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Putin: «La Russia non attaccherà l’Europa e non combatterà contro la NATO»

Il presidente russo lo ha detto durante un incontro coi piloti dell’aeronautica militare russa nella regione occidentale di Tver – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Putin: «La Russia non attaccherà l’Europa e non combatterà contro la NATO»
Red. Online
28.03.2024 06:00
19:25
19:25
Zelensky: «La guerra può arrivare presto in Europa e negli USA»

Volodymyr Zelensky ha avvertito che Vladimir Putin spingerà la guerra della Russia «molto rapidamente» sul suolo della Nato, a meno che non venga fermato in Ucraina.

In un'intervista con la Cbs, il presidente ucraino ha suggerito che con le attuali forniture militari le sue truppe non sarebbero pronte a difendersi da un'altra imminente grande offensiva russa, che prevede verso la fine di maggio o giugno. «Abbiamo bisogno di aiuto adesso», ha detto Zelensky, sottolineando in particolare l'urgenza di Patriot americani e di più artiglieria.

Zelensky ha quindi avvertito che se l'Ucraina dovesse perdere, Putin non si fermerà qui: «Al momento siamo noi, poi il Kazakistan, poi gli Stati baltici, poi la Polonia, poi la Germania. Almeno metà della Germania... Questa aggressione e l'esercito di Putin possono arrivare in Europa, e poi i cittadini degli Stati Uniti e i soldati degli Stati Uniti dovranno proteggere l'Europa perché sono membri della Nato».

Zelensky ha aggiunto che l'Ucraina è grata per il sostegno americano «ma gli Stati Uniti non hanno una guerra in corso... ma può arrivare in Europa e negli Stati Uniti d'America. Può arrivare molto rapidamente in Europa».

16:54
16:54
007 di Praga: «Spie russe vogliono influenzare il voto europeo»

Il Security information service (Bis) della Repubblica Ceca ha rivelato che una rete organizzata dalla Russia ha cercato di influenzare le elezioni del Parlamento Ue in diversi Paesi europei.

Lo riferisce il quotidiano ceco Denik N spiegando che alcuni politici europei che hanno collaborato con il sito filo-Mosca 'voice-of-europe.eu' sono stati pagati con fondi russi, che in alcuni casi hanno coperto anche la loro campagna elettorale per le elezioni europee 2024. I pagamenti hanno riguardato politici di Belgio, Francia, Germania, Ungheria, Paesi Bassi e Polonia, afferma Denik N, citando una fonte del ministero degli Esteri ceco.

14:45
14:45
«Arrestati in Russia 5 giornalisti indipendenti»

Cinque giornalisti che lavorano per media indipendenti sono stati arrestati nella notte tra mercoledì e giovedì in Russia. La polizia ha ammanettato Ekaterina Anikievitch dell'emittente SOTAvision e Konstantin Jarov di RusNews, ha riferito l'Ong Ovd-Info, specializzata nel monitoraggio della repressione in Russia.

Secondo un testimone, Jarov è stato picchiato e minacciato di violenza sessuale dagli agenti di polizia. Le altre giornaliste arrestate sono Antonina Favorskaya, Alexandra Astakhova e Anastassia Moussatova.

«Mi hanno preso a calci, mi hanno messo un piede sulla testa, mi hanno torto le dita e hanno riso di me quando ho cercato di alzarmi», ha dichiarato Jarov, citato dall'agenzia di stampa RusNews. Il giornalista ha detto di aver riportato una ferita alla testa, abrasioni, lussazioni alle dita e distorsioni.

Secondo Jarov, la violenza è stata provocata dalle riprese effettuate vicino all'abitazione di un'altra giornalista, Antonina Favorskaya di SOTAvision, arrestata mercoledì sera subito dopo essere stata rilasciata in seguito a 10 giorni di detenzione amministrativa per aver disobbedito alla polizia.

Antonina Favorskaya ha seguito per anni i processi che coinvolgevano Alexei Navalny, morto in carcere a febbraio. È stata lei a girare l'ultimo video che mostra l'oppositore ancora vivo, il 15 febbraio durante un'udienza in tribunale. È stata arrestata il 17 marzo, poche ore dopo aver deposto dei fiori sulla tomba dell'oppositore, secondo Mediazona.

L'appartamento della giornalista è stato perquisito, così come quello dei suoi genitori, ha dichiarato il suo avvocato Mikhail Biriukov, citato da SOTAvision.

Secondo la stessa fonte, anche altre due giornaliste, Alexandra Astakhova e Anastassia Moussatova, che erano andate a incontrare la collega in occasione del suo rilascio, sono state arrestate e portate via per essere interrogate dagli investigatori.

