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Ancora morti nella Striscia di Gaza – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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22:47
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Bomba esplode al passaggio di un convoglio israeliano, due soldati morti
Due soldati israeliani sono morti nella Striscia di Gaza a causa di un bomba piazzata da Hamas sul ciglio della strada. Lo riferisce Times of Israle e Al Jazeera che citano l'esercito. I due, il sergente maggiore Mordechai Yosef Ben Shoam, 34 anni, dell'8119. Battaglione della Brigata Gerusalemme, di Geva Binyamin e il maggiore Yotam Itzhak Peled, si trovavano a bordo di un convoglio per rifornire di attrezzature le truppe nel quartiere meridionale di Zeitoun, a Gaza City, quando durante il tragitto nel corridoio di Netzarim è esplosa una bomba.
I militanti di Hamas hanno anche aperto il fuoco contro le truppe del convoglio, prima di fuggire, secondo una prima indagine dell'Idf e una dichiarazione di Hamas.
22:18
22:18
Gaza: primo caso di polio, nuovo allarme sanitario
Dalla Striscia di Gaza di Gaza sotto le bombe arriva l'SOS poliomielite, con il primo caso rilevato in 25 anni. Lo ha diramato il ministero della salute palestinese, ben un mese e mezzo dopo il ritrovamento, il 23 giugno scorso, del poliovirus tipo 2 in campioni delle acque fognarie o stagnanti con le quali convivono i quasi due milioni di palestinesi sfollati all'interno dell'enclave.
La diagnosi è stata confermata da un laboratorio in Giordania e riguarda per ora un bambino di soli 10 mesi, nato quindi a guerra già iniziata e non vaccinato.
Una nuova crisi sanitaria che ha spinto l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) e il Fondo delle Nazioni Unite per l'infanzia (UNICEF) a chiedere due tregue umanitarie di sette giorni l'una nei combattimenti per consentire di vaccinare contro la polio oltre 640'000 bambini.
La malattia, che è altamente contagiosa e colpisce di preferenza adolescenti e soprattutto bambini, porta sintomi come febbre alta, mal di testa, rigidità muscolare e vomito, può causare nei casi gravi deformità o la paralisi muscolare irreversibile degli arti e nel 10% dei casi gravi porta alla morte per paralisi delle vie respiratorie.
Per il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres «prevenire e contenere la diffusione della poliomielite richiederà uno sforzo massiccio, coordinato e urgente», e per questo ha fatto «appello a tutte le parti in causa perché assicurino subito e in modo concreto che garantiranno una pausa umanitaria per la campagna» vaccinale contro il poliovirus tipo 2 (cVDPV2), pianificata dall'ONU con inizio a fine agosto.
Ma la polio è solo l'ultimo flagello a colpire la popolazione di Gaza, dove secondo un recente rapporto dell'Agenzia delle Nazioni Unite per i profughi palestinesi (UNRWA) solo 12 dei 16 ospedali, in parte funzionanti, sono accessibili a causa dei pericoli bellici e delle barriere fisiche, comprese le strade distrutte, mentre è in funzione un centinaio di punti medici.
Secondo stime dell'organizzazione non governativa per la sicurezza alimentare Fews Net, a luglio sono stati portati nella Striscia di Gaza fra le 79'000 e le 86'000 tonnellate di aiuti alimentari, un incremento rispetto alle 47-61'000 di giugno, ma con una più elevata prevalenza di alimenti commerciali su quelli umanitari, col risultato che meno famiglie hanno potuto permettersi di acquistarli.
Quanto all'approvvigionamento idrico, l'enclave palestinese conta soprattutto su pozzi e impianti di desalinizzazione: infrastrutture che, come denuncia Oxfam, sono in gran parte distrutte. Il risultato è che l'acqua disponibile è scesa del 94% dall'inizio della guerra, fino a meno di 5 litri a testa giornalieri, a fronte dei 15 litri raccomandati dalle Nazioni Unite.
