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Putin e Sisi: «Lavoriamo per un cessate il fuoco a Gaza»

La situazione a Gaza e gli equilibri geopolitici dell'intero Medio Oriente sono stati al centro di una telefonata del presidente russo al presidente egiziano – Israele ringrazia gli USA per il veto sul cessate il fuoco – Il ministro degli esteri israeliano Eli Cohen ha anche attaccato il segretario generale Antonio Guterres accusandolo di stare dalla parte di Hamas – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Putin e Sisi: «Lavoriamo per un cessate il fuoco a Gaza»
Red. Online
09.12.2023 08:00
18:42
18:42
Israele annuncia la morte di 4 soldati a Gaza, il totale sale a 97

L'esercito israeliano ha annunciato la morte di altri cinque soldati: quattro uccisi in combattimento a Gaza e uno deceduto per le ferite riportate il 7 ottobre scorso.

Uno dei militari uccisi a Gaza - secondo il quotidiano israeliano Haaretz - è un nipote 19enne del ministro del governo di emergenza nazionale ed ex capo di stato maggiore Gadi Eisenkot, che ha perso il figlio 25enne l'altro ieri.

Il totale dei soldati caduti dall'inizio delle operazioni di terra nella Striscia - secondo stime dei media - è ora di 97.

17:41
17:41
Hamas, «il bilancio dei morti a Gaza sale a 17.700»

I morti a Gaza sono arrivati a quota 17.700. Lo ha comunicato il Ministero della sanità gestito da Hamas fornendo il nuovo bilancio delle vittime dall'inizio della guerra.

Intanto, uno studio pubblicato oggi dal quotidiano israeliano Haaretz, indica che la campagna di bombardamenti aerei israeliani sulla Striscia ha causato, in termini percentuali, «il più alto numero di vittime civili». I dati, si legge, mostrano che «nelle tre precedenti campagne a Gaza, tra il 2012 e lo scorso anno, il rapporto tra le morti civili e il totale degli uccisi negli attacchi aerei si aggirava intorno al 40%, sceso poi al 33% all'inizio di quest'anno».

Nelle prime tre settimane dell'attuale operazione «la percentuale di civili rispetto al totale delle morti è salita al 61%», afferma Haaretz, che parla di dati «senza precedenti».

Già il quotidiano statunitense New York Times aveva in precedenza sottolineato che la percentuale di civili uccisi è più alta di quella dei conflitti combattuti dalle forze militari degli Usa in Afghanistan, Iraq e Siria.

«La conclusione è che le estese uccisioni di civili non solo non contribuiscono in alcun modo alla sicurezza di Israele, ma contengono anche le basi per indebolirla ulteriormente», scrive Haaretz. «Gli abitanti di Gaza che emergeranno dalle rovine delle proprie case e dalla perdita delle proprie famiglie cercheranno una vendetta che nessun sistema di sicurezza sarà in grado di sopportare».

17:13
17:13
Biden bypassa il Congresso per invio munizioni a Israele

L'amministrazione del presidente degli Usa Joe Biden ha bypassato il periodo di valutazione a disposizione del Congresso per inviare a Israele migliaia di munizioni. Lo riferisce l'emittente televisiva statunitense Cnn citando una fonte a conoscenza del dossier.

Ieri sera il Dipartimento di Stato americano ha trasmesso ai parlamentari una dichiarazione di emergenza per la vendita di migliaia di munizioni a Israele, aggirando il periodo standard di 20 giorni normalmente concesso alle commissioni del Congresso per esaminare tali vendite.

La dichiarazione ha fatto seguito ad una richiesta avanzata dallo stesso Dipartimento all'inizio della settimana affinché il Congresso approvasse la vendita di 45'000 proiettili a Israele per i suoi carri armati Merkava.

La fonte ha aggiunto che le Commissioni affari esteri della Camera e del Senato, che hanno il controllo sulle vendite militari, sono state sotto «pressione» da parte del Dipartimento di Stato affinché dessero il via libera rapidamente alla richiesta, nel mezzo della guerra di Israele contro Hamas a Gaza.