14:04
14:04
Schroeder: «La mia amicizia con Putin potrebbe servire a fermare la guerra»

L'ex cancelliere tedesco Gerhard Schröder ha dichiarato che la sua amicizia con il presidente russo Vladimir Putin potrebbe contribuire a porre fine alla guerra in Ucraina.

«Abbiamo lavorato insieme in modo sensato per molti anni. Forse questo può ancora aiutare a trovare una soluzione negoziata, non vedo altro modo», ha detto Schroeder in un'intervista all'agenzia di stampa tedesca Dpa la quale ricorda che l'ormai ottantenne socialdemocratico (Spd) è amico di Putin fin dai tempi in cui era cancelliere, dal 1998 al 2005, e continua a lavorare per le società a maggioranza russa del gasdotto Nord Stream che attraversa il Mar Baltico.

Pur avendo definito l'attacco russo all'Ucraina come un «errore fatale», Schroeder non ha mollato Putin subendo una fallita procedura di espulsione dal partito. «Penso che sarebbe del tutto sbagliato dimenticare tutte le cose positive che sono accadute tra noi in politica in passato. Non è il mio stile e non lo faccio», ha detto fra l'altro Schröder alludendo implicitamente alla sua fallita missione di mediazione nel marzo 2022, poco dopo l'attacco russo all'Ucraina.

Come ebbe a rivelare lui stesso, incontrò per la prima volta l'allora parlamentare ucraino e attuale ministro della Difesa Rustem Umerov a Istanbul e si recò a Mosca per un colloquio con Putin.

«Francia e Germania dovrebbero prendere l'iniziativa. È ovvio che la guerra non può finire con la sconfitta totale di una parte o dell'altra», ha inoltre affermato Gerhard Schröder. L'e cancelliere ha definito «spazzatura» le illazioni su un attacco nucleare russo o un'invasione di un Paese della Nato sul fianco orientale.

Proprio per bloccare sul nascere un'escalation verso tali scenari, è necessario riflettere seriamente su una soluzione del conflitto oltre che sul sostegno all'Ucraina, ha sottolineato Schröder.

12:46
12:46
«I Napoleoncini di oggi ricordino la caduta di Parigi»

I «Napoleoncini» che oggi minacciano di «inviare truppe in Oriente» non dovrebbero «dimenticare le lezioni della Storia», in particolare di quando le truppe russe entrarono a Parigi dopo avere sconfitto il vero Napoleone.

Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri di Mosca, Maria Zakharova, mentre si avvicina il 210/o anniversario della resa della capitale francese, il 31 marzo del 1814.

In genere, «agli attuali governanti occidentali» Zakharova consiglia di non dimenticare «come sono sempre finiti i loro predecessori che hanno avuto il desiderio di infliggere una 'sconfitta strategica' alla Russia».

La portavoce ha ricordato che dopo avere sconfitto nel 1812 l'esercito di invasione di Napoleone, «le truppe russe, dalle mura di Mosca bruciata, portando sulle loro bandiere la libertà per i Paesi e i popoli d'Europa dall'oppressione napoleonica, marciarono per migliaia di chilometri con pesanti combattimenti verso la capitale francese, che si arrese alla mercé dei vincitori il 31 marzo 1814».

In Russia la vittoria su Napoleone è ricordata come la Guerra Patriottica. Quella sul nazifascismo come la Grande Guerra Patriottica.

12:44
12:44
«La Russia aumenterà la retorica sulle minacce occidentali»

Secondo gli analisti americani dell'Isw, dopo l'attacco al Crocus City Hall, le autorità russe aumenteranno la loro retorica sulle probabili minacce occidentali e ucraine per ottenere un maggiore sostegno interno alla guerra in Ucraina.

Il Cremlino, afferma il think tank americano, spera probabilmente che la percezione del coinvolgimento ucraino e occidentale nell'attacco al Crocus aumenti il sostegno interno alla guerra in Ucraina e i funzionari russi potrebbero usare un'accezione più ampia di ciò che considerano terrorismo per continuare a dipingere gli ucraini come terroristi e l'Occidente come sponsor del terrorismo.

Inoltre, secondo l'Isw, il Cremlino potrebbe ancora accusare formalmente l'Ucraina di aver organizzato l'attacco al Crocus se ritiene che altri sforzi sulla narrazione non siano sufficienti per provocare la reazione desiderata nel Paese.

11:59
11:59
Cremlino: «Nell'UE punti di vista diversi, Macron il più radicale»

Nell'UE il presidente francese Emmanuel Macron ha assunto «le posizioni più radicali», promuovendo la discussione sull'invio di truppe occidentali in Ucraina, e Mosca sta «monitorando da vicino tutta questa retorica». Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dalla Tass.

