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Putin sull'annessione: «Il popolo ha fatto la sua scelta»

Razzo colpisce un convoglio umanitario a Zaporizhzhia - Sono quasi sessantamila i soldati russi uccisi in guerra - Droni kamikaze russi su Odessa e Mykolaiv – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Putin sull'annessione: «Il popolo ha fatto la sua scelta»
Red. Online
30.09.2022 06:53
21:40
21:40
Russia blocca risoluzione ONU su annessioni, Cina astenuta

La risoluzione al consiglio di sicurezza ONU contro i referendum «farsa» russi e l'annessione di territori ucraini è stata bocciata per il veto di Mosca, mentre la Cina si è astenuta insieme a Brasile, India e Gabon. Dieci i voti a favore della mozione, presentata da USA e Albania.

21:15
21:15
ONU, al voto mozione contro annessione di Mosca

Il consiglio di sicurezza dell'ONU si è riunito per discutere e votare una risoluzione, presentata da USA e Albania, che chiede agli Stati membri di non riconoscere l'annessione russa dei territori ucraini e obbliga Mosca a ritirare le truppe. Un testo che non ha possibilità di essere adottato a causa del diritto di veto di Mosca. Probabile che la Cina si astenga.

20:39
20:39
Sale a 30 il numero di morti nell'attacco a Zaporizhzhia

È salito a 30 il numero dei morti dell'attacco, avvenuto stamattina, contro un convoglio umanitario colpito da missili russi. Lo afferma la polizia ucraina, citata dall'Ukrainska Pravda.

Le persone ferite sono 88. Tra i morti ci sono due bambini: una ragazzina di 11 anni e un ragazzo di 14 anni. Ferita anche una bambina di 3 anni.

18:26
18:26
«Supportiamo Kiev, ma sull'ingresso nella NATO serve l'unanimità»

«L'ingresso di un Paese nella NATO deve essere decisa dagli alleati all'unanimità. Al momento siamo concentrati nel dare sostegno pratico a Kiev per difendersi dall'invasione decisa di Mosca». Lo ha detto il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg.

«L'Ucraina ha il diritto di recuperare i territori occupati dalla Russia. Se accettassimo l'annessione della Russia e le minacce nucleari, allora cederemmo a un ricatto nucleare mentre Kiev ha il diritto di difendersi come dice la carta delle Nazioni Unite. La retorica nucleare di Putin è pericolosa. La NATO è vigile, monitora cosa fanno le forze militari della Russia», ha detto Stoltenberg.

Anche il G7, in un comunicato, riportato dal sito del ministero degli Esteri tedesco, ribadisce «l condanna dell'irresponsabile retorica nucleare della Russia. Non ci distrarrà né ci dissuaderà dal sostenere l'Ucraina, finché sarà necessario». Nella dichiarazione è anche scritto che «gli sforzi del Presidente Putin» per incorporare le regioni ucraine costituiscono «un nuovo punto basso della palese violazione del diritto».

18:21
18:21
La procura chiede di bandire ong contro mobilitazione

La procura di San Pietroburgo ha chiesto di riconoscere come «organizzazione estremista» il movimento Vesna e vietarne l'attività in Russia. Vesna ha organizzato i raduni della scorsa settimana svoltisi in tutta la Russia contro la mobilitazione ordinata dal presidente Vladimir Putin.

Dopo le proteste, la polizia russa ha perquisito le abitazioni di diversi attivisti. A riferire la notizia è Novaya Gazeta Europa che cita il sito internet dell'ente e precisa che le autorità hanno deciso pure di sospendere già l'attività del movimento finché un tribunale non esaminerà la richiesta.

In Russia le autorità stanno inasprendo la censura e la repressione del dissenso, e una nuova legge «bavaglio» prevede fino a 15 anni di reclusione per la diffusione di informazioni sull'esercito che dovessero essere ritenute «false» dalle autorità, vietando di fatto di criticare la cosiddetta operazione militare speciale in Ucraina.