16:54
16:54
Dopo i razzi dal Libano, Israele colpisce oltre confine

L'esercito israeliano ha colpito un Centro di comando di Hezbollah nel sud del Libano in risposta ai nuovi razzi lanciati da oltre confine. Lo ha detto il portavoce militare aggiungendo che altri razzi sono «stati lanciati da poco e che l'artiglieria sta colpendo la fonte dei tiri».

16:31
16:31
I Paesi arabi presenteranno una nuova risoluzione all'Onu

I Paesi arabi stanno preparando un nuovo progetto di risoluzione per il cessate il fuoco a Gaza, dopo il veto posto dagli Stati Uniti a quella precedente in Consiglio di Sicurezza. Lo scrive Sky News Arabia.

Citando una fonte diplomatica, Sky Arabia afferma che la nuova bozza di risoluzione sarà presto presentata al Consiglio di Sicurezza dagli Emirati Arabi Uniti, responsabile del primo progetto bloccato ieri dal veto statunitense.

La fonte, che ha preferito rimanere anonima, ha aggiunto che il nuovo documento chiede il cessate il fuoco e l'ingresso di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza in modo programmato e sotto la supervisione dell'Onu.

A margine della riunione del Consiglio, l'ambasciatore palestinese presso le Nazioni Unite, Riyad Mansour, ha sottolineato l'importanza di attuare la proposta del delegato degli Emirati Arabi Uniti di invitare i membri del Consiglio di Sicurezza a visitare il valico di Rafah. Ha poi aggiunto, in una conferenza stampa, che il gruppo dei Paesi arabi «andrà avanti per la sua strada», e che è possibile che anche l'Egitto presenti nei prossimi giorni un nuovo progetto di risoluzione.

16:29
16:29
«Hamas sottrae rifornimenti ai civili»

L'esercito israeliano ha pubblicato un video in cui, secondo il portavoce militare, miliziani di Hamas sembrano in apparenza «sottrarre rifornimenti ai civili». Secondo Avichai Adraee - portavoce in lingua araba dell'esercito, citato dai media - «gli operativi di Hamas prendono i rifornimenti, li caricano sui loro veicoli dopo aver picchiato i civili e si dirigono in un posto noto per essere legato al gruppo terroristico».

L'esercito ha spiegato che le immagini diffuse sono state filmate nel quartiere di Shuyaia di Gaza City ma non è spiegato quando.

16:27
16:27
Kibbutz conferma l'uccisione del giovane israeliano preso in ostaggio

L'israeliano Sahar Baruch, 25 anni, che era stato rapito il 7 ottobre nel kibbutz di Beeri, è stato ucciso da Hamas. Lo ha confermato oggi lo stesso kibbutz, dopo che ieri l'ala militare di Hamas ha divulgato un video che mostra il corpo dell'ostaggio insanguinato ed esanime.

Secondo i miliziani palestinesi la morte, avvenuta ieri, è stata una conseguenza di un tentativo fallito dell'esercito israeliano di liberarlo. Il kibbutz ha annunciato che esigerà la restituzione del corpo in ogni trattativa di scambio di prigionieri. Il 7 ottobre anche un fratello di Sahar, Idan, era stato ucciso da Hamas.

16:13
16:13
Putin e Sisi: «Lavoriamo per un cessate il fuoco a Gaza»

La situazione a Gaza e gli equilibri geopolitici dell'intero Medio Oriente sono stati al centro di una telefonata del presidente russo Vladimir Putin al presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi.

Sisi - riferisce il portavoce Ahmed Fahmy - ha informato il presidente russo degli sforzi ancora in atto da parte egiziana per spingere ad un cessate il fuoco duraturo e per fare quanto in suo potere per fornire alla Striscia di Gaza la maggior quantità possibile di aiuti.