Come risultato, prima che facesse capolino la poliomielite, nella Striscia di Gaza si sono già registrati almeno 40'000 casi di epatite A (quella di tipo alimentare, dalla quale si guarisce se le condizioni migliorano) a fronte di soli 85 casi totali fra ottobre 2022 e luglio 2023, secondo stime dell'ONU. Per non parlare delle infezioni respiratorie acute, con oltre un milione di casi, e della diarrea. In aggiunta, l'OMS ha rilevato circa 65'000 casi di sfoghi cutanei e oltre 103'000 casi di scabbia e di pidocchi.
21:44
21:44
In migliaia a Tel Aviv chiedono il raggiungimento di un accordo sugli ostaggi
Decine di migliaia di israeliani partecipano a una grande manifestazione a Tel Aviv chiedendo un accordo per il rilascio degli ostaggi tenuti da Hamas a Gaza e accusando il premier Benyamin Netanyahu di aver deliberatamente ostacolato tale accordo in passato. Lo scrive il «Times of Israel».
Alla manifestazione partecipano numerosi familiari degli ostaggi. «Sono preoccupato, il governo rischia di commettere l'errore peggiore della sua storia e rinuncerà alla migliore opportunità per liberare gli ostaggi», ha detto Mor Shoham, fratello di Tal Shoham, rapito dal kibbutz Be'eri. «Tal è ancora lì, non so cosa stia bevendo o mangiando, quando ha visto la luce l'ultima volta, se sa cosa è successo ai suoi figli, quanto tempo gli resta», dice Mor.
«Nessuno pensa che possiamo salvare 115 ostaggi in un'operazione militare (...) 'Accetto ora' non è uno slogan come 'vittoria totale', è un piano d'azione, l'unico che esiste. Netanyahu, firma un accordo adesso!», ha aggiunto.
20:18
20:18
USA: proteste pro-Gaza alla kermesse democratica
Decine di migliaia di persone si preparano a invadere una Chicago blindata per fare pressione sul partito democratico affinché fermi la guerra a Gaza. Joe Biden non è riuscito a strappare una tregua in tempo per l'inizio della convention, ma con la prosecuzione ottimistica dei colloqui spera di arrivarci entro la fine della prossima settimana, evitando nel frattempo l'escalation della vendetta iraniana.
Per le strade della città i negozi si stanno organizzando in vista delle due grandi manifestazioni in programma lunedì, la prima serata della convention, e giovedì, in occasione della chiusura della kermesse.
Temendo il ripetersi dell'incubo del 1968, quando i manifestanti contro la guerra in Vietnam si scontrarono con la polizia in un'esplosione di violenza senza precedenti per le strade di Chicago proprio durante la convention democratica, i negozi si preparano a potenziali rivolte. Le vetrine sono state già rafforzate con panelli di legno e molte attività hanno concesso ai loro dipendenti di lavorare da casa durante l'intera kermesse per motivi di sicurezza.
«Come sappiamo, la città non ha dei precedenti positivi nel proteggere le attività commerciali», ha affermato Scott Shapiro, proprietario di Syd Jerome. «Le proteste pacifiche non ci preoccupano. A preoccuparci sono le persone che si infiltrano e approfittano di queste proteste per portare avanti la loro agenda», ha aggiunto Shapiro.
La polizia è in allerta: «Il primo emendamento non protegge le rivolte e gli atti criminali. Non include la violenza, il vandalismo e noi non le tollereremo», ha spiegato il sovrintendente del Chicago Police Department Larry Snelling.
Le manifestazioni pro-Gaza sono in programma a Union Park, vicino allo Union Center, e McCormick Place, dove si tiene la convention. La coalizione che le organizza, March on the DNC, include più di 200 gruppi pro-palestinesi, anti-guerra e organizzazioni di estrema sinistra.
Il cambio al vertice del ticket presidenziale, con Kamala Harris alla guida al posto di Joe Biden, non ha modificato i piani dell'organizzazione: l'obiettivo è chiedere la fine della guerra a Gaza e lo stop degli aiuti americani a Israele, ma anche promuovere i diritti degli immigrati, della comunità Lgbtq+ e dei lavoratori messi in pericolo da Donald Trump.
