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Putin gonfia le cifre dei russi che combattono in Ucraina

Lo riferisce Andrii Yusov, rappresentante della Direzione principale dell'intelligence del ministero della Difesa (Gur), come riporta Rbc Ucraina – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Putin gonfia le cifre dei russi che combattono in Ucraina
Red. Online
15.12.2023 06:31
19:16
19:16
Per il Cremlino l'ingresso di Kiev destabilizzerà l'UE

Ammettere l'Ucraina ai negoziati per entrare nell'Ue è solo una mossa «politica» volta ad «irritare ancor più la Russia», e rischia di «destabilizzare» la stessa Unione, perché non si basa sul rispetto di solidi criteri.

Questo il giudizio del Cremlino il giorno dopo la decisione al Consiglio europeo, presa con l'assenza dalla sala del premier ungherese Viktor Orban che si è guadagnato gli elogi di Mosca anche per il veto posto ai nuovi finanziamenti a Kiev: «L'Ungheria, a differenza di altri Paesi Ue, difende con fermezza i suoi interessi, e questo ci impressiona», ha detto il portavoce presidenziale russo Dmitry Peskov.

Oltre all'Ucraina, anche la Moldavia è stata ammessa ai negoziati, mentre alla Georgia è stato concesso lo status di candidato ad entrare nell'Unione. «L'Ue - ha osservato Peskov - già non sta attraversando i tempi migliori della sua storia, sia in termini di funzionamento dell'unione sia nell'economia. Perciò ovviamente è chiaro che questa è una decisione assolutamente politicizzata». Il portavoce ha aggiunto che «ovviamente questi nuovi membri possono destabilizzare l'Ue» perché l'Unione ha sempre avuto «criteri severi per l'ingresso» e «al momento è ovvio che né l'Ucraina né la Moldavia rispondono a questi criteri».

Il portavoce del Cremlino ha avuto anche un commento ironico per il fatto che Orban sia uscito dalla sala - apparentemente su suggerimento del cancelliere tedesco Olaf Scholz - al momento del voto. «Leggiamo con grande interesse - ha detto Peskov - varie notizie dei media sulla, chiamiamola così, procedura per adottare diverse decisioni nella Ue, aspettando che qualcuno esca a prendere un caffè per far passare certe decisioni in sua assenza. Se questo corrisponde alla realtà, allora è una procedura unica».

Sul piano diplomatico, tuttavia, c'è da registrate un commento del ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, secondo il quale alcuni esponenti di Paesi occidentali, tra cui un «famoso leader», hanno inviato «segnali» a Mosca di essere pronti a trattare sull'Ucraina e sulla sicurezza in Europa. Non è chiaro a quale leader si riferisse, ma da Bruxelles il presidente francese Emmanuel Macron ha fatto pubblicamente sapere di essere «pronto ad ascoltare» le eventuali proposte dell'omologo russo Vladimir Putin, che però devono «esprimere la volontà di dialogare ed essere in linea con il rispetto del diritto internazionale».

Sul terreno, intanto, la Russia intensifica le operazioni militari. Nuovi lanci di droni sono stati segnalati nella notte dalle autorità ucraine sulle regioni di Mykolaiv, Kherson, Khmelnytskyi e Poltava. Secondo lo Stato maggiore, nelle ultime 24 ore i russi hanno lanciato 4 attacchi missilistici, 50 dagli aerei e 56 con con sistemi a lancio multiplo di razzi.

Secondo un comandante ucraino sul campo, negli ultimi tre giorni l'esercito di Mosca ha inoltre intensificato i tentativi di sfondamento nel Donbass. Mentre il ministero della Difesa di Mosca ha detto che sei droni lanciati dalle forze ucraine contro obiettivi in territorio russo sono stati abbattuti sulla regione di Kursk.

17:55
17:55
Putin gonfia le cifre dei russi che combattono in Ucraina

Il presidente russo Vladimir Putin ha indicato cifre esagerate sui russi che combattono in Ucraina. Lo riferisce Andrii Yusov, rappresentante della Direzione principale dell'intelligence del ministero della Difesa (Gur), come riporta Rbc Ucraina. Ieri Putin ha riportato la presenza di 617mila soldati del Cremlino nel territorio di Kiev.

