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Lo ha detto il presidente russo in un intervento al Club Valdai, aggiungendo di ritenere «degna di attenzione» l'iniziativa di Donald Trump per mettere fine al conflitto in Ucraina, «voluto dalla NATO» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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20:23
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Putin: «È in corso una lotta per un nuovo ordine mondiale»
Più di 24 ore dopo la vittoria di Donald Trump, arrivano anche - a distanza - le congratulazioni di Vladimir Putin. Il capo del Cremlino ha detto di non aver ancora parlato con il presidente eletto americano, ma ha affermato di essere pronto a farlo, non reputando «vergognoso» prendere lui stesso l'iniziativa per telefonare al tycoon.
Lo zar ha colto l'occasione del suo intervento alla conferenza annuale del Club di Valdai, a Soci, per fare il commento tanto atteso sulla rielezione di Trump, che in campagna elettorale aveva detto di poter mettere fine al conflitto in Ucraina «in 24 ore». Un'iniziativa «degna di attenzione», ha detto il presidente russo, anche se dei dettagli ancora non si sa nulla. «Colgo l'occasione per fargli le congratulazioni per l'elezione a presidente», ha aggiunto Putin, che gli ha fatto anche i complimenti per il «coraggio» dimostrato in occasione dell'attentato subito in campagna elettorale.
Il leader del Cremlino è arrivato a parlare del futuro capo della Casa Bianca solo dopo due ore davanti alla platea del Valdai, in una sessione di domande e risposte seguita a un discorso durante il quale è tornato a passare in rassegna le ormai note recriminazioni sul conflitto in corso, affermando che è stata la Nato a «costringere» la Russia ad entrarvi. E poi le consuete previsioni su «un nuovo ordine mondiale» multipolare in cui l'Occidente vede minacciato il suo «monopolio» del potere. Il mondo sta attraversando un'era di «cambiamenti rivoluzionari», e si è arrivati a un punto «pericoloso», ha aggiunto Putin, affermando che «i prossimi 20 anni saranno caratterizzati da sfide ancor più grandi».
«Gli Usa e i suoi satelliti puntano ad infliggere una sconfitta strategica alla Russia e, se non a distruggerla, ridurla ad un ruolo marginale», ha affermato il presidente, secondo cui è «inutile mettere pressione sulla Russia», anche se Mosca è «sempre pronta a negoziare, con la piena considerazione dei suoi interessi legittimi».
Anche il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, aveva affermato in mattinata che «non sono esclusi» contatti tra Putin e Trump prima dell'insediamento di quest'ultimo, il prossimo gennaio. Anche se finora nessun alto responsabile o funzionario dell'ufficio di presidenza o del ministero degli Esteri di Mosca ha avuto contatti con lo staff di Trump, ha aggiunto il portavoce, smentendo voci diffuse ieri su alcuni siti che parlavano di un messaggio di congratulazioni inviate da Putin al presidente eletto attraverso canali diplomatici.
Da Mosca sono comunque arrivati nelle ultime ore segnali che assomigliano a tentativi di tastare il terreno, non solo con gli Usa ma anche con gli europei. La Russia è pronta ad «ascoltare con attenzione» eventuali «idee sensate» anche da parte dell'Unione europea su come mettere fine al conflitto in Ucraina, ha detto il ministro degli Esteri Serghei Lavrov. Ma finora, ha aggiunto, sono arrivate solo «frasi magiche sulla esclusività della formula Zelensky, che porta ad un vicolo cieco». Nel frattempo i dirigenti russi cercano di far leva sulla difficile situazione militare sul terreno per Kiev. In particolare nell'est del Paese, dove oggi il ministero della Difesa di Mosca ha rivendicato la conquista di un altro villaggio, quello di Kreminna Balka. In questa situazione «l'Occidente si trova di fronte a una scelta: continuare a finanziare il regime di Kiev e distruggere la popolazione ucraina, oppure riconoscere le realtà attuali e iniziare a negoziare», ha affermato il segretario del Consiglio di sicurezza nazionale, Serghei Shoigu.
17:04
17:04
Sono 4 i morti del raid russo a Zaporizhzhia
A Zaporizhzhia sono quattro le persone morte e 18 i feriti, tra cui tre bambini, dopo il massiccio raid russo. Lo annuncia il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky su Telegram che parla di condomini distrutti, case private e un edificio dell'ospedale oncologico.
«Ciascuno di questi attacchi russi non solo uccide persone e distrugge vite umane ma distrugge anche il significato di qualsiasi parola sulla presunta mancanza di colloqui con la Russia e di alcuni appelli al Cremlino», spiega il leader ucraino.