«Kamala Harris non ha segnalato alcun cambio di politica. Ha un tono differente dal presidente Joe Biden, ma non ha offerto ricette diverse. Per questo è importante che il partito democratico capisca che una buona parte della sua base è arrabbiata, frustrata e vuole un cambiamento reale», ha detto Eman Abdelhadi, professoressa che intende partecipare alla manifestazioni durante tutta la settimana della convention. Abdelhadi non voterà per Donald Trump ma non esclude di poter valutare un candidato indipendente nel caso in cui Harris non cambiasse politica su Gaza.
Se in strada in migliaia faranno sentire la loro voce, all'interno della convention la protesta è affidata a una trentina di delegati «uncommitted», frutto del voto di protesta durante le primarie. A loro spetta il compito di cercare di convincere i delegati di Harris a unirsi al loro pressing sul partito per includere il cessate il fuoco nella piattaforma della convention democratica. La vicepresidente è ritenuta più aperta alle pressioni anche se la sua campagna continua a indicare che non sostiene l'embargo alle armi a Israele.
La convention e le proteste si svolgono mentre i colloqui per una tregua continuano serrati. Dopo i progressi al vertice di Doha, le parti continuano a trattare nella speranza di un nuovo vertice la prossima settimana che possa suggellare l'intesa per la liberazione degli ostaggi e il cessate il fuoco.
19:22
19:22
L'ufficio di Netanyahu: «Cauto ottimismo sui negoziati»
I negoziatori israeliani guardano alle trattative per un cessate il fuoco a Gaza con «cauto ottimismo». Lo riferisce l'ufficio del premier Benyamin Netanyahu.
Il team di negoziatori, di ritorno da Doha, «ha espresso cauto ottimismo al primo ministro sulla possibilità di avanzare verso un accordo basato sull'ultima proposta americana», riferisce un comunicato secondo cui questa contiene «elementi accettabili per Israele».
«C'è la speranza che la forte pressione su Hamas da parte degli Stati Uniti e dei mediatori porterà a rimuovere la sua opposizione alla proposta Usa, consentendo potenzialmente una svolta nei negoziati», aggiunge la nota dell'ufficio del premier.
16:13
16:13
Hezbollah ha lanciato circa 55 razzi verso il nord di Israele
Hezbollah ha lanciato circa 55 razzi verso il nord di Israele in seguito a un attacco aereo israeliano nell'area di Nabatieh che secondo il ministero della Salute libanese ha ucciso 10 persone, tra cui una donna e due bambini, tutti cittadini siriani. Lo riferiscono i media israeliani.
Secondo l'Idf, alcuni razzi sono caduti in aree aperte provocando degli incendi.
In un episodio separato, due soldati israeliani rimasti feriti in un attacco con drone su una postazione militare vicino alla comunità di Misgav Am, ha detto l'esercito. Uno dei soldati è stato dichiarato in gravi condizioni, mentre l'altro è stato ferito leggermente. Hezbollah, riferiscono i media, ha rivendicato l'attacco dicendo di aver lanciato due droni contro Israele.
Dal canto suo, l'esercito israeliano ha annunciato di aver ucciso un comandante della forza di élite Radwan di Hezbollah in un attacco con drone stamattina nel sud del Libano. Lo riportano i media israeliani.
Si tratterebbe di Hussein Ibrahim Kassab, colpito mentre guidava una motocicletta nei dintorni della città costiera di Tiro. L'Idf ha inoltre pubblicato il video del raid mirato.
09:44
09:44
«Uccise nella Striscia 15 persone della stessa famiglia, 9 erano bambini»
I raid compiuti da Israele sulla Striscia di Gaza la scorsa notte hanno ucciso 15 persone appartenenti alla stessa famiglia, tra cui nove bambini e tre donne. Lo affermano i servizi di soccorso della Striscia. Il portavoce Mahmud Bassal ha precisato all'Afp che è stata sterminata la famiglia Ajlah, la cui casa è stata colpita dagli israeliani.
Secondo l'agenzia Wafa, il bilancio degli ultimi attacchi è finora di 16 morti, tra Al-Zaweida, dove sarebbero state colpite tende di sfollati e abitazioni, e Sheikh Radwan, a nord di Gaza City.