Secondo Yusov, quando il nemico presenta dati distorti, lo fa deliberatamente, in particolare per causare una pressione informativa sull'Ucraina, per continuare a spaventare qualcuno all'estero. «Questa non è l'unica bugia uscita ieri dalla bocca del dittatore russo. Praticamente ogni volta che ha aperto bocca ha mentito. Ma ieri il dittatore russo ha confessato pubblicamente tutta una serie di crimini di guerra e ha dichiarato di volerli continuare», ha detto Yusov.

Secondo il rappresentante del Gur, più di 450.000 persone stanno combattendo contro l'Ucraina, e «non è la cifra espressa da un uomo che assomiglia a Putin». «A meno che non abbia contato insieme tutti gli invasori liquidati che non sono stati portati via dal campo di battaglia. In questo modo sarebbe potuta risultare una figura diversa. Ma in generale, questa è propaganda», ha aggiunto Yusov.

17:54
17:54
Granate esplose in consiglio comunale, 26 feriti

Un responsabile locale ha fatto esplodere, nel corso di una riunione del consiglio comunale del villaggio di Keretsky, nell'oblast' di Zakarpattia, tre granate ferendo 26 persone, di cui 7 in gravi condizioni. Lo riferisce 'Ukrainska Pravda'. L'attentatore, Serhii Batryn è in terapia intensiva.

Viktor Mykyta, capo dell'amministrazione statale dell'Oblast', ha visitato le vittime, che sono state portate in ambulanza all'ospedale distrettuale di Svalyava. «Tutti coloro che hanno avuto bisogno di un intervento chirurgico sono già stati operati. Cinque persone sono ancora sottoposte a un intervento chirurgico e sono state portate in ospedale in gravi condizioni». Il procuratore regionale di Zakarpattia ha avviato un'indagine preliminare.

15:36
15:36
«La Russia avanza anche per minare il sostegno all'Ucraina»

La Russia sta avanzando in prima linea non solo per occupare nuovi territori dell'Ucraina, ma anche perché vuole minare il sostegno internazionale a Kiev. Lo riferisce Andrii Yusov, rappresentante della Direzione principale dell'intelligence del ministero della Difesa (Gur), come riporta Rbc Ucraina.

«Una delle cose importanti dell'uso della situazione in prima linea per questi scopi da parte dell'aggressore è l'indebolimento della coalizione pro-Ucraina e l'indebolimento dell'Ucraina nel mondo», ha detto Yusov osservando che i russi stanno cercando di mostrare la presunta inutilità della lotta ucraina, nonché «l'impossibilità di sconfiggere» l'aggressore.

«Loro (i russi ndr) stanno cercando di lanciare questo messaggio attraverso agenti di influenza e di trasmetterlo al mondo. Tuttavia, vediamo che non funziona. La coalizione internazionale ucraina è salda e il sostegno continua. Anche se è un lavoro molto difficile per la leadership militare e politica e per i diplomatici», ha aggiunto il rappresentante del Gur.

13:50
13:50
Consigliere comunale ucraino lancia granate in una riunione: 26 feriti

Un consigliere comunale ucraino ha lanciato bombe a mano contro i colleghi durante una riunione, ferendo 26 persone. Lo ha dichiarato la polizia nazionale. L'incidente è avvenuto questa mattina presso la sede del consiglio comunale di Keretsky, nell'Ucraina occidentale.

Un video pubblicato dalla polizia su Telegram mostra un uomo vestito di nero che entra nella porta di una riunione del consiglio durante un'accesa discussione. Poi estrae tre bombe a mano dalle tasche, sgancia le spille di sicurezza e le fa cadere sul pavimento, provocando esplosioni mentre i partecipanti alla riunione urlano. «Di conseguenza, 26 persone sono rimaste ferite, sei delle quali sono in gravi condizioni», ha dichiarato la polizia, aggiungendo che i medici stavano cercando di rianimare l'uomo che aveva lanciato le granate.

