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Il ministro degli Esteri brasiliano, Mauro Vieira, ha ammesso che la magistratura del suo Paese potrebbe ordinare l'arresto – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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19:00
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I russi all'offensiva anche a Zaporizhzhia
Le forze armate russe, che da mesi avanzano nella regione orientale ucraina di Donetsk, passano all'offensiva anche più a ovest, in quella di Zaporizhzhia. Qui il ministero della Difesa di Mosca ha annunciato l'occupazione del villaggio di Levadne, che lo scorso anno era stato liberato dalle truppe ucraine durante la limitata controffensiva d'estate.
Rimane confusa intanto la situazione nella regione russa di Kursk, dove le truppe ucraine, che dal 6 agosto sono penetrate oltre confine, cercano di mantenere le loro posizioni di fronte ai contrattacchi delle forze di Mosca. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha parlato di «feroci battaglie» in corso in particolare «nelle direzioni di Pokrovsky e Kurakhovsky», dove per il quinto giorno i soldati russi starebbero cercando di sfondare le difese degli ucraini, che «resistono e contrattaccano».
Sul piano diplomatico, invece, continuano ad arrivare segnali contraddittori dalla Germania. Alle insistenti voci su una presunta iniziativa di pace di Olaf Scholz aveva risposto venerdì la ministra degli Esteri Annalena Baerbock, secondo la quale il presidente russo Vladimir Putin rifiuta di ricevere una telefonata dal cancelliere tedesco. Una circostanza smentita poi dal portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, secondo il quale «Putin rimane aperto a contatti», anche se «nessuna proposta è stata fatta» dalla Germania in tal senso. Ora è il capo dei servizi d'intelligence tedeschi, Bruno Kahl, ad escludere ogni possibilità di compromesso con Mosca che porti a una fine negoziata del conflitto ucraino.
«Al più tardi alla fine di questo decennio la Russia potrebbe essere in grado di sferrare un attacco alla Nato», ha avvertito Kahl in una audizione parlamentare. E la Germania sarebbe tra i principali obiettivi, perché «il Cremlino vede la Repubblica federale tedesca come nemico». «Ci troviamo in uno scontro diretto con la Russia», ha insistito il capo degli 007 di Berlino, secondo il quale Putin «vuole creare un nuovo ordine mondiale».
Affermazioni «illogiche», gli ha risposto Peskov, secondo il quale «è completamente sbagliato affermare che le forze armate russe pongano una minaccia a chiunque». Per il portavoce di Putin è semmai la Russia ad essere minacciata a causa delle ripetute «ondate di espansione» verso i suoi confini da parte dell'Alleanza Atlantica negli ultimi 25 anni. E a riprova di questo, secondo Peskov, giungono le manovre delle forze nucleari della Nato in Olanda e Belgio avviate oggi, con la partecipazione di una sessantina di velivoli e di duemila militari di 13 Paesi. Manovre che in presenza di una «guerra calda» in Ucraina «non portano a nient'altro che a una ulteriore escalation della tensione», ha affermato il portavoce.
Sul terreno, le autorità ucraine hanno segnalato un nuovo attacco con armi balistiche a infrastrutture del porto di Odessa, sul Mar Nero, con un bilancio di un morto e otto feriti. Sull'altro fronte, il governatore della regione russa di Belgorod ha denunciato la morte di un uomo e il ferimento di altri due in bombardamenti ucraini nelle ultime 24 ore, oltre al decesso di una donna rimasta ferita sabato in un altro attacco. Mosca ha segnalato anche il ferimento di quattro civili nel bombardamento avvenuto ieri su un mercato nella città di Kremennaya, nella regione ucraina di Lugansk controllata dai russi.
15:04
15:04
«Cina e Russia a livello senza precedenti di fiducia»
Le relazioni tra Cina è Russia hanno raggiunto «un massimo storico», con un livello «senza precedenti di fiducia reciproca e profonda cooperazione pratica» fino a diventare «un modello per i rapporti tra grandi potenze».
