USA-Russia

Quelle conversazioni segrete tra Elon Musk e Vladimir Putin

Dall'iniziale sostegno all'Ucraina alle critiche agli aiuti USA e il supporto a Trump: il fondatore di Tesla avrebbe contatti regolari con il presidente russo dal 2022
©Matt Rourke
Red. Online
25.10.2024 11:45

(Aggiornato) Elon Musk, dalla fine del 2022, avrebbe contatti regolari con il presidente russo Vladimir Putin. I colloqui, confermati al Wall Street Journal da numerosi attuali ed ex funzionari statunitensi, europei e russi, toccherebbero svariati argomenti, tra cui questioni di affari e tensioni geopolitiche. Putin avrebbe pure chiesto al miliardario di non attivare il suo servizio Internet satellitare Starlink su Taiwan per fare un favore al leader cinese Xi Jinping.

Musk è diventato un grande sostenitore della campagna elettorale di Donald Trump e potrebbe persino arrivare a ricoprire un ruolo nell’amministrazione se l’ex presidente USA dovesse vincere contro Kamala Harris. Secondo il WSJ, il dialogo tra Musk e il presidente russo potrebbe portare a un riavvicinamento con Putin e rafforzare la promessa del tycoon di raggiungere un accordo sulla fine delle ostilità in Ucraina. Tuttavia, i contatti tra il patron di Tesla e lo «zar» sollevano anche parecchie preoccupazioni per la sicurezza nazionale statunitense, visto che Putin è considerato uno dei principali avversari degli Stati Uniti e Musk ha accesso a informazioni classificate.

Il fondatore di Tesla ha infatti profondi legami commerciali con le agenzie militari e di intelligence statunitensi, e può avere accesso ai programmi spaziali più sensibili d'America. SpaceX, che gestisce il servizio Starlink, ha vinto un contratto classificato da 1,8 miliardi di dollari nel 2021 ed è il principale fornitore di razzi del Pentagono e della NASA.

La conoscenza dei contatti tra Musk e il Cremlino sembra essere un segreto ben custodito dal governo USA, sottolinea il WSJ. Si tratta infatti di un argomento molto delicato, dato il crescente coinvolgimento del miliardario nella campagna di Trump e le imminenti elezioni presidenziali statunitensi. Il governo sarebbe titubante sul da farsi perché gli USA sono fortemente dipendenti dalle tecnologie di SpaceX. Al momento, comunque, non sarebbe stato lanciato nessun allarme su possibili violazioni della sicurezza da parte di Musk.

Le presunte conversazioni tra il miliardario, Putin e alcuni funzionari del Cremlino evidenzierebbero ancora una volta l’inclinazione di Musk ad andare oltre gli affari e per entrare in questioni geopolitiche: ha più volte incontrato e parlato di affari con l’argentino Javier Milei, così come con l'ex presidente brasiliano Jair Bolsonaro.

Ma Putin, evidenzia il WSJ, è tutta un’altra storia: il leader russo, definito dal presidente USA un «assassino», è infatti accusato di aver creato un sistema autoritario che supervisiona elezioni fraudolente e assassinii di oppositori politici. Con le chiavi di uno degli arsenali nucleari più potenti del mondo e crescenti ambizioni territoriali in Europa, Putin è diventato il principale nemico degli Stati Uniti.

Nel 2022 il Dipartimento del Tesoro ha inserito il presidente russo nella sua blacklist per aver invaso l'Ucraina, mettendolo sullo stesso piano del leader nordcoreano Kim Jong-Un, del presidente siriano Bashar al-Assad e del bielorusso Alexander Lukashenko.

Con lo scoppio della guerra in Ucraina, Musk ha inizialmente rilasciato forti dichiarazioni pubbliche a sostegno di Kiev, donando pure migliaia di terminali Starlink per fornire accesso gratuito a Internet a vaste zone del Paese distrutte dagli attacchi russi. Poi le cose sono cambiate.

Improvvisamente gli operatori militari ucraini non sono più riusciti a usare i terminali per guidare i droni marini verso una base navale russa in Crimea. L'Ucraina ha cercato di convincere Musk a riattivare il servizio nella zona, ma ciò non è mai avvenuto. Di fatto, la compagnia spaziale ha esteso le restrizioni all'uso di Starlink nelle operazioni offensive dell'Ucraina. Lo stesso Musk ha spiegato di aver fatto questa scelta perché Starlink deve essere destinato esclusivamente a usi civili, sostenendo che un attacco ucraino alla Crimea avrebbe potuto innescare una guerra nucleare. Nonostante le sue dichiarazioni, anche le truppe russe hanno iniziato a usare terminali Starlink importati da Paesi terzi, indebolendo così uno dei pochi vantaggi che l'Ucraina aveva sul campo di battaglia. Musk ha comunque fatto sapere che nessun terminale è stato venduto direttamente o indirettamente alla Russia e che non funzionerebbero all'interno del Paese di Putin.

Dal 2022, Musk avrebbe iniziato a tenere conversazioni regolari con «russi di alto livello», perché all’epoca c’erano pressioni da parte del Cremlino sulle attività del miliardario e «minacce implicite contro di lui». Fonti di intelligence hanno dichiarato al WSJ che Musk e Putin hanno continuato ad avere contatti da allora. Oggi il fondatore di Tesla critica apertamente e con forza gli aiuti militari statunitensi all'Ucraina e si è impegnato nella campagna elettorale di Trump.

Il miliardario è stato pure accusato di essere un apologista di Putin. Lui ha definito «assurde» tali critiche, affermando che le sue società «hanno fatto più di chiunque altro per indebolire la Russia».

Il Cremlino smentisce

Quest'oggi, dopo la pubblicazione dell'articolo del WSJ, il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha parlato di «notizia totalmente falsa». Secondo Peskov, l'unico contatto tra Musk e Putin sarebbe avvenuto «prima del 2022» con una telefonata in cui i due hanno parlato di «tecnologie visionarie, soluzioni per il futuro e indirizzi dello sviluppo tecnologico».