Elezioni federali

PS, otto posti ma nove nomi

Per la corsa al Nazionale schierati Marina Carobbio, Davide Dosi, Andrea Ghisletta, Martina Malacrida, Chiara Orelli, Igor Righini, Bruno Storni e Cristina Zanini - Il Comitato decide però di includere il nome di Henrik Bang
Alle elezioni federali il PS vuole rubare un seggio alla destra. (Foto Reguzzi)
Massimo Solari
15.05.2019 22:10

BELLINZONA - Il Partito socialista scende in campo in vista delle elezioni federali di ottobre e, non senza scossoni, schiera la squadra con la quale – forte del risultato positivo sul piano cantonale – vuole contribuire a «rovesciare la maggioranza formata da PLR-UDC a Berna». E ciò grazie anche alla congiunzione con la lista formata da Verdi, Partito comunista e Forum Alternativo. Mercoledì sera la rosa di candidati messa a punto dalla Commissione cerca è stata sottoposta al Comitato cantonale e, dunque, gettata definitivamente nella mischia. Come già preannunciato, l’attuale consigliera nazionale e presidente della Camera bassa Marina Carobbio si batterà su due fronti: Consiglio degli Stati e Consiglio nazionale. Una candidatura, questa, chiara e condivisa da tutti. Diverso il discorso per le restanti sette caselle, per le quali si sono presentati in otto. I nomi messi sul tavolo dalla Commissione cerca, e condivisi dalla direzione, sono quelli di Davide Dosi (municipale di Chiasso), Andrea Ghisletta (del membro della GISO e consigliere comunale a Mendrisio), Martina Malacrida (bellinzonese e seconda subentrante in Gran Consiglio), Chiara Orelli Vassere (ex parlamentare e in passato già candidata sia al Municipio di Lugano sia al Governo), Igor Righini (presidente del PS e candidato al Nazionale nel 2015), Bruno Storni (granconsigliere e municipale a Gordola), Cristina Zanini Barzaghi (municipale a Lugano). E il «grande escluso», come lo ha definito il membro della direzione e della Commissione cerca Adriano Venuti, è risultato essere il granconsigliere Henrik Bang. Resosi disponibile, prima del preavviso del Comitato il deputato è stato dunque proposto ai presenti dal vicepresidente della sezione di Bellinzona Luciano Bolis. Quest’ultimo ha inoltre chiesto formalmente di proporre nove candidati al Congresso cantonale, cui spetterà l’ultima parola il 16 giugno. E al momento di contarsi la soluzione ha fatto breccia. Con 18 voti favorevoli, 15 contrari e 7 astenuti (tra cui il presidente Righini) il Comitato ha deciso di portare a Congresso nove nomi.