Il ministro della Difesa cinese Dong Jun, incontrando a Pechino la controparte Andrei Belousov, ha ricordato che il 2024 segna i 75 anni dei rapporti diplomatici bilaterali e che «l'amicizia tra le due parti è stata messa alla prova e si è rafforzata nel tempo».
Sotto la guida del presidente Xi Jinping e del presidente Vladimir Putin, gli eserciti di entrambe le parti «dovrebbero seguire le direttive stabilite in modo da difendere con risolutezza gli interessi comuni di entrambe le nazioni e salvaguardare congiuntamente la stabilità strategica globale», ha riferito una nota del ministero della Difesa cinese.
Le parti dovrebbero inoltre «approfondire il coordinamento strategico, migliorare la qualità e l'efficacia della loro cooperazione e promuovere lo sviluppo continuo delle relazioni militari bilaterali».
Belousov, nello stesso resoconto, ha affermato che la cooperazione militare tra Russia e Cina è un fattore importante per il mantenimento della pace e della stabilità globale e regionale, e Mosca è disposta a collaborare con Pechino per attuare «con fermezza l'importante consenso raggiunto dai leader dei due Paesi, continuare a portare avanti una cooperazione stretta ed efficiente, migliorare il livello e la qualità della cooperazione, rispondere congiuntamente alle sfide alla sicurezza e promuovere le relazioni tra i due eserciti a un nuovo livello».
13:04
13:04
«Putin rischia l'arresto al G20 di Rio»
Il ministro degli Esteri brasiliano, Mauro Vieira, ha ammesso che la magistratura del suo Paese potrebbe ordinare l'arresto di Vladimir Putin, se il presidente russo verrà a Rio de Janeiro a novembre per il G20. Pur sottolineando che esiste una «tradizione» di immunità per i capi di Stato, il membro del governo del presidente progressista, Luiz Inacio Lula da Silva, non ha escluso la possibilità, con tutti gli effetti diplomatici che ne deriverebbero.
«Non posso limitare un giudice, né immaginare o indovinare cosa farà. Potrebbero succedere tante altre cose», ha detto Vieira durante un'intervista a Cnn Brasil, sottolineano che il capo del Cremlino verrà in Brasile «se vorrà o potrà».
Putin ha un mandato d'arresto emesso contro di lui l'anno scorso dalla Corte penale internazionale, che obbliga i suoi 124 Paesi membri ad arrestarlo e trasferirlo sotto processo all'Aia. Il Brasile ha firmato e ratificato lo Statuto di Roma, che ha creato il tribunale internazionale.
Il leader russo è accusato di aver deportato illegalmente bambini ucraini in Russia, durante la guerra iniziata nel 2022, il che costituisce un crimine di guerra.
11:47
11:47
«Conquistato un villaggio nella regione di Zaporizhzhia»
Le forze armate russe hanno conquistato un villaggio nella regione ucraina di Zaporizhzhia, quello di Levadne. Lo afferma il ministero della Difesa di Mosca. Il villaggio era stato conquistato dalle truppe ucraine durante il tentativo di controffensiva dello scorso anno.
07:46
07:46
«143 bambini evacuati dalle comunità di confine del Sumy»
Almeno 535 persone, tra cui 143 bambini, sono state evacuate dalle comunità di confine della regione di Sumy, nell'Ucraina nord-orientale, negli ultimi sette giorni: lo ha reso noto su Facebook l'Amministrazione militare regionale, come riporta Ukrinform.
«L'evacuazione di 17 comunità territoriali della regione di Sumy da 189 insediamenti continua. Solo nell'ultima settimana sono state evacuate 535 persone dalle comunità di confine, tra cui 143 bambini», si legge in un comunicato.
