Quanti sono i fact-checker nel mondo?
Questa settimana a Oslo, in Norvegia, si tiene la nona edizione del Global Fact, evento che riunisce i fact-checker e i debunker di tutto il mondo. Il Global Fact è organizzato dall’International fact-checking network (Ifcn) ed è l’evento più importante per chi si occupa della verifica delle notizie.
Un’occasione per scoprire più da vicino la comunità dei fact-checker globale, che è cresciuta molto negli ultimi anni e conta ormai centinaia di progetti diversi in tutto il mondo.
Fact-checker e debunker…
Secondo il censimento curato dal Duke Reporters’ Lab, un progetto dell’università Duke in North Carolina (Stati Uniti), oggi nel mondo sono attivi più di 375 progetti di fact-checking. Molti di loro sono membri dell’International fact-checking network (Ifcn). Questa è un’organizzazione nata nel 2015 ed è oggi uno dei principali punti di riferimento per i progetti di fact-checking di tutto il mondo. Si occupa principalmente di coordinarne, promuoverne e finanzarne le attività.
L’Ifcn ha un Codice dei principi, un documento che sintetizza degli impegni che ogni fact-checker promette di rispettare. I punti principali sono l’imparzialità, la trasparenza delle fonti, della metodologia e dei finanziamenti, e l’impegno ad ammettere e correggere in modo chiaro gli errori fatti, quando necessario. I progetti che sottoscrivono il Codice dei principi si sottopongono alla valutazione di esperti indipendenti che controllano il rispetto dei requisiti.
…nel mondo
I dati raccolti dal Duke Reporters’ Lab dimostrano quanto le redazioni di fact-checking e debunking siano diffuse nel mondo, anche in Paesi tra loro molto diversi (e geograficamente distanti).
Negli Stati Uniti, dove il fact-checking è nato, i progetti sono numerosi. Alcuni di questi fanno parte di famose testate, come nel caso della sezione di fact-checking del Washington Post. Non mancano poi progetti di fact-checking attivi in Sud America, come Agência Lupa o il gruppo di fact-checker argentini di Chequeado.
Il network europeo di fact-checker ha visto una discreta crescita negli anni (dal 2020 ne fa parte anche Facta News), con redazioni nei principali Stati. Alcuni di questi, come ad esempio Afp Fact-check dell’agenzia di stampa internazionale Afp, coprono diverse aree geografiche, anche al di fuori dell’Europa.
Fact-checking e debunking sono poi molto diffusi anche in Africa con redazioni, ad esempio, in Ghana, Sudafrica, Gambia o in Nigeria. Anche in Asia ci sono numerose redazioni di fact-checking: ad esempio a Taiwan, a Hong Kong, in Corea del Sud, in Mongolia, in Pakistan, in Nepal e anche in Azerbaijan. In India le organizzazioni di fact-checking firmatarie del Codice dei principi dell’Ifcn sono 13.
Lo stato di salute del fact-checking
Stando a quanto riportato dall’ultimo report sullo «stato di salute» del fact-checking pubblicato dall’Ifcn, tra il 2018 e il 2021 è cambiata la natura dei diversi progetti, almeno stando a come si identificano i fact-checker stessi. È stata registrata una diminuzione delle organizzazioni no profit e una crescita delle organizzazioni a scopo di lucro.
La maggior parte dei fact-checker lavora soprattutto online, ma in alcuni casi sono nate anche collaborazioni televisive, radiofoniche o con testate cartacee. Le redazioni sono meno numerose delle tradizionali redazioni giornalistiche, ma hanno registrato negli ultimi anni un aumento degli impiegati a tempo pieno.
Global Fact: dove, come e quando
Insieme all’International Fact-Checking Day, giornata mondiale del fact-checking introdotta da pochi anni e che si celebra il 2 aprile, l’altro appuntamento importante per fact-checker e debunker è il Global Fact, evento internazionale che riunisce gli esperti del settore per discutere sul futuro del giornalismo.
La nona edizione del Global Fact si terrà ad Oslo, in Norvegia, presso la Oslo Metropolitan University dal 22 al 25 giugno. Le precedenti edizioni, fatta eccezione per i due anni di pandemia quando i fact-checker si sono dati appuntamento online, si sono tenute in diverse città. Le prime due edizioni, nel 2014 e nel 2015, sono state organizzate a Londra. Nel 2016 l’evento si è tenuto a Buenos Aires (Argentina), nel 2017 a Madrid, nel 2018 a Roma e nel 2019 a Cape Town (Sudafrica).
Programma e ospiti
Il Global Fact 9 tratterà diversi temi, tutti vicini alla vita quotidiana dei progetti e, più in generale, presenterà nuovi metodi e strumenti utili per portare avanti la lotta alla disinformazione.
Si discuterà, ad esempio, delle scelte editoriali delle redazioni e delle strategie per aumentare la fiducia della comunità dei lettori verso il fact-checking. Ma si parlerà anche di economia e di come investire per garantire uno sviluppo delle redazioni sul lungo periodo.
Saranno disponibili sessioni di tutoraggio da parte di esperti del settore per aiutare le redazioni di fact-checking a migliorare le proprie capacità di gestione del personale, di raccolta fondi, di partnership o lavoro di squadra; ci saranno anche degli incontri dedicati alla media literacy per studiare nuove strategie di educazione digitale.
Non mancheranno ospiti di rilievo come Bill Adair, giornalista, fondatore dell’organizzazione di fact-checking PolitiFact, co-fondatore dell’Ifcn e direttore del Duke Reporters’ Lab; Joan Donovan, studiosa della disinformazione, specializzata in manipolazione dei media ed estremismo online. Donovan è anche responsabile di TaSC, progetto che mira a comprendere quale ruolo ha la manipolazione dei media nella gestione dell’opinione pubblica e della democrazia. Ci sarà anche Craig Silverman, tra i principali esperti di contrasto alla disinformazione, soprattutto per quanto riguarda l’utilizzo di strumenti e tecniche all’avanguardia.
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