Svizzera

Prezzi degli affitti in costante aumento

Rispetto al primo trimestre dell'anno le pigioni per appartamenti di nuova costruzione sono saliti dell'1,3% e per quelli ospitati in vecchie costruzioni del 2,0%
© CdT/ Chiara Zocchetti
Ats
26.07.2024 12:54

Nel secondo trimestre di quest'anno i prezzi degli affitti degli appartamenti hanno continuato ad aumentare in quasi tutte le regioni della Svizzera. Per gli uffici, invece il quadro è contrastante.

Rispetto ai tre mesi precedenti le pigioni per appartamenti di nuova costruzione sono saliti dell'1,3% e per quelli ospitati in vecchie costruzioni del 2,0%, ha comunicato oggi la società specializzata Fahrländer Partner Raumentwicklung (FPRE).

Come detto nel periodo in rassegna i prezzi sono progrediti in quasi tutte le regioni del Paese. Gli aumenti più significativi nelle vecchie costruzioni riguardano la regione di Basilea (+5,0%), la regione alpina (+3,5%) e il Giura e la Svizzera orientale (entrambi +2,4%). Solo la Svizzera del Sud (come la definiscono gli autori dello studio) ha registrato un leggero calo (-1,2%).

L'aumento è ancora più pronunciato su base annua. Rispetto al secondo trimestre del 2023, le pigioni degli appartamenti in affitto sono aumentate del 6,7% per gli appartamenti di nuova costruzione e del 5,3% per quelli di vecchia costruzione.

Secondo l'analisi, la tendenza all'aumento dei prezzi è destinata a continuare. Ciò è dovuto al fatto che l'immigrazione rimarrà elevata nel 2024 e che continueranno ad essere costruiti troppi pochi appartamenti per soddisfare la domanda.

Mercato degli uffici con grandi differenze

I canoni di locazione per i nuovi uffici, invece, sono diminuiti dello 0,7% rispetto al trimestre precedente, mentre su base annua si è registrato un aumento del 4,2%.

Tuttavia, le differenze regionali non mancano. Mentre le regioni del Lemano e dell'Altopiano centrale hanno registrato aumenti dal primo al secondo trimestre rispettivamente del 3,6 e dell'1,6%, gli affitti degli uffici nella Svizzera meridionale e a Zurigo sono diminuiti rispettivamente del 5,0 e del 3,0%