17:39
17:39
Nuove sanzioni e blocco esportazioni contro Russia

Il governo britannico ha annunciato nuove sanzioni contro la Russia di Vladimir Putin dopo l'annessione delle regioni ucraine. È quanto si legge in un comunicato del Foreign Office, secondo cui Mosca perderà l'accesso ai principali servizi occidentali da cui dipende e verrà introdotto il divieto di esportazione per quasi 700 beni che sono cruciali per le capacità industriali e tecnologiche russe. Viene inoltre sanzionata Elvira Nabiullina, la governatrice della Banca Centrale della Federazione Russa.

I servizi che saranno inaccessibili per Mosca riguardano i settori più diversi, dall'informatica, all'architettura e all'ingegneria fino alla consulenza legale transazionale per determinate attività commerciali. Mentre Nabiullina è stata presa di mira in quanto «determinante nel guidare l'economia russa attraverso la guerra illegale del regime di Mosca contro l'Ucraina e nell'estendere il rublo nei territori ucraini che sono temporaneamente controllati dalla Russia».

Nel comunicato si legge che il ministro degli Esteri James Cleverly ha convocato l'ambasciatore russo Andrey Kelin «per protestare con la massima fermezza contro l'annessione illegale del territorio sovrano ucraino». «Il regime russo deve essere ritenuto responsabile di questa aberrante violazione del diritto internazionale. Ecco perché stiamo lavorando con i nostri partner internazionali per aumentare la pressione economica attraverso nuovi divieti mirati sui servizi», ha affermato il titolare del Foreign Office. Le sanzioni di Londra arrivano insieme a quelle annunciate da Washington.

17:12
17:12
Biden accusa Mosca di «annessione fraudolenta»

«Gli Stati Uniti condannano il tentativo fraudolento della Russia di annettere il territorio sovrano dell'Ucraina». Lo ha detto il presidente americano Joe Biden assicurando che Washington continuerà a sostenere Kiev «con le armi e la diplomazia».

«Queste azioni non hanno legittimità», ha proseguito Biden condannando l'annessione da parte della Russia di territori ucraini. Gli Usa hanno pure deciso una nuova raffica di sanzioni contro la Russia: nel mirino decine di società del settore tecnologico e della difesa, centinaia di deputati, oltre 900 dirigenti e i vertici della banca centrale russa.

«Gli Stati Uniti onoreranno sempre i confini dell'Ucraina riconosciuti a livello internazionale. Continueremo a sostenere gli sforzi di Kiev per riprendere il controllo del suo territorio a livello militare e diplomatico, anche attraverso il nuovo pacchetto di aiuti per la sicurezza da 1,1 miliardi di dollari annunciati questa settimana», ha sottolineato il presidente americano.

16:44
16:44
Putin dichiara guerra all'Occidente e al mondo moderno

«Le parole di Putin sono molto più importanti dell'unità con i quattro nuovi soggetti: è una netta dichiarazione di guerra all'Occidente e al mondo moderno in generale. È un manifesto della Tradizione. Non riesco a immaginare la profondità delle conseguenze. È così che il Davide dell'Antico Testamento lanciò la fiondata contro il gigante Golia. E' stato un discorso escatologico, religioso». Lo ha scritto su Telegram il filosofo neoimperiale russo Alexander Dugin.

16:37
16:37
«Non negoziamo con Mosca finché Putin è presidente»

L'Ucraina non negozierà con la Russia finché Vladimir Putin ne sarà il presidente. Lo ha detto il leader ucraino Volodymyr Zelensky in un video su Telegram, replicando alle dichiarazioni capo del Cremlino durante la cerimonia di annessione di quattro regioni ucraine.

15:13
15:13
I leader Ue condannano il referendum

«Respingiamo fermamente e condanniamo inequivocabilmente l'annessione illegale da parte della Russia delle regioni ucraine di Donetsk, Luhansk, Zaporizhzhia e Kherson. Minando deliberatamente l'ordine internazionale basato sulle regole e violando palesemente i diritti fondamentali dell'Ucraina all'indipendenza, alla sovranità e all'integrità territoriale, principi fondamentali sanciti dalla Carta delle Nazioni Unite e dal diritto internazionale, la Russia sta mettendo a rischio la sicurezza globale». Lo dichiarano i 27 membri del Consiglio Europeo.

