05
Hezbollah: «Respinte le truppe israeliane a Odaisseh »

Hezbollah afferma di aver affrontato stamattina le forze israeliane che erano entrate nella città libanese meridionale di Odaisseh e di averle respinte.

In un messaggio su Telegram citato dai media arabi, la milizia sciita appoggiata dall'Iran scrive di essersi «scontrata» con i soldati di Israele, avergli «inflitto perdite» e averli «costretti a ritirarsi».

Si tratterebbe del primo scontro diretto sul terreno tra Hezbollah e le Forze di difesa israeliane (IDF), negato fino a ieri da entrambe le parti.

09:54
09:54
Frammenti di missili iraniani sulla Giordania, tre feriti lievi

Frammenti di missili iraniani sono caduti sulla Giordania, ferendo lievemente tre persone. Lo rende noto il governo di Amman.

Sono stati segnalati anche danni e le autorità stanno conducendo una valutazione della situazione, afferma il portavoce governativo Mohammad Momani citato dall'Agenzia di stampa giordana (Petra).

Momani ha sottolineato che la responsabilità principale di Amman è quella di proteggere il proprio paese e i suoi cittadini e che la Giordania "non sarà un campo di battaglia" per nessuna delle parti in conflitto in Medio Oriente.

Amman ieri sera aveva reso noto di aver intercettato missili e droni lanciati dall'Iran verso Israele, confinante con la Giordania.

09:53
09:53
Esplosioni vicino ambasciata Israele a Copenaghen, 3 arresti

La polizia danese ha annunciato di avere arrestato tre persone nell'ambito delle indagini sulle esplosioni avvenute vicino all'ambasciata israeliana a Copenaghen.

In precedenza, le forze dell'ordine danesi avevano indicato su X che le due deflagrazioni non avevano causato feriti.

«Nessuno è rimasto ferito e stiamo svolgendo le indagini preliminari sul posto», si legge. «Si indaga - prosegue il messaggio - su una possibile connessione con l'ambasciata israeliana». A causare le esplosioni sono state probabilmente due bombe a mano.

07:39
07:39
Mosca: «Il Medio Oriente dimostra il fallimento della politica di Biden»

La situazione in Medio Oriente dimostra «il fallimento totale dell'amministrazione Biden» nella regione. «Una tragedia sanguinosa che non fa che crescere. Le dichiarazioni disarticolate della Casa Bianca dimostrano un'impotenza totale nella risoluzione delle crisi». Lo afferma su Telegram la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova.

07:39
07:39
Biden: «Pieno sostegno degli USA a Israele dopo l'attacco dell'Iran»

Joe Biden ribadisce il «pieno sostegno» americano a Israele dopo l'attacco dell'Iran, descrivendolo come «inefficace». Biden ha ribadito che gli Stati Uniti sono a fianco di Israele. «Lo sosteniamo», ha detto il presidente americano sottolineando che parlerà con il premier israeliano Benjamin Netanyahu.

07:29
07:29
Londra: «Le nostre forze hanno fatto la loro parte in Medio Oriente»

Il segretario alla difesa britannico John Healey ha condannato «l'attacco dell'Iran contro Israele», affermando che ieri le forze del Regno Unito hanno «svolto la loro parte per prevenire un'ulteriore escalation in Medio Oriente».

In una dichiarazione pubblicata sul suo account X, Healey ha ringraziato «tutto il personale britannico coinvolto nell'operazione per il suo coraggio e la sua professionalità» e ha assicurato che Londra sostiene «pienamente il diritto di Israele a difendere il suo paese e il suo popolo dalle minacce».

Sul suo sito web, l'agenzia di stampa britannica Reuters afferma che al momento il Ministero della Difesa di Londra non fornisce informazioni su come le forze del Regno Unito siano state coinvolte.

06:00
06:00
Il punto alle 6.00

Duecento. Questo è il numero di missili che l’Iran ha lanciato martedì sera contro Israele. A riferirlo è la televisione di Stato iraniana.

Intanto il capo di stato maggiore dell'esercito iraniano, il generale maggiore Mohammad Bagheri, ha dichiarato che se Israele colpirà l’Iran come rappresaglia per il lancio di missili avvenuto martedì, l’Iran colpirà allora «l’intera infrastruttura» di Israele. «Se il regime sionista, che è impazzito, non è controllato dai suoi finanziatori americani ed europei e vuole continuare questi crimini o agire contro la nostra sovranità e integrità territoriale, l'operazione come quella di questa notte sarà ripetuta con maggiore intensità e tutte le infrastrutture del regime saranno prese di mira», ha detto alla televisione di Stato.

Sul fronte israeliano, intanto, aerei da guerra avrebbero bombardato la casa della famiglia del giornalista Ahmed al-Zard uccidendo almeno 4 persone a Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza. A riferirlo è l’agenzia di stampa palestinese Wafa. Le vittime sarebbero il fratello, lo zio e due cugini del reporter, che sarebbe invece rimasto gravemente ferito nell'attacco insieme alla madre e all'altro fratello.