Secondo quanto riporta Rbc Ucraina, la polizia nazionale ha riferito che gli investigatori indagheranno l'incidente come atto terroristico.

13:04
13:04
«Navalny spostato dal carcere di Mosca a un luogo sconosciuto»

Il leader dell'opposizione russa Alexey Navalny è stato prelevato da una prigione vicino a Mosca e portato in una località sconosciuta. È tornato a ribadirlo la sua portavoce, Kira Yarmysh, citando un rappresentante del tribunale, dopo che da giorni non ci sono sue notizie. Incarcerato nel 2021 dopo essere sopravvissuto a un attentato per avvelenamento, Navalny è stato visto per l'ultima volta a inizio mese.

Yarmysh ha dichiarato di aver saputo che il leader dell'opposizione russa, che sta scontando una condanna a 19 anni, è stato allontanato dalla regione di Vladimir, vicino a Mosca, l'11 dicembre, segnalando un potenziale trasferimento in carcere.

"Non si sa dove sia stato portato esattamente", ha aggiunto la portavoce. "Voglio ricordare che gli avvocati non vedono Alexey dal 6 dicembre. Non sappiamo perché non sia stato permesso loro di incontrarlo, se Alexey fosse ancora nell'IK-6", ha detto Yarmysh, riferendosi alla colonia penale dove è stato visto l'ultima volta.

12:38
12:38
«Alcuni Paesi occidentali hanno mandato segnali a Mosca: vogliono trattare»

Alcuni esponenti di Paesi occidentali hanno inviato «segnali» a Mosca di essere pronti a trattare sull'Ucraina e sulla sicurezza in Europa, secondo quanto affermato dal ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, citato dall'agenzia Tass.

Parlando in una conferenza stampa con il suo omologo bielorusso, Lavrov ha detto di non potere fare i nomi. Ma, ha aggiunto, «un certo numero di alti funzionari di Paesi occidentali, incluso uno specifico leader, molto famoso, hanno inviato segnali diverse volte attraverso almeno tre canali» proponendo colloqui per decidere «cosa fare con l'Ucraina e la sicurezza europea».

12:23
12:23
Lituania: «il segnale politico per l'Ucraina era necessario»

«Sono orgoglioso di essere europeo: era necessario inviare questo segnale politico ai nostri vicini, in particolare agli Ucraini». Lo ha affermato oggi a Bruxelles, commentando con i giornalisti l'inizio dei negoziati per l'accesso all'Ue con la Moldavia e l'Ucraina, il presidente della Lituania, Gitanas Nauseda. «Si tratta solamente del primo passo di un percorso molto lungo - ha detto Nauseda - ma sono convinto che i nostri amici ucraini riusciranno a diventare parte della nostra casa europea nonostante la sanguinosa guerra che si trovano ad affrontare».

«L'Ucraina è già oggi parte dell'Europa, lottando per la difesa dei nostri valori , per la difesa della democrazia», ha concluso il politico lituano.

11:40
11:40
36 soldati israeliani uccisi in 72 ore

Hamas afferma di aver ucciso nella Striscia di Gaza 36 soldati israeliani nelle ultime 72 ore. Lo si apprende da un comunicato diffuso dall'ufficio stampa del movimento armato palestinese ripreso dall'ufficio di Hamas a Beirut, in Libano.

Nel comunicato si afferma che «nelle ultime 72 ore, i combattenti Qassam (il braccio armato di Hamas) sono stati in grado di distruggere, completamente o parzialmente, più di 70 veicoli militari (israeliani). I nostri combattenti hanno confermato l'uccisione di 36 soldati».

11:40
11:40
Gli Hezbollah libanesi affermano di aver attaccato una caserma israeliana nell'Alta Galilea

Gli Hezbollah libanesi affermano di aver attaccato una caserma israeliana nell'Alta Galilea. In un comunicato diffuso dall'account Telegram di Hezbollah si afferma che i combattenti libanesi hanno preso di mira la caserma di Shomera, nel settore centrale della linea di demarcazione tra Israele e Libano.

