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Il Cremlino vuole una «zona cuscinetto» in Ucraina per proteggere il territorio russo – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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23:31
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Zelensky: «Essenziale che i negoziati con l'Ue inizino a giugno»
«Ci stiamo preparando per una riunione del Consiglio europeo e per importanti decisioni europee quest'anno» e in questo senso, «è fondamentale per noi in Ucraina e per l'intera Europa che i negoziati reali sull'adesione dell'Ucraina inizino senza indugio a giugno. Ciò invierà il giusto segnale politico che l'Europa è abbastanza forte da resistere alla pressione russa». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo discorso serale.
In merito all'incontro di oggi del Gruppo di contatto sull'Ucraina presso la base aerea statunitense di Ramstein, Zelensky ha parlato di una riunione «produttiva», sottolineando che «ci saranno nuovi pacchetti di difesa, inclusa la scarsa artiglieria. Nuovi Stati si uniscono all'iniziativa della Repubblica ceca per l'acquisto di munizioni» mentre «resta ovviamente invariata la priorità per la difesa aerea, la guerra elettronica e i droni».
20:09
20:09
Borrell: «Armi a Kiev col gettito degli asset russi»
Se ne parla da mesi, adesso è arrivato il momento di arrivare al dunque. A dare il ritmo è l'alto rappresentante dell'Ue per gli affari esteri e la politica di sicurezza Josep Borrell, anticipando l'essenza della sua proposta ai leader europei su come usare il gettito dei fondi russi congelati in Europa: il 90% andrà al Fondo europeo per la pace, per fornire «rapidamente» armi all'Ucraina, il 10% finirà al budget della Commissione, con l'idea di rafforzare l'industria bellica di Kiev.
Il piano finirà nelle mani dei 27 capi di Stato e di governo al Consiglio europeo e Borrell si aspetta che «venga approvato», per lanciare «un segnale» a Mosca e al mondo. Il tempo stringe. «La guerra - avverte Borrell - si deciderà quest'estate, perché la Russia presto prenderà l'iniziativa».
Insomma, se non ora quando? I tempi sincopati - 24 ore dalla presentazione ufficiale di una proposta, accompagnata anche dalla relativa regolamentazione di attuazione della Commissione, e la relativa adozione da parte dei leader - danno la misura dell'urgenza. «Al Consiglio affari esteri di ieri - ha sottolineato Borrell nel corso di un incontro con la stampa europea - c'erano ancora paesi che avevano remore sulla legalità: adesso basta, c'è la proposta sul tavolo, o sì o no».
L'accelerazione viene appunto dalle criticità riscontrate al fronte. Se non si fa di più e in fretta, c'è il rischio che i russi sfondino le linee e allora si entrerà in uno scenario nuovo. L'Ue sarebbe pronta a gestire l'ennesima crisi? Borrell non ne è sicuro. «Il mio compito è mantenere l'unità ma non è certo che questa unità, mostrata finora, resti viva anche in futuro», mette in guardia.
Quindi meglio usare i tre miliardi di euro (2,9 miliardi di franchi al cambio attuale) l'anno generati dai circa 200 miliardi di asset della Banca centrale russa bloccati sui fondi della società belga di servizi finanziari Euroclear per armare l'Ucraina piuttosto che destinarli a una fantomatica ricostruzione che, se Mosca vince, non avverrà mai.
Ecco, sull'accelerazione chiesta da Borrell fioccano già i primi dubbi. «Immagino che gli stati membri vorranno un po' più di 24 ore per studiare gli effetti di una legislazione alquanto dirompente», commenta un diplomatico europeo. Il vertice potrà quindi dare un'indicazione politica ma il sì vero e proprio arriverà dopo - quanto dopo è da capire.
Resta valido il tema di fondo: l'urgenza del momento. «La Francia è passata dal 'non dobbiamo umiliare la Russia' al 'qualsiasi cosa sia necessaria' per l'Ucraina: mi pare un cambiamento alquanto profondo», nota Borrell, precisando di non essere contrario alle iniziative dei singoli paesi (come l'operazione munizioni della Repubblica Ceca) purché si mantenga un minimo di coordinamento. «Certo, tra la posizione di (Emmanuel) Macron (il presidente francese) e quella di (Viktor) Orban (il premier ungherese) c'è il mondo in mezzo». E qui si torna al tema dell'unità. «Il senso di urgenza in Europa si ha solo quando il problema è davanti agli occhi, non prima», analizza ancora.