«L'Ucraina sta esercitando il suo legittimo diritto di difendersi dall'aggressione russa per riacquistare il pieno controllo del suo territorio e ha il diritto di liberare i territori occupati all'interno dei suoi confini internazionalmente riconosciuti. Le minacce nucleari del Cremlino, la mobilitazione militare e la strategia di cercare di presentare falsamente il territorio ucraino come quello russo, sostenendo che la guerra potrebbe ora svolgersi sul territorio russo, non scuoteranno la nostra determinazione», aggiungono i leader dei 27 Paesi Ue riuniti nel Consiglio Europeo.

14:50
14:50
UE ai russi: i visti non basteranno più

L'Ue oggi emette nuove linee guida agli Stati membri in cui precisa che per i cittadini russi non sarà più sufficiente essere in possesso di un visto Schengen per essere ammessi all'interno dell'Ue. Le guardie di frontiera dovranno fare «controlli di sicurezza aggiuntivi».

I visti Schengen per i russi potranno poi essere emessi solo fino a 90 giorni e comunque si raccomanda di svolgere controlli di sicurezza aggiuntivi.

14:41
14:41
«Le regioni ucraine annesse sono nostre per sempre»

«Voglio che mi sentano a Kiev, che mi sentano in Occidente: le persone che vivono nel Lugansk, nel Donetsk, a Kherson e Zaporizhzhia diventano nostri cittadini per sempre». Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, aprendo la cerimonia di firma dei trattati di annessione a Mosca delle quattro regioni ucraine.

«Difenderemo la nostra terra con tutti i mezzi a nostra disposizione», ha aggiunto a proposito delle quattro regioni ucraine che oggi vengono annesse alla Russia. «L'Unione Sovietica è passata e non tornerà. Ma i russi che vivono al di fuori dei confini della Russia possono tornare alla loro patria storica».

14:29
14:29
Putin: «Il popolo ha fatto la sua scelta»

«Il popolo ha fatto la sua scelta, una scelta netta». Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, aprendo la cerimonia di firma dei trattati di annessione a Mosca delle regioni ucraine di Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhzhia.

14:22
14:22
Putin arrivato alla firma dell'annessione

Il Presidente russo Vladimir Putin è arrivato a Mosca alla cerimonia di firma per l'annessione formale di altre quattro aree dell'Ucraina, lo riporta il Guardian.

Putin presiederà la cerimonia di firma con i capi delle quattro regioni insediati al Cremlino, dove firmerà la legge di annessione di quattro regioni ucraine: Kherson, Zaporizhzhia, Donetsk e Luhansk.

Nell'ultima settimana, la Russia ha tenuto dei falsi referendum in queste quattro aree parzialmente occupate dell'Ucraina per rivendicare un mandato per le sue rivendicazioni territoriali.

Ciò avviene dopo che, giovedì, il Cremlino ha annunciato che Putin ha riconosciuto Kherson e Zaporizhzhia come territori indipendenti. Si tratta di un passo intermedio necessario prima di poter procedere con i piani per dichiarare unilateralmente, venerdì, che sono parte della Russia.

A febbraio, Putin ha riconosciuto l'indipendenza delle repubbliche autoproclamate di Donetsk e Luhansk.

12:05
12:05
Leader separatisti oggi alla firma dell'annessione

I trattati di annessione alla Russia delle regioni ucraine di Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhzhia, dopo i quali «diventeranno parte integrante del territorio russo», verranno firmati oggi al Cremlino, alla presenza dei leader separatisti di questi territori. Lo ha confermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dalla Tass.

12:02
12:02
170 tonnellate di aiuti nella regione di Kharkiv

L'Unicef ha consegnato 170 tonnellate di aiuti umanitari per supportare i bisogni urgenti di oltre 1,5 milioni di persone nella regione di Kharkiv, comprese le aree nuovamente accessibili.

