Guerra

Putin: «L'invio di armi a Kiev da parte dell'Occidente è un passo pericoloso»

Il presidente russo, rispondendo alle domande dei giornalisti internazionali, ha precisato che non ha intenzione di attaccare la NATO – Poi, però, ha aggiunto: «L'Occidente crede che la Russia non userà mai armi nucleari»
© KEYSTONE (Valentina Pevtsova, Sputnik, Kremlin Pool Photo via AP)
Red. Online
06.06.2024 08:01

La consegna di armi occidentali all'Ucraina è un «passo molto pericoloso». Lo ha detto, ieri, il presidente russo Vladimir Putin, rispondendo alle domande dei giornalisti internazionali – per la prima volta dall'insediamento per il suo quinto mandato come presidente della Federazione Russa – a margine del Forum economico internazionale di San Pietroburgo.  «Consegnare armi in una zona di guerra è sempre un male. Ancor di più se chi consegna le controlla anche», ha aggiunto. Gli Stati Uniti dovrebbero smettere di fornire armi all'Ucraina e «il conflitto finirà entro 2-3 mesi», ha aggiunto il numero uno del Cremlino spiegando di avere risposto a una lettera del presidente americano Joe Biden, definito un politico della vecchia scuola e «prevedibile», e di aver chiesto di fermare gli aiuti militari a Kiev.

Putin, ha pronosticato che «l'amministrazione americana costringerà la leadership ucraina ad autorizzare l'abbassamento dell'età di mobilitazione a 18 anni, e poi si libereranno di Zelensky. Secondo me ci vorrà un anno per farlo».

Alla domanda sulle perdite militari russe, Putin ha risposto che nessun Paese avrebbe rivelato tali informazioni durante le ostilità, ma ha affermato, senza fornire dettagli, che le perdite dell'Ucraina sono «cinque volte superiori» a quelle della Russia. Ha inoltre precisato che l'Ucraina ha più di 1.300 prigionieri militari russi, mentre più di 6.400 soldati ucraini sono detenuti in Russia.

L'avvertimento alla Germania

Rispondendo alle domande, Putin ha inoltre avvertito la Germania che l'uso delle sue armi da parte dell'Ucraina per colpire obiettivi all'interno della Russia segnerebbe un «passo pericoloso» e rovinerebbe le relazioni tra Berlino e Mosca. La Germania si è recentemente unita agli Stati Uniti nell'autorizzare l'Ucraina a colpire alcuni obiettivi sul territorio russo con le armi a lunga gittata che sta fornendo a Kiev.  «Ora se useranno i missili per colpire strutture sul territorio russo, questo rovinerà completamente le relazioni russo-tedesche», ha detto Putin.

Ribaltando il punto di vista, il presidente russo ha poi avvertito che la Russia potrebbe fornire armi a lungo raggio ad altri non meglio precisati Paesi per colpire obiettivi occidentali. «Stiamo riflettendo sul fatto che se qualcuno ritiene possibile fornire tali armi in una zona di guerra per colpire il nostro territorio e crearci problemi, allora perché non abbiamo il diritto di fornire le nostre armi della stessa classe a quelle regioni del mondo in cui verranno effettuati attacchi a strutture sensibili. La risposta potrebbe essere asimmetrica. Ci penseremo». Ha precisato poi che non è intenzione della Russia attaccare l'Alleanza Atlantica. È una cosa diversa: «Vi siete inventati che la Russia vuole attaccare la NATO. Siete diventati completamente pazzi? Guardate al nostro potenziale e a quello della NATO, non siamo scemi, la Russia non ha alcuna ambizione imperiale». Però, ha poi aggiunto: «L'Occidente crede che la Russia non userà mai armi nucleari, ma se la sua sovranità, la sua integrità verranno minacciate, la Russia potrebbe usare tutti i mezzi richiesti».

Su USA 2024

Il presidente russo ha affermato che non cambierà nulla in termini di relazioni tra Russia e Stati Uniti, indipendentemente dal fatto che Joe Biden o Donald Trump vincano le elezioni presidenziali americane di novembre. «Lavoreremo con qualsiasi presidente eletto dal popolo americano», ha detto ancora a margine del Forum economico internazionale di San Pietroburgo. «Lo dico con assoluta sincerità, non crediamo che dopo le elezioni cambierà qualcosa sul fronte russo nella politica americana», ha aggiunto. Putin ha anche detto che la condanna di Trump al processo per i pagamenti illeciti alla pornostar Stormy Daniels della scorsa settimana è stata il risultato di «un uso del sistema giudiziario come parte nella lotta politica interna. Nei suoi confronti c'è una persecuzione giudiziaria».

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