Al Consiglio europeo i 27 leader dovranno affrontare quindi delle scomode verità per cercare di trovare una quadra sul futuro, anche in vista delle difficoltà interne degli Usa. Perché è chiaro che l'Europa non avrà la capacità di compensare i 60 miliardi di dollari (53 miliardi di franchi al cambio attuale) di aiuti militari americani a meno che non vi sia «volontà politica» e «creatività finanziaria». Cioè gli eurobond.
A Ramstein-Miesenbach, in Germania, il capo del Pentagono Lloyd Austin ha presieduto la 20esima riunione del Gruppo di contatto per la difesa dell'Ucraina e ha promesso che gli Stati Uniti «non permetteranno» la sconfitta di Kiev.
Il Gruppo di contatto per la difesa dell'Ucraina (Ukraine Defense Contact Group, UDCG), noto anche come Ramstein group, è un'alleanza di 54 paesi (tutti i 31 stati membri della Nato e altri 23 stati che non fanno parte dell'alleanza) che sostiene la difesa dell'Ucraina inviando attrezzature militari.
Ogni giorno sul campo di battaglia conta. «Quando arriveranno gli F-16 (jet da combattimento)? Forniremo missili a lunga gittata?», si domanda Borrell. «Per ora la Germania si oppone ma chissà, Berlino ha detto no ad ogni passo, i (carri armati) Leopard, i (missili terra-aria) Patriot (...). A volte mi domandano cosa accadrà fra due anni, a me interessa di più concentrarmi sui prossimi mesi».
19:55
19:55
«Da Mosca false notizie e irresponsabili provocazioni»
Disinformazione e provocazioni: così il ministero della difesa francese ha liquidato le osservazioni del capo dei servizi segreti esteri russi Sergei Naryshkin secondo cui Parigi si preparerebbe a inviare 2000 soldati in Ucraina.
«La manovra orchestrata da Sergei Naryshkin, direttore dei servizi segreti esteri russi, illustra ancora una volta l'uso sistematico della disinformazione da parte della Russia», ha indicato il ministero francese sulla rete sociale X. «Consideriamo questo tipo di provocazione irresponsabile».
Questa mattina Naryshkin ha affermato che la Russia è a conoscenza del fatto che la Francia «sta preparando un contingente militare di 2000 uomini» da inviare in Ucraina, aggiungendo che se le truppe francesi arrivassero nel paese invaso, diventerebbero «un obiettivo prioritario legittimo per gli attacchi delle forze armate russe».
18:09
18:09
«Il lavoro della coalizione IT per l'Ucraina è iniziato bene»
«Il lavoro della coalizione IT per l'Ucraina, capeggiata dall'Estonia e dal Lussemburgo, è iniziato bene: già undici paesi hanno aderito, sono in corso negoziati per ulteriori adesioni e sono state avviate anche le prime gare di appalto». Lo ha comunicato il ministro della difesa estone, Hanno Pevkur, nel corso dell'odierno incontro del Gruppo di contatto per la difesa dell'Ucraina presso la base aerea statunitense di Ramstein-Miesenbach, in Germania.
«Insieme contribuiremo a portare la comunicazione e l'informatizzazione delle forze armate ucraine in linea con gli standard della Nato, perché il futuro dell'Ucraina è nella Nato», ha affermato Pevkur.
Oltre a Estonia e Lussemburgo, alla coalizione IT hanno finora aderito Belgio, Paesi Bassi, Islanda, Italia, Lituania, Lettonia, Danimarca, Ucraina e Regno Unito.
Il Gruppo di contatto per la difesa dell'Ucraina (Ukraine Defense Contact Group, UDCG), noto anche come Ramstein group, è un'alleanza di 54 Paesi (tutti i 31 stati membri della Nato e altri 23 stati che non fanno parte dell'alleanza) che sostiene la difesa dell'Ucraina inviando attrezzature militari.
