Quegli eventi che entrano nella leggenda

Nessun programma ufficiale del Festival ne parla, eppure tutti ne conoscono l'esistenza grazie a quei racconti attorno al fuoco che spaventano i bambini e illuminano gli occhi agli adulti. Sto parlando dei ritrovi più o meno spontanei che affollano il panorama locarnese, eventi così leggendari che basta citare luogo e anno per rievocare una selva di ricordi e sensazioni. Non so se quelli di quest'anno entreranno nella storia del Festival, ma voglio comunque contribuire e fornire una traccia, un reperto di questa 68. edizione. Fornisco delle rapide pennellate, sicuro che vi saranno sufficienti a comporre un quadro pressoché completo degli avvenimenti.

1) la festa della televisione. A detta di tutti, quella più cantonal-popolare di tutto il Festival con tutta una serie di volti del piccolo schermo. Dicono che quest'anno il momento più atteso sia stato quello con il Cane Peo, salito sul palco per sciabolare una serie di bottiglie di champagne e innaffiare la folla adorante.

2) la festa dello champagne. A proposito di bollicine, non si può ignorare il famoso marchio che annualmente organizza uno dei party più attesi dalle comitive pardate. Il luogo prescelto è quasi sempre affacciato sul lago e quest'anno cronache non confermate parlano di atmosfere anni Venti, in stile Grande Gatsby. E sul drink più richiesto al bancone del bar... Vabbè, che ve lo dico a fare.

3) la festa dei Pardi di domani. Il picco è probabilmente stato registrato l'anno scorso, quando l'allora presidente della giuria Rutger Hauer è arrivato a bordo di un'Harley-Davidson, ha irretito i presenti con il monologo di Blade Runner e tagliato con la katana la frutta per preparare la boule, in stile Furia cieca. Poi è arrivato il tramonto e si è trasformato in un lupo, vabbé. I saggi narrano pure che a quel punto a Locarno sia apparsa Michelle Pfeiffer, ma non ci metterei la mano sul fuoco. Le voci sono voci, le leggende sono leggende.