In ambito europeo, ha aggiunto il portavoce, «vediamo punti di vista diversi con sfumature diverse».

11:54
11:54
Cremlino: «Continuano i contatti con gli USA per lo scambio di prigionieri»

I contatti tra Russia e Ucraina su uno scambio di prigionieri continuano ma devono essere mantenuti riservati per non compromettere i risultati. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dalla Tass.

11:47
11:47
«537 bambini uccisi dall'inizio della guerra»

Almeno 537 bambini sono stati uccisi in Ucraina dalle forze russe dall'inizio dell'invasione e oltre 1269 sono rimasti feriti: lo ha reso noto su Telegram l'ufficio della Procura del Paese, come riporta Ukrinform.

«Fino alla mattina del 28 marzo 2024, secondo i dati ufficiali dei procuratori minorili, 537 bambini sono stati uccisi e oltre 1269 hanno subito lesioni di varia gravità» in Ucraina dall'inizio della guerra, si legge nel messaggio.

La maggior parte dei bambini (524) sono stati uccisi o feriti nella regione di Donetsk, nell'est dell'Ucraina.

10:18
10:18
Scholz: «Gli 007 tedeschi non sapevano dei piani per l'attacco a Mosca»

L'intelligence tedesca non aveva informazioni sui preparativi per un attacco terroristico a Mosca, ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz in un'intervista al quotidiano Maerkische Allgemeine Zeitung citata anche dall'agenzia russa Tass.

«No, ma probabilmente i servizi speciali americani avevano delle piste», ha risposto Scholz quando gli è stato chiesto se gli 007 di Berlino fossero a conoscenza dei piani terroristici di cui gli americani avevano messo in guardia la Russia.

«Fa parte della politica del governo degli Stati Uniti avvisare gli altri paesi quando dispongono di tali dati. E hanno avvisato pubblicamente. È particolarmente deplorevole che sia avvenuto questo atroce attacco terroristico», ha detto il cancelliere tedesco.

09:53
09:53
Russi bombardano un villaggio vicino Kharkiv, morto un bimbo

I russi nella notte hanno colpito in un bombardamento il villaggio di Borova, nella regione di Kharkiv, nel Donbass, uccidendo almeno un bambino di 12 anni: lo riferisce su Facebook la procura generale di Kiev citata da Rbc-Ucraina e da altri media ucraini.

06:00
06:00
Il punto alle 6.00

La Russia non combatterà con la NATO: «questa è semplicemente una sciocchezza» ha detto il presidente russo Vladimir Putin durante un incontro coi piloti dell’aeronautica militare russa nella regione occidentale di Tver secondo quanto riporta Ria Novosti. Egli ha quindi sottolineato come le spese militari dell’Alleanza siano di molte volte superiori a quelle della Russia. «Nel 2022, gli Stati Uniti hanno speso 811 miliardi di dollari, e la Federazione Russa 72 miliardi. Combattere con la NATO a fronte di questo differenziale? Sono solo sciocchezze». Putin ha quindi sottolineato come, tuttavia, se l’Ucraina utilizzasse contro la Russia aerei da guerra F-16, questi ultimi verrebbero colpiti da Mosca anche se si trovassero in aeroporti della NATO. A riportare le affermazioni del presidente russo è l’agenzia di stampa Tass.

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha ribadito in un’intervista al quotidiano Markische Allgemeine Zeitung il suo rifiuto a fornire missili da crociera a lungo raggio Taurus a Kiev e di inviare truppe tedesche in Ucraina. «Come capo del Governo devo assumermi la responsabilità sulle questioni relative alla guerra, alla pace e alla sicurezza in Europa: questo vale anche per la questione dei Taurus. Fermo restando il sostegno risoluto all’Ucraina, per me è importante una cosa: faremo del nostro meglio per evitare un’escalation di questa guerra, cioè una guerra tra Russia e NATO. «Non invieremo i nostri soldati in Ucraina. E ogni lotto di armi che inviano, analizziamo attentamente cosa significa nel dato contesto».

Sul fronte bellico, invece, le Forze armate russe hanno lanciato sul territorio dell’Ucraina diversi sciami di droni Shaheed che hanno tentato di attaccare le infrastrutture energetiche. Lo riferisce la portavoce del Centro di coordinamento unito delle Forze di difesa dell’Ucraina meridionale, Natalia Humenyuk, nel corso di una diretta televisiva. Due donne sono inoltre rimaste ferite e diverse case sono state danneggiate dai detriti di droni kamikaze russi lanciati stanotte sulla città ucraina di Zaporizhzhia. Lo rendono noto le autorità locali, citate dai media di Kiev.