09:36
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«Hamas voleva rubare i resti dei caduti britannici delle Guerre Mondiali»
Hamas aveva un piano per saccheggiare le tombe nei cimiteri britannico e del Commonwealth di Gaza e rubare i resti dei soldati caduti nella Prima e Seconda Guerra Mondiale per poi ricattare il governo del Regno Unito dietro la loro restituzione: lo afferma il Jerusalem Post, che cita uno scoop del Daily Telegraph, secondo cui il piano sarebbe emerso da documenti sequestrati in gennaio a Khan Younis dai militari israeliani, visionati dal giornale britannico. Oltre ai resti dei soldati britannici, il piano prevedeva anche di rubare i resti di 3.000 soldati di Paesi del Commonwealth che combattevano a fianco dei britannici.
Il piano in sette pagine, scrive il Jp, era contenuto in una cartella di plastica con l'etichetta «M'Raed» ritrovato dai militari in un compound di Hamas a Khan Younis, probabilmente elaborato nel 2022, e farebbe capo all'ex numero due di Hamas Mohammed Deif, recentemente ucciso in un raid israeliano, e all'allora capo militare Yahya Sinwar, oggi divenuto leader del movimento dopo l'uccisione di Ismail Haniyeh a Teheran. L'intento era quello di compiere un sequestro giudiziario dei resti dei caduti, da ricollocare in un luogo apposito, e di chiedere all'allora ministra degli Esteri Liz Truss, che aveva dichiarato di voler trasferire l'ambasciata britannica in Israele da Tel Aviv a Gerusalemme, di fare marcia indietro. E imponendo anche una «tassa di locazione» da pagare a Hamas per aver ospitato il cimitero sul proprio territorio, compresi gli arretrati dal 1917 in poi, scrive il Telegraph, citato dal Jerusalem Post.
08:37
08:37
Il punto alle 08.00
Almeno 11 persone sono morte in una serie di attacchi aerei israeliani notturni sulla Striscia di Gaza, che hanno fatto anche numerosi feriti, ma il bilancio potrebbe peggiorare, secondo quanto scrive l'agenzia palestinese Wafa. Wafa riferisce di almeno 10 vittime in un raid di caccia israeliani che ha colpito «tende che alloggiavano gli sfollati» nella cittadina di Al-Zawaida, nella parte centrale della Striscia. Colpito anche il quartiere Sheikh Radwan di Gaza City, dove è stato colpito un edificio residenziale con almeno un morto accertato.
Un raid israeliano ha colpito il sud del Libano provocando la morte di almeno 9 persone, secondo quanto afferma il ministero della Sanità libanese. Fra i morti, fa sapere il ministero di Beirut, ci sono una donna e i suoi due bambini. Vi sono inoltre almeno 5 feriti, 2 dei quali sono in condizioni critiche. L'attacco è avvenuto nella zona di Nabatieh, nel sud del Libano. Da parte sua le forze armate israeliane (Idf) hanno rivendicato «un bombardamento durante la notte a un deposito di armi di Hezbollah» nel settore di Nabatieh, oltre che «contro strutture militari» del Partito di Dio sciita filoiraniano nelle regioni di Hanin e Maroun El Ras, a ridosso della frontiera israelo-libanese.
L'ala militare del movimento sciita Hezbollah ha colpito il 188° battaglione corazzato delle Forze di difesa israeliane utilizzando diversi droni. Lo riferisce il canale televisivo Al Mayadeen.
Le forze del Comando centrale degli Stati Uniti hanno reso noto di aver distrutto una nave di superficie senza pilota Houthi nel Mar Rosso. Dopo l'escalation del conflitto nella Striscia di Gaza, il movimento Ansar Allah ha avvertito che avrebbe effettuato attacchi sul territorio israeliano e impedito alle navi ad esso affiliate di attraversare le acque del Mar Rosso e dello stretto di Bab el-Mandeb finché l'operazione nell'enclave palestinese fosse continuata. Da metà novembre dell'anno scorso, gli Houthi hanno attaccato decine di imbarcazioni civili nel Mar Rosso e nel Golfo di Aden. In risposta alle azioni di Ansar Allah, le autorità statunitensi hanno annunciato la formazione di una coalizione internazionale e il lancio di un'operazione per garantire la libertà di navigazione e proteggere le navi nel Mar Rosso.