16:28
16:28
Mosca mette il direttore di Novaya Gazeta Europe tra i ricercati
Il tribunale distrettuale Basmanny di Mosca ha ordinato l'arresto in contumacia del direttore di Novaya Gazeta Europe, Kirill Martynov e lo ha inserito nella sua lista dei ricercati internazionali: lo fa sapere la stessa testata, che - come molti altri giornali russi indipendenti - è stata bollata come «indesiderata» da Mosca, che ne ha così vietato l'attività in Russia.
Il provvedimento contro Martynov appare legato alla sua attività giornalistica e quindi come una nuova misura del Cremlino in violazione della libertà di stampa: il direttore di Novaya Gazeta Europe è infatti accusato proprio di aver organizzato le attività di una «organizzazione indesiderata». Martynov è anche impegnato in un altro progetto bollato come «indesiderato» dal governo russo, quello della «Libera università».
15:54
15:54
Raid russo contro un ospedale a Zaporizhzhia
In massiccio attacco russo a Zaporizhzhia è stato colpito un ospedale: il bilancio è di un morto e oltre dieci feriti tra cui un bambino di un anno. Lo annuncia il capo della regione Ivan Fedorov, come riporta Ukrainska Pravda.
«Attacco a Zaporozhzhia, il nemico ha sferrato 5 colpi. Sfortunatamente, sono stati colpiti edifici residenziali e un ospedale», annuncia Fedorov.
11:36
11:36
Cremlino: «Non sono esclusi contatti con Trump»
«Non sono esclusi» contatti tra Vladimir Putin e il presidente eletto americano Donald Trump prima del suo insediamento. Lo ha detto il portavoce Dmitry Peskov, citato dall'agenzia Interfax.
Peskov ha invece escluso che Putin possa avere contatti con il presidente uscente Joe Biden.
Il portavoce ha aggiunto che nessuno dal ministero degli Esteri russo o dall'amministrazione presidenziale ha finora contattato membri dello staff di Trump.
11:09
11:09
Zelensky al summit di Budapest, stretta di mano con Orban
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è arrivato a Budapest per il vertice della Comunità Politica europea. Zelensky è stato accolto dal premier ungherese Viktor Orban, con il quale si è stretto la mano davanti alle telecamere.
«Parlo dopo la riunione», ha spiegato ai cronisti il presidente ucraino. La sua presenza è una prassi alle riunioni della Comunità Politica europea anche, nel caso del vertice di Budapest, qualche dubbio sul suo arrivo era aleggiato viste le posizioni di Orban sulla guerra in Ucraina.
09:32
09:32
Zelensky: «Eccellente scambio telefonico con Trump»
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato di aver avuto un «eccellente» scambio telefonico con Donald Trump dopo la sua vittoria alle elezioni presidenziali statunitensi.
«Abbiamo concordato di mantenere uno stretto dialogo e di far progredire la nostra cooperazione», ha dichiarato il presidente ucraino su X. «Una leadership statunitense forte e incrollabile è essenziale per il nostro mondo e per una pace giusta», ha assicurato.
06:53
06:53
«Quindici droni ucraini abbattuti sulle regioni di Voronezh e Belgorod»
Il Ministero della Difesa di Mosca afferma che stanotte 15 droni ucraini sono stati abbattuti dalle difese aeree sopra le regioni russe occidentali di Voronezh e Belgorod.
06:00
06:00
Il punto alle 6.00
Droni russi hanno attaccato stanotte Kiev, colpendo un edificio residenziale nella capitale ucraina. Lo rendono noto le autorità locali. L'amministrazione militare di Kiev afferma che il raid ha causato «danni significativi» a un condominio nel quartiere Holosiyvski, ma al momento non si segnalano vittime. Un incendio è scoppiato nelle vicinanze, causato dalla caduta di detriti di droni su un'officina di riparazione auto.
Intanto, la Corea del Sud ha ribadito di non escludere l'ipotesi di una fornitura diretta di armi all'Ucraina anche dopo la vittoria di Donald Trump alle presidenziali statunitensi, segnalando l'ipotesi di un cambiamento della postura di Seul sulla vicenda finora limitata agli aiuti umanitari. Il presidente Yoon Suk-yeol, parlando in conferenza stampa a Seul, ha detto che tutto dipenderà dal «livello di coinvolgimento della Corea del Nord» nella guerra della Russia contro l'Ucraina. «Adatteremo gradualmente la nostra strategia di supporto: questo significa che non escludiamo la possibilità di fornire armi», ha osservato Yoon, nel resoconto della Yonhap.