I due presidenti - ha concluso il portavoce - «hanno concordato di continuare a lavorare seriamente per un cessate il fuoco e affinché la comunità internazionale si assuma le proprie responsabilità al riguardo, considerando l'importanza di sforzi internazionali concertati per raggiungere una soluzione giusta e globale della questione palestinese». Una soluzione, dicono, basata sul riconoscimento di due Stati, «in conformità con le pertinenti decisioni di legittimità internazionale».

16:07
16:07
Erdogan: «Il Cds dell'Onu è un consiglio di protezione di Israele»

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha criticato il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite definendolo il «Consiglio di protezione israeliano», dopo il veto americano alla risoluzione che chiedeva il cessate il fuoco a Gaza.

«Dal 7 ottobre il Consiglio di sicurezza è diventato un consiglio per la protezione e la difesa di Israele», ha denunciato il capo di Stato in occasione del 75. anniversario della dichiarazione dei diritti umani.

14:41
14:41
70 parlamentari Usa chiedono le dimissioni delle rettrici

In una lettera, più di 70 parlamentari statunitensi hanno esortato i membri dei consigli di amministrazione a rimuovere immediatamente le rettrici di Harvard Claudine Gay, del Mit Sally Kornbluth e della Penn Liz Magill in seguito alle loro dichiarazioni al Congresso in cui non hanno condannato gli appelli al genocidio degli ebrei nei campus affermando che «dipende dal contesto». Lo riferisce Politico.

Nella lettera, i cui primi firmatari sono i deputati Elise Stefanik (repubblicana) e Jared Moskowitz (democratico), è stato chiesto ai Cda dei campus di fornire anche un piano d'azione per garantire la sicurezza degli studenti ebrei e israeliani nei campus.

«Qualsiasi cosa al di fuori di questi passi sarà vista come un'approvazione di ciò che le rettrici Gay, Magill e Kornbluth hanno detto al Congresso e un atto di complicità con la loro posizione antisemita», hanno scritto. «Il mondo ci guarda: potete stare dalla parte dei vostri studenti e docenti ebrei o scegliere di stare dalla parte del pericoloso antisemitismo».

Oltre a Moskowitz, altri due democratici si sono uniti alla lettera: Joe Courtney del Connecticut e Josh Gottheimer del New Jersey. Circa una dozzina di altri democratici hanno scritto separatamente, esortando i consigli di amministrazione ad aggiornare i loro codici di condotta.

13:46
13:46
Israele: «Hamas lancia razzi dalla "zona umanitaria"»

Lanci di razzi verso Israele sono partiti ieri dalla «zona umanitaria» approntata nell'estremità sud della Striscia di Gaza per le masse di palestinesi sfollati da altre aree. Lo afferma il portavoce militare.

Nel pomeriggio, dall'area di Muwasi, presso Rafah, sono stati lanciati verso Israele quattro razzi che sono risultati difettosi e sono poi caduti ed esplosi nella Striscia. Due ore dopo dalla stessa zona sono stati lanciati altri razzi verso il territorio israeliano.

«Tutto ciò dimostra - conclude il portavoce militare - che Hamas utilizza la "zona umanitaria" messa a punto da Israele per attività terroristiche».

13:09
13:09
«Abbiamo trovato armi dentro peluche e borse dell'Unrwa»

Un grande orsacchiotto di peluche in una scuola contenente «fucili di precisione e munizioni» e «armi nascoste nelle aule delle scuole, alcune in borse dell'Unrwa», l'Agenzia dell'Onu per i rifugiati palestinesi.

Le ha trovate l'esercito israeliano secondo il portavoce militare che ha fornito anche dei video. Hamas - ha aggiunto - «utilizza i giochi dei piccoli per nascondere armi, mettendo deliberatamente a rischio i bambini di Gaza».

12:58
12:58
Abu Mazen condanna il veto statunitense

«Aggressivo, immorale e una palese violazione di tutti i valori e i principi umanitari». Così il presidente palestinese Abu Mazen, citato dalla Wafa, ha definito il veto degli Usa al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sulla Risoluzione che «obblighi Israele a fermare la sua aggressione contro la Striscia di Gaza».