17:52
17:52
Germania: altri 500 milioni in munizioni per l'Ucraina
La Germania sosterrà l'Ucraina nella sua guerra di difesa contro la Russia nel breve termine con ulteriori forniture di munizioni: saranno consegnati 10'000 proiettili d'artiglieria provenienti dalle scorte delle forze armate della Repubblica federale, ha dichiarato il ministro della difesa, Boris Pistorius, in occasione di una riunione del cosiddetto Gruppo di contatto per la difesa dell'Ucraina presso la base aerea statunitense di Ramstein, in Germania. Lo riferisce l'agenzia di stampa tedesca Dpa.
Il pacchetto ha un valore di circa 500 milioni di euro (circa 482 milioni di franchi al cambio attuale), il che significa che la Germania ha già fornito sette miliardi di euro in aiuti a Kiev solo quest'anno. Inoltre, nell'ambito del pacchetto, saranno consegnati 100 veicoli blindati per la fanteria e 100 veicoli da trasporto, ha annunciato Pistorius.
I 500 milioni di euro includono il denaro che la Germania sta dando per un'iniziativa ceca sulle munizioni, che finanzierà l'acquisto di 180.000 proiettili d'artiglieria.
Il Gruppo di contatto per la difesa dell'Ucraina (Ukraine Defense Contact Group, UDCG), noto anche come Ramstein group, è un'alleanza di 54 paesi (tutti i 31 stati membri della Nato e altri 23 stati che non fanno parte dell'alleanza) che sostiene la difesa dell'Ucraina inviando attrezzature militari.
14:42
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Zelensky: «Solo dall'inizio di marzo la Russia ha lanciato quasi 900 bombe guidate»
«Ogni giorno la Russia conduce una guerra terroristica contro il nostro popolo, le città e i villaggi dell'Ucraina. Solo dall'inizio di marzo, le truppe russe hanno lanciato sull'Ucraina 130 missili di diverso tipo, più di 320 Shahed e quasi 900 bombe guidate», ha scritto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, su Telegram.
«L'Ucraina ha dimostrato di poter abbattere efficacemente missili e droni dei terroristi russi. Queste azioni salvano migliaia di vite e permettono all'economia ucraina di funzionare. Ma abbiamo bisogno di maggiore protezione :»I Patriot dovrebbero proteggere vite umane, non prendere polvere nei depositi«.
14:41
14:41
Blinken: «Putin ha privato i russi di elezioni libere»
«ll Cremlino ha negato ai suoi cittadini un processo democratico trasparente e libero», ha detto il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, definendo le elezioni in Russia «antidemocratiche» poiché «si sono svolte in un contesto di intensa repressione delle voci indipendenti e di incarcerazione, morte o esilio di tutta la vera opposizione politica».
Vladimir Putin - ha proseguito - «sta privando i cittadini russi dell'accesso alle informazioni e alla partecipazione politica. Indipendentemente dall'esito predeterminato di queste elezioni, gli Stati Uniti continueranno a schierarsi con chi persegue un futuro migliore per la Russia».
14:40
14:40
Hamas si congratula con Putin: «La Russia è con i palestinesi»
Il leader di Hamas Ismail Haniyeh ha inviato un messaggio di congratulazioni al presidente russo Vladimir Putin per la sua rielezione. Lo ha fatto sapere Hamas sul suo canale Telegram.
Haniyeh ha lodato la «posizione russa a sostegno della causa palestinese alla luce della battaglia per la difesa del nostro popolo contro l'occupazione israeliana, uno dei più importanti bracci dell'egemonia Usa in Medio Oriente».
14:15
14:15
Mosca, missili a difesa delle infrastrutture energetiche
La Russia si prepara a installare sistemi missilistici a difesa dei propri impianti petroliferi e di gas. Un funzionario del ministero dell'energia russo, riporta il Guardian, ha rivelato questi piani alla luce dei continui attacchi ucraini contro impianti petroliferi russi negli ultimi mesi.