La consegna - spiega una nota - comprende kit sanitari d'emergenza, attrezzature chirurgiche, medicinali, pannolini e kit ostetrici, parte di un pacchetto completo di materiali sanitari e igienici che viene consegnato alle aree nuovamente accessibili della regione di Kharkiv.

Questi aiuti umanitari, pari a un valore di 630.000 dollari Usa, sono possibili - afferma l'Unicef - grazie al sostegno dell'Ufficio per l'Assistenza Umanitaria dell'Usaid, del Governo della Corea e di contributi di partner pubblici e privati e si aggiungono ai kit igienici, l'acqua potabile e i biscotti ad alto valore energetico distribuiti negli ultimi 10 giorni a oltre 25.000 persone che vivono nei distretti di Chuhuiv, Izium e Kupiansk.

12:00
12:00
«Libereremo il Donetsk»

«L'intero territorio della Repubblica Popolare di Donetsk verrà liberato entro i confini del 2014». Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, nel giorno della firma dei trattati sull'annessione alla Russia delle quattro regioni ucraine di Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhzhia.

Il Cremlino ha anche precisato che la Russia considererà gli attacchi ai suoi nuovi territori come un atto di aggressione nei suoi confronti.

«Coloro che parlano di un'escalation nucleare» in Ucraina «agiscono in modo irresponsabile», ha detto Peskov, affermando che Mosca è quindi «contraria a parlare della questione».

11:23
11:23
Stop ai collegamenti con le zone occupate

Gli spostamenti «verso il territorio temporaneamente occupato attraverso Zaporizhzhia» sono stati sospesi a tempo indeterminato dopo l'attacco missilistico russo di stamani contro un convoglio di civili, che ha provocato almeno 25 vittime e 62 feriti. Lo ha annunciato il governatore di Lugansk, Serhiy Gaidai .

11:21
11:21
La Gran Bretagna non riconoscerà le annessioni

Il Regno Unito «non accetterà mai» l'annessione da parte di Mosca delle quattro regioni ucraine in seguito ai referendum tenuti nei giorni scorsi. Lo ha detto la premier britannica Liz Truss accusando il presidente russo Valdimir Putin di usare la «forza bruta» per «modificare i confini internazionali».

«Vladimir Putin ha ancora una volta agito in violazione del diritto internazionale con evidente disprezzo per la vita del popolo ucraino che afferma di rappresentare», si legge nella nota diffusa da Downing Street.

E ancora: «Il Regno Unito non ignorerà mai la volontà sovrana di quelle persone e non accetteremo mai che le regioni di Donetsk, Luhansk, Kherson e Zaporizhzhia siano qualcosa di diverso dal territorio ucraino». In conclusione la premier Truss afferma: «Faremo in modo che Putin perda questa guerra illegale».

11:16
11:16
Nuvola di metano sopra Norvegia e Svezia

Dopo la fuga di gas dai gasdotti Nord Stream 1 e 2, il livello di metano su Svezia e Norvegia è a livelli record, riferiscono i media svedesi e norvegesi, che parlano di 'grande nuvola'. Il 96% del gas nel Nord Stream 1 e 2 era metano.

Secondo i calcoli di Stephen Matthew Platt, scienziato del clima presso l'istituto norvegese di ricerca sull'aria Nilu, si tratta di circa 40.000 tonnellate di metano rilasciate dal sospetto sabotaggio: «Le emissioni corrispondono al doppio delle emissioni annuali di metano dell'industria petrolifera e del gas in Norvegia. Sono livelli record, mai visto niente di simile prima in Norvegia e Svezia».

L'ultima indicazione degli esperti è che il gas si sta muovendo verso nord e potrebbe arrivare sopra le isole Svalbard in un paio di giorni. Platt sottolinea tuttavia che l'elevata concentrazione di metano non rappresenta un grave pericolo per le persone: «Non è pericoloso per l'uomo. Non è un gas infiammabile in queste quantità. È l'effetto climatico di cui invece stiamo parlando», chiarisce.

