Quando la targa scolorita costa cara

Si rischiano non pochi grattacapi se il rosso dello stemma ticinese sbiadisce - L'odissea di un luganese raggiunto da un decreto d'accusa nei Grigioni
Giovanni Mariconda
25.03.2016 05:00

LUGANO - «Tutto è successo il 13 dicembre durante una scampagnata con la famiglia a Saint Moritz. Nel rientrare al parcheggio ho notato un paio di agenti intorno alla mia auto. Il posteggio era stato pagato ed il veicolo era in ordine, quindi con tutta serenità mi sono avvicinato per caricare il bimbo e tornare in Ticino. Mai avrei immaginato quello che sarebbe accaduto di lì a poco». Comincia così la storia dai contorni surreali che ha visto per protagonista un impiegato 36.enne di Lugano. «Non appena arrivato a portata di voce – ci racconta – con fare deciso i poliziotti mi hanno chiesto se l'auto era mia, passando subito all'intimazione seguente: "Ci dia patente, libretto e licenza di condurre".

Non capivo cosa stesse succedendo. Nemmeno il tempo di mettere il bimbo sul seggiolino che mi hanno domandato: "È tutto a posto con l'auto?". Alla mia risposta affermativa, hanno indicato la targa. Sono vent'anni che la utilizzo e la parte rossa del simbolino del Ticino è andata scolorendosi. "Lo sa che sembra quella del canton Lucerna alla rovescia?". Ho spiegato loro che a causa dell'usura il rosso è andato sbiadendosi, ma che nessuno mi ha mai detto nulla». Quale la reazione dei rappresentanti delle forze dell'ordine? «Ci segua in centrale».

«In centrale a Silvaplana, con modi bruschi mi hanno fatto capire che credevano avessi manipolato la targa. Quasi fossi un criminale, mi hanno invitato a decidere se desideravo un avvocato d'ufficio, spiegando che avrebbero verbalizzato ogni cosa e che il procuratore pubblico avrebbe deciso se potevo tornare in Ticino. Sono quindi stato sottoposto ad un interrogatorio in cui ho nuovamente ripercorso l'accaduto. È anche partita una rogatoria intercantonale all'indirizzo della Sezione della circolazione di Camorino».

E quindi? «Sempre più costernato per la piega presa dai fatti – racconta il 36.enne –, ho telefonato a un conoscente a Camorino. Mi ha riferito che per una serie di targhe era stato riscontrato in passato un difetto di fabbricazione e che era notorio il fatto che potesse scolorirsi la parte rossa dello stemma ticinese».

E ora, quale sarà la punizione? Una multa di 150 franchi o una pena detentiva sostitutiva di un giorno in caso di mancato pagamento. Importo a cui si aggiungono 387 franchi per tasse e spese procedurali (per un totale di 537 franchi).