Quando la donna diventa una preda

BELLINZONA - Se sei donna ed esci di casa – succintamente vestita o bardata come se abitassi al Polo sud non importa – capita di ricevere «attenzioni particolari». Nel caso in cui queste prendano la forma di occhiate o sorrisi ammiccanti, possono anche far piacere. Quando invece si tratta di fischi, apprezzamenti pesanti, insulti, avances sessuali o pedinamenti, è tutt'altra storia. A dominare è il senso di disagio, disgusto, talvolta di paura. E non bisogna pensare che le molestie di strada siano un problema che non ci riguarda. Sono diffuse pure in Svizzera. Qualche giorno fa, solo a titolo di esempio, il tribunale di Zurigo ha condannato un 62.enne per molestie sessuali poiché si era masturbato davanti a una passeggera sul treno (lo riporta il «20 Minuten»). A suo carico una multa di 1.000 franchi. Mentre la città di Losanna ha di recente pubblicato un'indagine da cui emergeva che il 63% delle donne interpellate è stato molestato nello spazio pubblico almeno una volta nei precedenti 12 mesi. La proporzione saliva al 72% per le ragazze tra i 16 e i 25 anni. Ci siamo chiesti com'è la situazione in Ticino. «Il numero di denunce non è significativo rispetto alla realtà del fenomeno», afferma la polizia cantonale, ricordandoci che solo certi tipi di comportamento sono perseguibili, vedi art. 198 del Codice penale (molestie sessuali): «Chiunque causa scandalo compiendo un atto sessuale in presenza di una persona che non se lo aspettava, chiunque, mediante vie di fatto o, impudentemente, mediante parole, molesta sessualmente una persona, è punito, a querela di parte, con la multa».
Tutti i dettagli a pagina 2-3 del Corriere di oggi.