11:01
11:01
Attacco al convoglio umanitario: 25 morti

Questa mattina le truppe russe hanno colpito con dei razzi un convoglio umanitario civile in uscita da Zaporizhzhia, 25 persone sono morte e almeno altre 28 sono rimaste ferite.

Lo ha riferito il capo dell'amministazione regionale militare Oleksandr Starukh, citato da Espreso Tv.

Il sindaco di Melitopol Ivan Fedorov ha aggiunto che le persone lasciano Zaporizhzhia per i territori occupati ogni giorno per consegnare medicine, sostenere i parenti e tornare indietro.

Video pubblicati sui social mostrano una scena con morti e feriti sulla strada, il convoglio è stato colpito più di una dozzina di volte.

10:48
10:48
Raid russi in 10 regioni ucraine

Tra la scorsa notte e questa mattina, le forse russe hanno compiuto massicci bombardamenti in dieci regioni dell'Ucraina, compreso l'attacco missilistico a Zaporizhzhia che ha provocato almeno 23 vittime civili. Lo riferisce Ukrinform, raccogliendo le informazioni diffuse dalle amministrazioni regionali. Tra le altre oblasti colpite ci sono Chernihiv, Sumy, Odessa e Dnipropetrovsk.

10:25
10:25
«Ecco le prove del sabotaggio di Nord Stream»

La Russia ha materiale che indica il coinvolgimento dell'Occidente nel sabotaggio degli oleodotti Nord Stream. Lo ha dichiarato il capo del servizio di intelligence estero di Mosca, citato dalla Tass.

«Abbiamo già alcuni materiali che indicano la pista occidentale nell'organizzazione e nell'attuazione dell'attacco terroristico» ai gasdotti Nord Stream 1 e Nord Stream 2, ha dichiarato il capo dell'Svr, Sergey Naryshkin. «A mio parere, l'Occidente sta facendo di tutto per nascondere i veri responsabili e organizzatori di questo attacco terroristico», ha aggiunto.

09:50
09:50
«Il convoglio umanitario è stato attaccato dall'Ucraina»

Il filorusso Volodymyr Rogov, membro del consiglio principale dell'amministrazione militare-civile della regione di Zaporizhzhia occupata dai russi, ha attribuito all'esercito ucraino la responsabilità dei missili su un convoglio umanitario con dozzine di auto civili che hanno provocato decine di morti e feriti.

Rogov ha affidato la sua dichiarazione all'agenzia di stampa statale russa Ria Novosti, sostenendo che «le autorità ucraine vogliono intimidire la popolazione nel territorio che controllano per impedire il deflusso di persone verso quella parte della regione che presto diventerà un soggetto della Federazione Russa».

07:53
07:53
Razzo colpisce un convoglio umanitario

Questa mattina le truppe russe hanno colpito con dei razzi un convoglio umanitario civile in uscita da Zaporizhzhia, 23 persone sono morte e altre 28 sono rimaste ferite.

Lo ha riferito il capo dell'amministazione regionale militare Oleksandr Starukh, citato da Espreso Tv.

Il sindaco di Melitopol IvanFedorov ha aggiunto che le persone lasciano Zaporizhzhia per i territori occupati ogni giorno per consegnare medicine, sostenere i parenti e tornare indietro.

Video pubblicati sui social mostrano una scena con morti e feriti sulla strada, il convoglio è stato colpito più di una dozzina di volte.

07:33
07:33
Oligarca russo incriminato per aver violato le sanzioni

L'oligarca russo Oleg Deripaska, patron del gigante dell'alluminio Rusal, è stato incriminato per aver violato sanzioni economiche imposte dagli Stati Uniti. Lo riferiscono fonti informate alla Cnn.

L'accusa per Deripaska è di aver violato l'International Emergency Economic Powers Act. L'oligarca, riferiscono le fonti, al momento non è in custodia della polizia. Il re dell'alluminio era stato sanzionato anche dall'Unione europea.

Le sanzioni Usa che Deripaska è accusato di aver violato risalgono al 2018 in risposta all'interferenza della Russia nelle elezioni americane del 2016. All'inizio di quest'anno, l'oligarca russo aveva perso una causa per revocarle.