11:39
11:39
Regista russo contrario alla guerra condannato a 8 anni in contumacia

Il drammaturgo e regista teatrale Ivan Vyrypaev è stato condannato in contumacia a otto anni di reclusione da un tribunale di Mosca con l'accusa di «diffusione di false informazioni sull'esercito», ovvero sulla base della legge bavaglio che di fatto proibisce di criticare l'invasione dell'Ucraina. Lo riporta l'agenzia di stampa Interfax.

Secondo l'ong per la difesa dei diritti umani Ovd-Info, dietro la condanna di primo grado ci sono dichiarazioni rilasciate dal regista in alcune interviste e dei post pubblicati sul web.

Vyrypaev si è da subito schierato contro la guerra in Ucraina definendola «mostruosa» e «criminale» e l'anno scorso ha promesso di destinare i proventi dei diritti d'autore delle opere in russo a fondi per aiutare le vittime della guerra, ma «solo a organizzazioni pacifiche e in nessun caso militari». Dopo queste dichiarazioni - sottolinea Ovd-Info - le rappresentazioni basate sulle opere di Vyrypaev sono state gradualmente cancellate in Russia.

11:34
11:34
La propaganda russa colpisce i politici ucraini

La Bbc ha scoperto una campagna di propaganda russa che coinvolge migliaia di account falsi su TikTok che diffondono disinformazione sulla guerra in Ucraina: i video fake hanno avuto un ruolo nel licenziamento lo scorso settembre del ministro della Difesa ucraino Oleksiy Reznikov, ha riferito la figlia Anastasiya Shteinhauz.

Molti dei video analizzati da Bbc Verify hanno preso di mira Reznikov, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e altri funzionari ucraini, dipingendoli come ossessionati dal denaro e incuranti dei comuni cittadini ucraini o dello sforzo bellico.

I video pubblicati su TikTok attirano regolarmente milioni di visualizzazioni e hanno l'obiettivo di minare il sostegno occidentale, scrive l'emittente britannica: secondo i contenuti fake, alti funzionari ucraini e i loro parenti avrebbero acquistato auto di lusso o ville all'estero dopo l'invasione russa nel febbraio 2022.

Nel caso dell'ex ministro Reznikov, la figlia Anastasiya Shteinhauz ha riferito che prima il marito e poi alcuni amici avevano visto su TikTok le immagini di una sua presunta villa a Madrid. Inizialmente la signora Shteinhauz ha liquidato il video come un caso isolato, ma successivamente le è stato inviato un video TikTok simile, in cui si affermava che aveva comprato anche una villa in Costa Azzurra.

La Bbc ha rintracciato le immagini delle case di Madrid e Cannes su due siti web immobiliari locali: entrambe le ville erano in vendita. I video inviati a Shteinhauz provengono da una vasta rete russa di falsi account TikTok che si spacciano per utenti reali di Germania, Francia, Polonia, Israele e Ucraina. Gli account che li hanno pubblicati hanno utilizzato immagini di profilo rubate, comprese quelle di celebrità come Scarlett Johansson, Emma Watson e Colin Farrell.

11:20
11:20
«Né l'Ucraina né la Moldavia rispondono ai criteri per entrare nell'UE»

Né l'Ucraina né la Moldavia rispondono ai criteri per entrare nell'Ue: lo ha affermato oggi il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dall'agenzia Ria Novosti.

L'ingresso dell'Ucraina e della Moldavia nella Ue - ha aggiunto Peskov citato dall'agenzia Interfax - potrà «destabilizzare» l'Unione europea, che ha deciso di avviare le procedure per la loro ammissione solo per motivi «politici».

La Ue - ha detto Peskov - già non sta attraversando i tempi migliori della sua storia, sia in termini di funzionamento dell'unione sia nell'economia. Perciò ovviamente è chiaro che questa (l'avvio della procedura per l'ammissione di Ucraina e Moldavia) è una decisione assolutamente politicizzata per il desiderio della Ue di dimostrare sostegno a questi due Paesi«.