«Gli Usa - ha aggiunto - sono responsabili dello spargimento di sangue di bambini, donne e anziani palestinesi a Gaza per mano dell'occupazione».

12:57
12:57
Drone israeliano uccide il figlio del capo di Hezbollah in Siria

Hezbollah ha reso noto su X che uno dei suoi tre membri uccisi ieri in un presunto attacco con un drone israeliano in Siria era Hassan Ali Dakdouk, il figlio di Ali Mussa Dakdouk, a capo delle operazioni del gruppo terroristico nel sud della Siria. Lo riportano i media israeliani.

L'esercito israeliano ha rifiutato di commentare l'attacco a Quneitra, nota anche come Baath City, vicino al confine con le alture del Golan. Hassan Ali, secondo fonti militari israeliane citate dal Jerusalem Post, gestiva una rete terroristica di Hezbollah chiamata «Rete del Golan», che opera lungo il confine siriano con le Alture del Golan. L'emittente Kan ha sottolineato che il padre di Hassan era responsabile dell'addestramento di milizie filo-iraniane in Iraq con l'obiettivo di attaccare le forze americane. Fu arrestato dalle forze statunitensi in Iraq nel 2007, ma poi rilasciato.

Per anni Israele ha effettuato attacchi contro quelli che ha definito obiettivi legati all'Iran in Siria, dove l'influenza di Teheran è cresciuta da quando ha iniziato a sostenere il presidente Bashar Assad nella guerra civile iniziata nel 2011.

12:41
12:41
Un palestinese ucciso dai militari israeliani a Hebron

Un palestinese di 25 anni, Sari Amr, è stato ucciso la scorsa notte a Dura (presso Hebron, in Cisgiordania) quando militari israeliani hanno fatto irruzione nella sua abitazione per arrestarlo. Lo riferisce la agenzia di stampa palestinese Wafa.

L'esercito israeliano non ha ancora fornito una propria versione dell'accaduto. Wafa precisa che con questa morte è salito a 273 il numero dei palestinesi uccisi in Cisgiordania in scontri con l'esercito a partire dall'inizio della guerra a Gaza.

12:04
12:04
Pesanti combattimenti a Gaza, soprattutto al nord

L'esercito israeliano continua a premere, con le truppe di terra e i raid aerei, contro obiettivi di Hamas in tutta la Striscia e soprattutto nel nord.

Lo ha fatto sapere il portavoce militare, sottolineando in particolare l'episodio avvenuto nell'area di Beit Hanun, nel nord dell'enclave, dove nella notte «i soldati hanno colpito terroristi che avevano sparato da una scuola dell'Unrwa (agenzia dell'Onu) e da una moschea». La stessa fonte ha segnalato combattimenti a Shuyaia nel centro di Gaza, anche in questo caso «nell'area di una scuola».

11:17
11:17
La rettrice di Harvard si scusa per le risposte sull'antisemitismo

La rettrice di Harvard Claudine Gay si è scusata per le contestate risposte sull'antisemitismo nei campus universitari statunitensi. Lo riferisce la Bbc.

Alla domanda se gli appelli al genocidio degli ebrei costituissero una molestia ai sensi della politica universitaria, Gay ha risposto che «dipendeva dal contesto».

La rettrice e le due colleghe della Pennsylvania University e del Mit, che hanno dato risposte simili, sono state sommerse da aspre critiche.

È la seconda volta che la prima rettrice nera di Harvard cerca di chiarire commenti che hanno attirato la condanna nazionale, anche da parte della Casa Bianca. Alcuni hanno chiesto le sue dimissioni.

11:15
11:15
L'Iran avverte: «Situazione esplosiva in Medio Oriente dopo il veto Usa»

L'Iran ha avvertito della minaccia di una «esplosione incontrollabile» della situazione in Medio Oriente, dopo che gli Stati Uniti hanno posto il veto su una risoluzione del Consiglio di sicurezza dell'Onu che chiedeva un cessate il fuoco a Gaza.