«Mentre lavorava per il governo e il settore energetico russo, Deripaska ha cercato di aggirare le sanzioni statunitensi attraverso bugie e inganni per incassare e beneficiare dello stile di vita americano», ha affermato il viceprocuratore generale Lisa Monaco in un comunicato. Con il re dell'alluminio sono state incriminate tre donne: la sua fidanzata Ekaterina Olegovna Voronina, Natalia Bardakova e Olga Shriki. Shriki, cittadina americana residente in New Jersey, è stata arrestata ieri.

07:21
07:21
Putin riconosce l'indipendenza di Kherson e Zaporizhzhia

Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato i decreti con cui riconosce «l'indipendenza» delle regioni ucraine di Zaporizhzhia e Kherson.

Lo riporta la Tass. Mosca aveva già riconosciuto come indipendenti da Kiev le altre due regioni ucraine, Donetsk e Lugansk, alla vigilia dell'invasione dell'Ucraina a febbraio.

Con una cerimonia al Cremlino, Putin firmerà domani l'annessione unilaterale delle quattro regioni dopo i referendum farsa imposti dalla Russia, ritenuti illegali dalla comunità internazionale.

07:06
07:06
L'ONU vota contro il referendum

Il Consiglio di sicurezza dell'Onu voterà oggi una risoluzione di condanna dei «referendum» di annessione di diverse regioni ucraine da parte della Russia, testo che non ha possibilità di essere adottato a causa del diritto di veto di Mosca.

L'incontro si svolgerà alle 15.00 (le 20.00 in Svizzera), prima di un'altra discussione programmata sulle perdite scoperte sui gasdotti Nord Stream nel Mar Baltico. Lo ha reso noto la presidenza francese del Consiglio.

Durante una prima riunione Onu su questi «referendum» denunciati come «parodie» dall'Occidente, gli Stati Uniti avevano annunciato martedì che avrebbero messo sul tavolo con l'Albania una risoluzione del genere. Per «condannare i falsi referendum, invitare gli stati membri a non riconoscere alcuno status modificato dell'Ucraina e costringere la Russia a ritirare le sue truppe dall'Ucraina», ha dichiarato l'ambasciatrice americana Linda Thomas-Greenfield. E se la Russia usa il suo veto «per proteggersi, allora ci rivolgeremo all'Assemblea generale per inviare un messaggio inequivocabile a Mosca», ha aggiunto.

Se il veto russo non è in dubbio, sarà soprattutto la posizione della Cina, talvolta accusata dagli occidentali di essere troppo conciliante con la Russia, che sarà esaminata con attenzione. Pechino, ufficialmente neutrale, ha ribadito questa settimana il suo appello al rispetto dell'integrità territoriale «di tutti i Paesi». Anche la posizione dell'India sarà attentamente monitorata. I due Paesi asiatici si erano astenuti a febbraio, il giorno dopo l'invasione russa, quando Mosca aveva posto il veto in Consiglio a una risoluzione che denunciava la sua «aggressione» all'Ucraina.

06:57
06:57
Il punto alle 06.00

58.500: questo il numero di soldati russi morti in Ucraina. A fornire la cifra sul suo canale Telegram è stato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Egli ha quindi messo in guardia le truppe di Mosca sul fatto che il Cremlino fornisce loro delle cifre sbagliate.

Intanto il vice capo dell’ufficio presidenziale di Kiev, Kyrylo Tymoshenko, ha riferito sul suo canale Telegram che droni kamikaze russi hanno attaccato Odessa e Mykolaiv. Tre droni sarebbero poi stati abbattuti dalla difesa aerea ucraina.

Per quanto riguarda i referendum nelle autoproclamate repubbliche di Donestk e Luhank e nelle regioni di Kherson e Zaporizhzhia, la missione permanente della Russia alle Nazioni Unite ha criticato le dichiarazioni che in merito ha rilasciato il Segretario Generale dell’organizzazione António Guterres.