Il portavoce, citato da Interfax, ha aggiunto che »ovviamente questi nuovi membri possono destabilizzare la Ue« perché l'Unione ha sempre avuto »criteri severi per l'ingresso« e »al momento è ovvio che né l'Ucraina né la Moldavia rispondono a questi criteri«.

10:01
10:01
Orban: «L'UE sblocchi i fondi all'Ungheria, o niente aiuti a Kiev»

Il premier ungherese, Viktor Orban, rivendica tutti i fondi europei destinati all'Ungheria e bloccati a causa delle violazioni dello Stato di diritto, per dare via libera al pacchetto di aiuti per l'Ucraina. «Ho sempre detto che se qualcuno vuole modificare il bilancio, allora è una grande opportunità per l'Ungheria per chiarire che deve ottenere ciò a cui ha diritto. Non la metà, o un quarto» ha detto il primo ministro in un'intervista a Kossuth Radio.

Con il pacchetto di aiuti all'Ucraina, ha spiegato il premier, l'Ue intende replicare quanto accaduto con il Covid e il NextGenerationEU.

«Abbiamo fatto un'eccezione una volta e abbiamo fatto male», ha dichiarato Orban, lamentando il fatto che l'Ungheria non ha avuto accesso ai fondi per la ripresa. Orban si è soffermato poi sulla discussione, che ha descritto «lunga e difficile», sull'avvio dei negoziati di adesione all'Ue dell'Ucraina, ribadendo l'opposizione di Budapest e avvertendo che questo processo potrebbe essere «fermato in seguito».

«Ho passato otto ore a convincerli a non prendere questa decisione sbagliata» ha raccontato Orban, affermando che l'argomento decisivo è stato che se l'Ungheria è contraria all'ingresso dell'Ucraina in Ue, «il Parlamento ungherese può votare contro, e finché la questione non arriva ai parlamenti, il processo è molto, molto lungo».

L'apertura dei negoziati per l'adesione dell'Ucraina all'Ue è una decisione sbagliata, che potrebbe avere effetti negativi, ma, ha avvertito il premier, «le conseguenze finanziarie ed economiche di questo non saranno pagate dagli ungheresi». Ma la partita che Orban sta giocando con l'Ue vede al centro anche il 'tesoretto' dei fondi europei destinati al suo Paese e bloccati.

Complessivamente, l'Ue ha disposto il congelamento di circa 22 miliardi di euro di fondi di coesione per il periodo di programmazione 2021-2027 e di 10,4 miliardi di euro del Pnrr nazionale in risposta alle violazioni dello Stato di diritto contestate al governo di Orban. Nei giorni scorsi Bruxelles ha deciso di sbloccare 10,2 miliardi di euro di fondi di coesione e di versare un pre-finanziamento da 900 milioni per il Pnrr ungherese modificato con il capitolo del Repower.

09:34
09:34
Zelensky esulta: «L'adesione all'UE motiva la popolazione»

«È stata presa la decisione di avviare i negoziati di adesione all'UE. Questo passo sarà seguito da quelli successivi. Si tratta di un lavoro enorme: integrare lo Stato, tutte le istituzioni, tutte le norme nell'Unione Europea. Ma lo faremo. L'Ucraina ha dimostrato più volte di cosa siamo capaci. Ci sarà un'altra decisione vittoriosa: arriverà il momento in cui potremo festeggiare l'adesione dell'Ucraina all'UE», ha scritto nella notte su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

E ha aggiunto: «Molte persone in Ucraina sono ora di buon umore, e questo è importante, è una motivazione. E mi congratulo con tutti voi... tutti gli uomini e le donne che hanno combattuto e stanno combattendo per l'Ucraina, che ora sono in combattimento, che stanno difendendo la libertà dell'Ucraina, che stanno aiutando i nostri guerrieri curando, addestrando, portando armi, producendo armi. Tutto ciò che stiamo ottenendo non sarebbe stato possibile senza l'eroico coraggio del nostro popolo, della nostra nazione, che ispira il mondo intero. Qualunque cosa accada, stiamo lavorando, combattendo e costruendo la forza dell'Ucraina. Credete in voi stessi».

