«Professionisti e volontari in prima linea da 25 anni»

«È una grande meta raggiunta, siamo molto soddisfatti». L’emozione del dottor Michele Bonato, presidente di Tre Valli Soccorso, è tanta. Il servizio ha infatti tagliato quest’anno un traguardo importante: quello dei 25 anni di attività. Una testimonianza tangibile dell’impegno di chi porta avanti questa professione ogni giorno «in prima linea», unendo le valli di Blenio, Riviera e Leventina. «La nostra storia inizia appunto nel 2000 - prosegue Bonato - quando è nato questo gruppo di pronto intervento dall’unione degli ultimi servizi che erano rimasti sul nostro territorio: quelli di Biasca e Airolo. Un passo fatto con l’obiettivo di portare avanti un servizio di prossimità importantissimo, soprattutto per le regioni periferiche».
Aumentano le chiamate
Anche perché, in questi 25 anni, le chiamate di pronto intervento, raccolte dai 44 soccorritori professionisti e dai 22 volontari di Tre Valli Soccorso, sono aumentate. «Oltre alla passione, la nostra è ormai diventata una vera missione», spiega il nostro interlocutore. In primis quella di coprire in modo capillare il territorio. «Abbiamo un servizio di soccorso con ambulanza stazionato a Biasca ma anche basi operative in Leventina e in Valle di Blenio per rispondere rapidamente alle chiamate urgenti anche nelle zone periferiche». A parlare, in tal senso, sono le cifre degli interventi registrati dal 2000 a oggi che sono passati da 1.582 a 2.641. Per un totale di oltre 46 mila interventi e di 37 mila pazienti soccorsi sull’arco di 25 anni. Non solo. Si contano anche più di 770 interventi fatti al di fuori dal comprensorio delle Tre Valli. «Siamo anche il più piccolo servizio di ambulanza del Ticino, dato che copriamo una popolazione di circa 25 mila abitanti». Basti pensare, a titolo di paragone, che una città come Lugano ne conta 5 volte tanto.
Attenzione costante
Parecchio anche il lavoro per garantire il massimo della qualità operando su un territorio vasto rispetto ai grandi centri. «Dobbiamo mantenere costantemente l’attenzione alta. Anche se le chiamate che riceviamo sono in numero minore rispetto a quelle di una città, dobbiamo - come loro - essere sempre pronti ad intervenire con tutto il personale necessario che deve essere sempre a disposizione. Questi sono costi a cui dobbiamo far fronte anche se non arrivano richieste di intervento». Un’altra difficoltà è rappresentata dalla vastità del territorio da coprire. «Le Tre Valli si estendono su una regione molto ampia, dove l’area di azione è più vasta e dispersiva. Rispetto, in particolare, ai grandi centri dove ci sono sì più abitanti - e quindi più interventi - ma in una zona relativamente concentrata e delimitata». Operare è sicuramente meno scontato, rileva Bonato, «ma si tratta di un servizio fondamentale per le regioni periferiche. È assolutamente prioritario per noi garantire la stessa qualità di intervento nelle valli come nelle zone più centrali».
Sul filo dei secondi
E proprio la corsa contro il tempo rappresenta lo scoglio più grande per chi opera in un servizio di ambulanza. «La nostra è una sfida che si gioca sui minuti», spiega Bonato, «arrivare rapidamente sul posto significa poter salvare una vita umana. Dobbiamo essere pronti a partire in 120 secondi, ogni minuto che passa è cruciale per il risultato». Proprio per assicurare costantemente una risposta pronta alle chiamate d’emergenza, il servizio di Tre Valli Soccorso ha introdotto delle ‘‘sentinelle’’ nei punti nevralgici della regione: «Abbiamo i cosiddetti first responder (i primi a rispondere, n.d.r.), persone formate su come comportarsi e pronte a intervenire in caso di grave urgenza, come un arresto cardio-circolatorio. Di pari passo abbiamo anche installato numerosi defibrillatori su tutto il territorio». Queste persone, aggiunge Bonato, sono aggiornate su tutte le pratiche di rianimazione e primo soccorso. «In caso di intervento urgente, ricevono un messaggio sul loro telefono e partono subito».
Entusiasmo e convinzione
Il 25. anniversario Tre Valli Soccorso lo celebra con la nuova rivista «TVS informa», nella quale saranno raccolte tutte le informazioni e le ultime novità sul servizio di soccorso. Un’altra novità è il container espositivo itinerante che mostra l’attività svolta sul territorio. L’idea è quella di avvicinare la popolazione al lavoro dei soccorritori: «Vogliamo andare al di là del linguaggio tecnico e parlare alla gente, raccontando quello che facciamo, il nostro lavoro di squadra. Anche perché, se affrontate con entusiasmo, forza e convinzione, anche le missioni più difficili possono essere portate a termine».