Il caso

Quando la coltivazione della canapa è così «vicina» (o no)

Faido, deposito e vendita al dettaglio: niente più distanza di 300 metri dai luoghi sensibili – Sarà il Municipio ad esprimersi caso per caso – Intanto, dopo la cannabis medica a Chironico, in arrivo un altro progetto
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Alan Del Don
26.03.2025 06:00

Un progetto già concretizzato. Ed un altro appena giunto sulla scrivania dell’Ufficio tecnico, attraverso una domanda di costruzione che è in fase di valutazione da parte dei competenti funzionari comunali. A Faido la coltivazione della cannabis per scopi medici è finita al centro dell’attenzione del Municipio la prima volta nel 2017. E ci è tornata negli scorsi giorni, quando l’Esecutivo ha approvato l’ordinanza (rivista) concernente anche il deposito e la vendita al dettaglio dei prodotti della canapa. «Finora non ci sono mai stati problemi. Abbiamo dovuto aggiornare il testo (che verrà messo in pubblicazione dal 31 marzo al 13 maggio; n.d.r.) per quanto riguarda la distanza, alla luce della morfologia particolare del nostro territorio. È quindi solo una questione prettamente tecnica relativa al concetto di ‘prossimità’», afferma il sindaco Corrado Nastasi, da noi interpellato.

Dove, come e perché

La prima ordinanza è entrata in vigore a fine 2017. All’articolo 4, quello concernente i «Divieti», si specificava che «la coltivazione della canapa, lo stoccaggio e la vendita al dettaglio dei suoi prodotti sono vietati in negozi o punti vendita ambulanti, nelle vicinanze di luoghi o strutture sensibili», mettendo come distanza «nel raggio di 300 metri». Ora quest’ultimo aspetto è stato tolto, specificando però chiaramente che la vendita non è autorizzata «in prossimità», ad esempio, di scuole e luoghi di culto e per la pratica dello sport nonché alle fermate dei mezzi pubblici. «L’adempimento del presupposto di prossimità è valutato caso per caso dal Municipio», chiarisce il nuovo articolo 5, non presente nell’ordinanza di otto anni fa. Nella Legge cantonale sulla coltivazione della canapa e sulla vendita al dettaglio dei suoi prodotti - alla base dell’ordinanza in vigore in alcuni Comuni ticinesi - il divieto vale «in prossimità di scuole e di edifici destinati ai giovani, quali ad esempio foyer, centri sportivi o ricreativi, oratori».

Nelle serre nella frazione

Tutto era partito nell’estate 2017, quando era stata inoltrata una domanda di costruzione per la coltivazione di cannabis medica in serre di tipo tunnel a Chironico, frazione di Faido. Non avendo effetti psicoattivi, la canapa terapeutica è infatti legale in Svizzera. Si distingue dalla «normale» marijuana per il tenore di THC inferiore all’1% e per un alto contenuto di cannabidiolo. L’iniziativa imprenditoriale di un giovane giardiniere leventinese è effettivamente andata in porto. E finora tutto è filato liscio, come ci ha confermato pure il sindaco Corrado Nastasi.

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