«Stiamo lavorando insieme, anche con i colleghi della Guardia nazionale russa, per proteggere i siti e installare, di conseguenza, sistemi (missilistici, ndr) come il Pantsir», ha detto oggi in una riunione del Parlamento Artyom Verkhov, direttore del dipartimento per lo sviluppo dell'industria del gas del ministero dell'energia.
Da gennaio l'Ucraina ha intensificato gli attacchi alle infrastrutture petrolifere russe, colpendo numerose grandi raffinerie di petrolio nel tentativo di paralizzare l'esercito russo e fermare l'avanzata del suo esercito.
13:27
13:27
L'Estonia espelle un diplomatico russo
Il ministero degli Esteri estone ha consegnato oggi all'incaricato d'affari dell'ambasciata della Federazione russa a Tallinn una nota di protesta con cui un diplomatico di stanza presso la sede diplomatica russa viene dichiarato persona non grata.
Secondo le informazioni di pubblico dominio, il diplomatico in questione è accusato di aver gestito «operazioni ibride coordinate dai servizi speciali russi, nei confronti dell'Estonia».
«Non tolleriamo né accettiamo ingerenze negli affari interni dell'Estonia e reagiremo rapidamente e concretamente qualora azioni - anche ibride - possano mettere a repentaglio la sicurezza della Repubblica d'Estonia», ha affermato il ministro degli Esteri estone, Margus Tsahkna. «L'odierna espulsione di un diplomatico russo dimostra che l'Estonia non consente alcuna attività straniera sul suo territorio».
13:26
13:26
«La regione di Sumy bombardata 274 volte in 24 ore»
L'amministrazione militare di Sumy, nell'Ucraina nord-orientale, ha reso noto che nell'ultima giornata l'esercito russo ha bombardato la regione per 274 volte, come riferisce Ukrinform. «Nelle ultime 24 ore i militari russi hanno bombardato il territorio della regione. In totale sono stati registrati 274 attacchi.
I colpi hanno danneggiato quattro case private, tre condomini e altri edifici», ha scritto in un comunicato l'amministrazione aggiungendo che la polizia ha aperto un procedimento penale per «Violazione delle leggi e degli usi di guerra».
A partire dal 18 marzo, 285 persone, tra cui 26 bambini, sono state evacuate dal villaggio di Velyka Pysarivka, nella regione di Sumy, a causa dell'intensificarsi dei bombardamenti russi.
13:10
13:10
«Gli attacchi ucraini contro le raffinerie russe hanno ridotto la capacità degli impianti di raffinazione di petrolio del Paese»
Gli attacchi ucraini contro le raffinerie russe hanno ridotto la capacità degli impianti di raffinazione di petrolio del Paese di circa 600'000-900'000 barili al giorno, ovvero tra il 10% e il 15% del totale.
Lo scrive Bloomberg, che cita l'amministratore delegato del Gunvor Group, Torbjörn Törnqvist, e la JPMorgan Chase.
Il Gunvor era un importante commerciante di petrolio russo prima dell'invasione dell'Ucraina, ma ha cessato l'attività poco dopo l'inizio della guerra.
La ridotta capacità di raffinazione «colpirà immediatamente le esportazioni di distillati. Quindi probabilmente ridurrà le esportazioni di un paio di centinaia di migliaia di barili», ha detto Tornqvist.
Secondo JPMorgan Chase, che stima in circa 900'000 barili al giorno la riduzione della capacità di raffinazione degli impianti russi, potrebbero essere necessarie «diverse settimane o addirittura mesi» per ripristinare la produzione.
Secondo alcuni analisti, gli attacchi ucraini potrebbero aggiungere circa 4 dollari al barile ai prezzi globali del petrolio.
13:02
13:02
La Russia evacua 9.000 bambini dalla regione di Belgorod
Le autorità della regione russa di Belgorod hanno deciso di evacuare circa 9'000 bambini verso altre regioni a causa dei continui bombardamenti dall'Ucraina.
Lo ha annunciato il governatore Vyacheslav Gladkov, citato dalla Tass, aggiungendo che solo nell'ultima settimana 16 persone sono state uccise negli attacchi e 98 ferite, di cui una ragazza che ha perso un braccio.