Dall'inizio del conflitto un totale di 36.804 persone, tra cui 6.469 bambini, sono state evacuate da 34 insediamenti all'interno e all'esterno della zona di cinque chilometri dal confine di Stato dell'Ucraina con la Russia.
06:39
06:39
«Aumentano le esecuzioni di prigionieri di guerra ucraini»
I comandanti russi stanno probabilmente condonando, incoraggiando o ordinando direttamente l'esecuzione di prigionieri di guerra ucraini: lo scrive l'Istituto per lo studio della guerra (Isw), che riporta l'esecuzione, giovedì scorso, di nove soldati dell'esercito di Kiev catturati nella regione russa di Kursk.
Il centro studi statunitense parla di un «aumento a livello di teatro» di queste uccisioni da parte delle forze russe. Il difensore civico ucraino per i diritti umani, Dmytro Lubinets, ha condannato ieri le esecuzioni definendole una grave violazione della Convenzione di Ginevra sul trattamento dei prigionieri di guerra ed ha reso noto di aver inviato lettere alle Nazioni Unite e al Comitato internazionale della Croce Rossa riguardo il caso. Ieri, inoltre, la Procura ucraina ha annunciato di aver avviato un'indagine sulle nove esecuzioni avvenute nel Kursk.
06:38
06:38
Il punto alle 6.00
La Russia ha dichiarato nella giornata di ieri di aver catturato un altro villaggio dell'Ucraina orientale mentre si avvicina all'importante città di Pokrovsk, dove le sue forze stanno avanzando da settimane. Il ministero della Difesa di Mosca ha affermato che le sue forze hanno ora preso Mykhailivka, alle porte della città di Selydove, e a sud di Pokrovsk. Selydove è stata gravemente danneggiata da mesi di bombardamenti e ha visto la maggior parte della sua popolazione fuggire. La Russia ha cercato di catturare Pokrovsk, una città mineraria dove vivevano circa 60'000 persone prima che Mosca lanciasse la sua offensiva.
Un blogger militare legato alle forze aeree russe ha affermato che un aereo da caccia di Mosca è stato abbattuto dalle difese ucraine: lo riporta il settimanale statunitense Newsweek, che cita anche un altro blogger militare filo-russo, secondo il quale un Sukhoi Su-34 è stato abbattuto da un F-16 fornito dall'Occidente. Nessuna delle due notizie è stata confermata e Newsweek ha contattato i ministeri della Difesa russo e ucraino per un commento sulle affermazioni non verificate. Il canale Telegram Fighterbomber ha pubblicato un messaggio che sembrava un tributo a un caccia Su-34 perduto. Accanto a un'immagine del cacciabombardiere supersonico a medio raggio, che è un pilastro dell'aviazione russa nel conflitto in corso, si legge: «La terra è il cielo, fratelli». Newsweek aggiunge che il canale Telegram filo-russo Vdv per l'Onestà e la Giustizia ha condiviso il post con ulteriori dettagli. «Urgente!!! Il nostro Su-34 è stato abbattuto. L'equipaggio è stato ucciso», si legge nel messaggio. Secondo questo canale, inoltre, l'aereo «è stato apparentemente abbattuto da un F-16, che si trovava sopra il territorio controllato dal nemico» ed è stato colpito durante un lancio di bombe plananti «a circa 50 km dalla linea del fronte».
L'Istituto per lo studio della guerra (ISW) ha ripreso sul suo sito le notizie dell'abbattimento di un caccia Su-34 di Mosca da parte di un F-16 ucraino circolate sui canali Telegram di alcuni blogger militari filo-russi e commenta che, se fossero confermate, si tratterebbe del «primo abbattimento ucraino di un aereo con equipaggio russo con un aereo da caccia F-16 fornito dall'Occidente». Il Centro studi statunitense ha sottolineato di non poter verificare l'affermazione secondo cui un F-16 ucraino era coinvolto nella perdita segnalata del Su-34 russo.