Quel rincaro che spacca la politica
C’è spaccatura in seno al Legislativo di Bellinzona sulla mozione inoltrata dall’Unità di sinistra che chiede di riconoscere il rincaro anche ai docenti delle scuole comunali ed al personale della Polizia, qualora il Cantone non intendesse procedere in tal senso. La Commissione della Legislazione ha partorito due rapporti. Quello di maggioranza è stato firmato dai consiglieri del PLR, de Il Centro e dell’alleanza Lega-UDC; mentre la relazione di minoranza è stata sottoscritta dai socialisti, dal gruppo Verdi-FA-Indipendenti e da Avanti con Ticino&Lavoro-Più Donne-Il Noce.
Da una parte, dunque, c’è il fronte di centro-destra, dall’altro quello progressista. Se tutti dovessero votare compatti, ossia secondo le indicazioni di partito, la richiesta di modificare il Regolamento organico dei dipendenti (ROD) dovrebbe essere respinta, come auspica peraltro l’Esecutivo. Ma, lo sappiamo, nel plenum cittadino le sorprese sono sempre dietro l’angolo.
La proposta sotto la lente
«In caso di mancato adeguamento al rincaro da parte del Cantone della propria scala salariale, il Municipio può proporre al Consiglio comunale il riconoscimento ai collaboratori comunali sottoposti o collegati a detta scala un’indennità supplementare totalmente o parzialmente compensativa», recita l’aggiunta all’articolo 52 del ROD ventilata dall’Unità di sinistra.
Si tratta, come detto, dei docenti e del personale uniformato del Corpo della PolCom, personale che sottostà alla Legge sull’ordinamento degli impiegati dello Stato e dei docenti. «L’Autorità comunale non ha di principio alcuna voce in capitolo», esordisce l’Esecutivo nelle osservazioni preliminari alla mozione inoltrata a fine dicembre 2023 (da notare che sullo stesso tema ne sono pendenti altre due).
Il «purtroppo» dell’Esecutivo
Autorità che pertanto, puntualizza il consesso guidato dal sindaco Mario Branda, non può «purtroppo» riconoscere né un rincaro né un’indennità completiva diversi da quelli stabiliti dal Consiglio di Stato: «Se ciò avvenisse contrasterebbe con l’obiettivo comune di garantire la parità di trattamento su tutto il territorio cantonale di queste categorie professionali e con la volontà condivisa di uniformazione, in particolare relativamente ai salari dei corpi di polizia comunali. Appare pertanto inopportuno anche solo prevedere la possibilità come qui proposto nel ROD».
«Accordi da rispettare»
Dello stesso avviso è la maggioranza della Legislazione, relatore Dila Zanetti (PLR), che pur vedendo di buono occhio la proposta rileva tuttavia che è «fondamentale rispettare le normative e gli accordi assunti». Nel senso che occorre avere riguardo della parità di trattamento, ovunque in Ticino, per quanto concerne i docenti ed il personale di polizia. Dando via libera alla mozione si genererebbe una «concorrenza indesiderata» tra i vari Comuni. Si auspica pertanto il pollice verso del Legislativo, annotano i commissari, «rifiutando di introdurre strumenti compensatori volti ad aggirare accordi pregressi e di garanzia di uniformità cantonale».
«Si faccia come a Lugano»
Naturalmente di tutt’altro parere la minoranza commissionale (il rapporto ha quale relatore Kevin Simao Ograbek, Verdi-FA-Indipendenti): «La mozione è stata presentata con lo scopo di preservare meglio il potere d’acquisto e creare uniformità nell’organico, andando a proporre una procedura analoga a quanto già in vigore per le categorie professionali sottoposte alla scala salariale comunale». Secondo i mozionanti, insomma, è proprio accogliendo la loro richiesta che si assicurerebbe la parità di trattamento.
E citano, come esempio, il Regolamento del Corpo di Polizia di Lugano che ammette delle riserve migliorative qualora il Cantone non dovesse concedere integralmente il rincaro agli agenti uniformati. «Approvando questa mozione il Municipio dovrà dunque successivamente valutare e apportare eventuali ulteriori modifiche alle disposizioni comunali», come fatto dalla Città sul Ceresio, «riservandosi dunque la facoltà di applicare eventuali misure straordinarie per i propri dipendenti», si specifica nel rapporto.