Gladkov ha precisato che oggi sono stati colpiti un ospedale e una scuola, senza che si registrassero morti o feriti.
12:58
12:58
Austin: «Washington non lascerà fallire l'Ucraina»
Il Segretario alla Difesa Usa Lloyd Austin ha promesso che gli Stati Uniti non lasceranno fallire l'Ucraina, anche se ulteriori aiuti rimangono bloccati al Congresso e le forze di Kiev devono affrontare una carenza di munizioni.
Gli Stati Uniti non lasceranno fallire l'Ucraina«, ha dichiarato Austin ai giornalisti all'apertura di una riunione nella Base di Remstein in Germania dei sostenitori internazionali dell'Ucraina.
12:51
12:51
La Moldavia espelle un diplomatico russo per le elezioni in Transnistria
Un membro dello staff dell'ambasciata russa in Moldavia è stato espulso dopo che Mosca ha tenuto le operazioni di voto per le presidenziali anche nel territorio secessionista moldavo filorusso della Transnistria.
Lo riferisce l'agenzia Tass citando il servizio stampa del ministero di Chişinău. In precedenza l'ambasciatore, Oleg Vasnetsov, era stato convocato al ministero degli Esteri per ricevere una protesta.
12:41
12:41
Manifestazione pro Ucraina al vertice dei leader UE
Mentre i leader dell'Unione Europea si riuniranno a Bruxelles per un vertice di due giorni, il 21 marzo, Promote Ukraine ONG terrà una manifestazione alle ore 10:00, sottolineando l'immediata necessità che i leader dell'Ue rispettino i loro impegni, in particolare per quanto riguarda la rapida fornitura di 1 milione di munizioni e di armi richieste per rafforzare le capacità di difesa dell'Ucraina.
«Il nostro messaggio ai leader dell'Ue è chiaro: delineate una strategia decisiva di sostegno militare europeo per aiutare l'Ucraina a vincere la guerra», dice Olena Kuzhym, co-leader di Promote Ukraine NGO.
«Apprezziamo l'impegno politico dimostrato finora, ma è giunto il momento di intensificare l'azione. L'attuale livello di sostegno non è sufficiente a prevenire future offensive russe e a recuperare i territori ucraini. Poiché il tempo non è dalla nostra parte e la Russia sta aumentando la sua produzione militare, abbiamo bisogno di un sostegno concreto legato ai risultati ottenuti sul campo di battaglia. L'Ucraina farà di tutto per difendere il proprio territorio e per impedire che i membri dell'Ue e della Nato subiscano attacchi più massicci da parte della Russia, ma non possiamo farcela da soli. Chiediamo un forte sostegno da parte dei nostri partner dell'Ue, perché questa è la nostra guerra comune».
09:01
09:01
Praga: l'Europa potrà produrre abbastanza munizioni per Kiev
«Nel prossimo futuro, le aziende europee saranno in grado di produrre la quantità necessaria di munizioni per ricostituire le scorte dei Paesi europei e per fornirle all'Ucraina»: lo ha affermato il presidente della Repubblica Ceca, Petr Pavel, in un'intervista a Radio Liberty.
La Repubblica Ceca sta cercando di fornire munizioni all'Ucraina «il più rapidamente possibile», ha aggiunto, sottolineando che «la produzione del numero richiesto di proiettili richiede tempo. Ciò richiede un aumento della nostra capacità produttiva. Ma l'Ucraina ha bisogno di munizioni adesso. Non possiamo aspettare le aziende europee, quindi stiamo cercando di trovare munizioni ovunque possibile».
Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha annunciato mercoledì scorso che i primi proiettili della Repubblica Ceca inizieranno ad arrivare «nel prossimo futuro. E poi, nel corso dell'anno, continueranno ad arrivare nuovi lotti».
08:22
08:22
«Putin getta le basi per una guerra prolungata»
Il presidente russo Vladimir Putin sta cercando di sfruttare i livelli record di affluenza alle urne e il sostegno alla sua candidatura presidenziale per creare le condizioni per una guerra prolungata in Ucraina: lo scrive l'Istituto per lo studio della guerra (Isw).