Il ministro degli esteri iraniano Hossein Amir-Abdollahian ha lanciato un appello per l'immediata apertura del valico di frontiera di Rafah con l'Egitto, per consentire l'invio di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza.

«Finché l'America sosterrà i crimini del regime sionista e la continuazione della guerra, c'è la possibilità di un'esplosione incontrollabile nella situazione della regione», ha detto Amir-Abdollahian in una telefonata al segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres.

11:14
11:14
Sette israeliani su dieci favorevoli alle dimissioni di Netanyahu

A due mesi dall'inizio della guerra a Gaza, sette israeliani su dieci ritengono che il premier Benyamin Netanyahu dovrebbe rassegnare le dimissioni, secondo un sondaggio di opinione condotto dalla televisione commerciale Canale 13 su un campione rappresentativo della popolazione.

Il 31% vorrebbe che si facesse subito da parte, mentre il 41% pensa che dovrebbe dimettersi alla fine dei combattimenti sul terreno. Tuttavia Netanyahu può ancora trovare conforto nelle risposte di quanti si sono dichiarati sostenitori del Likud, il 70% dei quali ritiene che debba restare in carica. Il 20% pensa che dovrebbe dimettersi alla fine dei combattimenti e nessuno di loro ritiene che debba andarsene subito.

Sulla conduzione della guerra, il capo di stato maggiore Herzi Halevi ha ricevuto il voto più elevato (6,6 su 10), seguito dal ministro della difesa Yoav Gallant (5,9) mentre Netanyahu ha ricevuto solo un 4,7. Per Halevi si tratta di un successo cospicuo perché conseguito malgrado il trauma del 7 ottobre in cui l'esercito si è fatto cogliere totalmente di sorpresa dall'attacco di Hamas e ha molto tardato a reagire.

08:00
08:00
Il punto alle 8.00

Il ministro degli esteri israeliano Eli Cohen ha ringraziato gli USA per il veto al Cds ONU sul cessate il fuoco a Gaza. Al tempo stesso ha attaccato il segretario generale Antonio Guterres accusandolo di stare dalla parte di Hamas. Cohen ha espresso «la gratitudine di Israele all'alleato americano per il suo sostegno nel continuare la lotta per riportare a casa gli ostaggi ed eliminare Hamas». Per Cohen la posizione di Guterres è «una vergogna e un marchio di Caino per l'ONU. La richiesta dell'Articolo 99, che non è stata avanzata per la guerra in Ucraina o in Siria, è un altro esempio della posizione parziale e unilaterale di Guterres».

Dal canto suo il direttore di Human rights watch (Hrw) all'ONU, Louis Charbonneau ha detto che gli Stati Uniti rischiano la «complicità in crimini di guerra» a Gaza con il loro veto per bloccare la risoluzione del cessate il fuoco delle Nazioni Unite. Secondo Charbonneau, riporta la Bbc, il veto statunitense ha impedito al Consiglio di Sicurezza di «fare alcune delle richieste che gli stessi Stati Uniti avevano fatto a Israele e ai gruppi armati palestinesi», inclusi il rispetto del diritto internazionale umanitario, la protezione dei civili e il rilascio di tutti i civili tenuti in ostaggio. «Continuando a fornire a Israele armi e copertura diplomatica mentre commette atrocità, inclusa la punizione collettiva della popolazione civile palestinese a Gaza, gli Stati Uniti rischiano di essere complici di crimini di guerra», sottolinea il rappresentate di Human Rights Watch.

Sul fronte militare, intanto, l’esercito israeliano ha colpito «obiettivi degli Hezbollah» in Libano durante la notte scorsa. Tra questi - ha spiegato un portavoce militare - un sito «usato come quartier generale». La stessa fonte ha aggiunto che «dopo tiri dal Libano verso il territorio israeliano, l'esercito ha risposto colpendo l'origine del fuoco».