09:08
09:08
Intenso attacco russo con droni nella notte

Nella notte l'esercito russo ha attaccato con lanci di droni iraniani le regioni di Mykolaiv, Kherson, Khmelnytskyi e Poltava, l'antiaerea ucraina ha abbattuto tutti i 14 velivoli senza pilota. Lo ha riferito l'Aeronautica militare su Telegram.

Secondo lo Stato maggiore, nelle ultime 24 ore si sono verificati 110 scontri sui campi di battaglia in Ucraina: in totale le truppe del Cremlino hanno lanciato 4 attacchi missilistici, 50 attacchi da aerei e 56 con Mlrs contro le posizioni delle forze ucraine e aree residenziali.

07:00
07:00
Il Giappone annuncia nuove sanzioni alla Russia

Il governo giapponese conferma la piena sintonia con i paesi occidentali in relazione al confitto in Ucraina e amplia la lista di individui ed entità collegate alla Russia per l'applicazione di nuove sanzioni.

Il congelamento degli asset riguarda 35 individui e 44 gruppi, mentre ad altre 63 società e organizzazioni giapponesi saranno vietate le esportazioni a partire dalla fine di dicembre. Nuove restrizioni comprenderanno anche l'importazione di diamanti non industriali prodotti in Russia. I nuovi obiettivi delle sanzioni includono ufficiali militari russi, funzionari governativi e uomini d'affari, oltre a gruppi con sede in Russia, Emirati Arabi Uniti, Armenia, Siria e Uzbekistan, ha reso noto il Ministero degli Affari esteri nipponico. Il premier giapponese Fumio Kishida aveva informato i suoi omologhi del G7 in un vertice virtuale la scorsa settimana del suo piano di rafforzare le sanzioni.

06:31
06:31
Il punto alle 06.00

Il senato americano potrebbe votare la prossima settimana gli aiuti all'Ucraina e Israele. Secondo indiscrezioni, ai senatori è stato infatti chiesto di tornare in aula e posticipare l'avvio delle vacanze. Le trattative per un'intesa su un pacchetto di misure per rafforzare la sicurezza al confine con il Messico infatti procedono, lasciando sperare in un accordo in grado di sbloccare gli aiuti a Kiev. I repubblicani hanno legato l'immigrazione e i fondi all'Ucraina nel tentativo di fare pressione su Biden e spingerlo ad agire.

È arrivata con un colpo di scena la decisione di ieri da parte del Consiglio europeo di aprire i negoziati di adesione con l'Ucraina - e la Moldavia - e di concedere lo status di Paese candidato alla Georgia. A sorpresa, poco dopo le 18 e 25, il tweet del presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha annunciato che c'era il via libera per i negoziati di adesione, dopo «appena» otto ore di trattative che si annunciavano molto più faticose tra i capi di Stato e di Governo al vertice di Bruxelles. La sedia lasciata vuota da Viktor Orban, mentre gli altri 26 leader del Consiglio europeo votavano il via libera per l'adesione di Ucraina e Moldavia è l'istantanea della prima giornata del summit di Bruxelles ed è l'elemento chiave che ha favorito la rapida risoluzione del negoziato.

«Voglio lanciare un messaggio positivo e rassicurante: abbiamo strumenti per garantire la nostra affidabilità, gli ucraini possono contare sul nostro sostegno, in questo pacchetto, su cui c'è ampio accordo politico a 26, ci sono 50 miliardi per l'Ucraina», ha detto il presidente del Consiglio europeo Charles Michel al termine del primo giorno del vertice UE.

Il premier ungherese Viktor Orban: «Sintesi del turno di notte: veto per i soldi in più per l'Ucraina, veto per la revisione del Quadro finanziario pluriennale. Torneremo sulla questione l'anno prossimo in sede di Consiglio europeo dopo un'adeguata preparazione».