Putin ha affermato che non si aspettava risultati elettorali così elevati nell'Ucraina occupata (88,12%-95,23% secondo la Commissione elettorale russa), sottolineando che l'esito del voto dimostra la «gratitudine» della popolazione dei territori ucraini occupati «per la protezione russa», ricorda il centro studi statunitense. Pertanto, il leader russo ha dichiarato che Mosca farà di tutto per garantire la «protezione» dell'Ucraina occupata.
Putin, conclude il think tank, vuole probabilmente creare le condizioni che giustifichino un conflitto prolungato e un'occupazione a lungo termine dell'Ucraina con il pretesto di «proteggere» i civili che sono in pericolo solo a causa dell'invasione russa.
07:50
07:50
Il punto alle 07.30
Ieri sera il governatore della regione di Belgorod in Russia, Vyacheslav Gladkov, ha riferito di un bombardamento con droni nel distretto urbano di Graivoron da parte delle forze ucraine. «Il distretto urbano di Graivoron è stato bombardato dalle forze armate ucraine. Con nostro grande dolore, un civile è stato ucciso da un drone kamikaze nella città di Gorkovsky», ha scritto Gladkov su Telegram. Altre due persone sono rimaste ferite. Lo riporta Interfax.
Due droni d'attacco ucraini sono stati intercettati nella notte nelle province russe al confine con l'Ucraina: lo ha riferito il ministero della Difesa russo. «Un drone ucraino è stato distrutto nella provincia di Belgorod, e l'altro è stato intercettato nella provincia di Voronezh», ha precisato il ministero, che considera questi attacchi falliti come «terroristici».
«Niente di queste elezioni era imprevedibile, perché Putin ha chiuso lo spazio politico, ha imprigionato gli oppositori, alcuni sono morti tragicamente, non c'è stato niente di libero ed equo e il risultato era predeterminato». Così il Consigliere per la Sicurezza Nazionale, Jake Sullivan commenta il risultato elettorale in Russia, sottolineando che però «la realtà è che Putin è il presidente della Russia e dobbiamo fare i conti con questa realtà per quanto riguarda la guerra in Ucraina, le altre aggressione che sta conducendo la Russia e le altre azioni intraprese contrarie agli interessi nazionali USA». Vladimir Putin rieletto con l'87,28% dei voti. Lo riferisce l'agenzia britannica Reuters citando le agenzie russe.
»Il percorso degli abitanti del Donbass e della Novorossiya verso la loro patria, la Russia, è stato difficile e tragico, ma si sono uniti alla Federazione Russa e questo è un grande evento nella storia del Paese«. Lo ha affermato il leader del Cremlino, Vladimir Putin, parlando in occasione di un concerto sulla Piazza Rossa dedicato al decimo anniversario della riunificazione della Crimea e di Sebastopoli con la Federazione Russa. Lo riporta Ria Novosti.
Il Cremlino sostiene che l'unico modo per proteggere il territorio russo dagli attacchi ucraini è quello di creare una «zona cuscinetto» che metta le regioni russe al di fuori della portata del fuoco ucraino. In una telefonata con i giornalisti, il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha dichiarato: «Sullo sfondo degli attacchi dei droni (ucraini) e del bombardamento del nostro territorio devono essere prese misure per mettere in sicurezza questi territori. La sicurezza può essere garantita solo creando una sorta di zona cuscinetto, in modo che i mezzi che il nemico usa per colpirci siano fuori portata». Dopo aver ottenuto la rielezione, Putin ha dichiarato di non escludere la creazione di una tale zona cuscinetto. «Non escludo che, tenendo conto dei tragici eventi di oggi, saremo costretti a un certo punto, quando lo riterremo opportuno, a creare una certa 'zona sanitaria' nei territori oggi sotto il regime di Kiev», ha detto. Putin ha rifiutato di fornire ulteriori dettagli, ma ha detto che tale zona dovrebbe essere abbastanza grande da impedire alle armi di fabbricazione straniera di colpire il territorio russo.