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Sempre ieri Israele ha dal canto suo lanciato almeno due attacchi contro il sud di Beirut secondo quanto mostrerebbero filmati dell’AFP – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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22:57
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Spunta il video di una colluttazione tra Gallant e le guardie di Netanyahu
Secondo il sito di notizie Ynet, alcuni collaboratori del primo ministro Benyamin Netanyahu hanno raccolto le riprese delle telecamere di sorveglianza di una colluttazione tra il silurato ministro della Difesa Yoav Gallant e il personale di sicurezza dell'ufficio del premier nel quartier generale dell'Idf a Tel Aviv. Il filmato è stato rimosso con l'intento di utilizzarlo per screditare il ministro. Secondo due testimoni oculari presenti sulla scena, che lo hanno riferito a Ynet, poco dopo l'incidente l'ex portavoce del Likud (il partito del primo ministro) Yonatan Urich aveva già il video della colluttazione e lo ha condiviso con alcune persone che lo hanno guardato su un cellulare. L'incidente è avvenuto il 12 ottobre 2023, cinque giorni dopo il massacro di Hamas. Secondo il report, Gallant, arrivato tardi a un incontro con Netanyahu è rimasto scioccato quando gli è stato proibito di entrare dalle guardie di sicurezza dell'ufficio del premier e a quel punto è scoppiato uno scontro fisico tra lui e una delle guardie. Ynet riferisce che Urich aveva «rimosso il filmato dalle telecamere di sicurezza per usarlo contro Gallant o per minacciarlo». Interpellato, il portavoce ha detto di non essere a conoscenza dell'incidente.
21:01
21:01
Riunione UNESCO il 18 novembre per la «protezione provvisoria rafforzata» dei siti libanesi minacciati
Un comitato dell'Unesco si riunirà il 18 novembre per discutere della ''protezione provvisoria rafforzata'' dei siti libanesi minacciati dai raid israeliani contro Hezbollah: è quanto riferito dallo stesso organismo Onu per Scienza, Educazione e Cultura, dopo la richiesta in questo senso di oltre cento parlamentari libanesi.
''Su richiesta delle autorità libanesi una sessione straordinaria del Comitato per la protezione dei Beni culturali in caso di conflitto verrà organizzata il 18 novembre'' nel quartier generale dell'Unesco a Parigi, dichiara l'organismo citato dall'agenzia France Presse, aggiungendo che durante la riunione verranno esaminati 34 siti culturali del Paese dei Cedri. In precedenza, oltre 100 deputati libanesi si erano appellati alla direttrice generale dell'Unesco, Audrey Azoulay, per chiedere all'organismo Onu di proteggere i siti storici del Paese dei Cedri minacciati dai raid israeliani, in particolare, Tiro e Baalbek.
20:58
20:58
Israele replica a Parigi: «La sicurezza era stata concordata»
Le questioni di sicurezza in merito alla visita del ministro francese Jean-Noel Barrot a Gerusalemme erano state «chiarite in precedenza». Così Israele replica alle polemiche sull'incidente diplomatico al Santuario di Eleona, territorio francese, dove era entrata la polizia israeliana.
«Le procedure erano state chiarite in precedenza nelle discussioni preparatorie con l'ambasciata di Francia in Israele», si legge in un comunicato del ministero degli Esteri israeliano.
20:00
20:00
Eleona, la Francia convoca l'ambasciatore di Israele
La Francia convocherà l'ambasciatore di Israele a Parigi in seguito all'incidente diplomatico di oggi a Gerusalemme a Eleona, territorio francese di quella città. Lo ha reso noto il Quai d'Orsay.
Il ministero degli Esteri, con un comunicato, spiega che «nel quadro di una visita in Israele e nei Territori palestinesi, il ministro Jean-Noel Barrot doveva recarsi all'Eleona, territorio nazionale francese. Senza essere stata autorizzata - prosegue il comunicato - la sicurezza israeliana è entrata, armata, in quel luogo. Il ministro ha rifiutato di entrare nel territorio in quelle condizioni».
«Quando la delegazione ha lasciato» la zona dell'Eleona, «due dipendenti del Consolato francese a Gerusalemme sono stati arrestati dalla sicurezza israeliana, pur essendo agenti con lo status diplomatico. Sono stati in seguito rilasciati dopo l'intervento del ministro».
Come dichiarato poi da Barrot - rende noto il Quai d'Orsay - «questi comportamenti non sono accettabili. La Francia li condanna con vigore, tanto più che giungono in un contesto in cui Parigi fa tutto il possibile per adoperarsi in favore di una de-escalation delle violenze nella regione».
19:59
19:59
Libano, almeno 53 morti e 161 feriti nelle ultime 24 ore
Gli attacchi israeliani sul Libano hanno causato almeno 53 morti e 161 feriti nelle ultime 24 ore. Lo riferisce il ministero della Sanità libanese.
Sale così a 3103 morti e quasi 14 mila feriti il bilancio dall'inizio delle ostilità tra Israele e Hezbollah nell'ottobre 2023, riferisce il giornale libanese L'Orient Le Jour.
19:35
19:35
Gaza, entrano 60 camion di aiuti tra cui sei autocisterne
Le autorità israeliane hanno autorizzato la Mezzaluna Rossa egiziana a inviare 70 camion di aiuti umanitari al valico di Kerem Shalom per l'ingresso a Gaza stamattina ma poi ne hanno fatti passare solo 60, respingendone dieci.
Lo ha riferito una fonte ufficiale nel Sinai del Nord della stessa organizzazione nazionale di soccorso e assistenza umanitaria in Egitto affiliata al Movimento Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna rossa precisando che fra i camion fatti passare c'erano «sei autocisterne con carburante».
Nei dieci camion respinti c'erano «tende, cibo, aiuti medici, acqua minerale e giocattoli» restituiti ai magazzini della Mezzaluna Rossa ad Al-Arish, ha precisato la fonte.
19:34
19:34
L'Alta Corte boccia la petizione contro la destituzione di Gallant
L'Alta Corte di giustizia israeliana si è pronunciata all'unanimità contro diverse petizioni che chiedevano di annullare la decisione del primo ministro Benyamin Netanyahu di destituire il ministro della Difesa Yoav Gallant, affermando che non vi è alcuna giustificazione per l'intervento della Corte.
17:12
17:12
Ecco l'immagine dell'autobus di Unifil a Sidone crivellato di colpi
Sui media internazionali sono apparse le fotografie delle conseguenze del raid israeliano contro un'auto all'ingresso di Sidone, in cui sono morte tre persone e sono rimasti feriti tre soldati libanesi e quattro membri di un contingente di peacekeeping dell'ONU.
L'autobus con i contrassegni delle Nazioni Unite appare con il vetro alla guida crivellato di colpi. Unifil ha affermato in una dichiarazione che cinque peacekeeper appena arrivati sono rimasti leggermente feriti e sono stati curati sul posto.
17:05
17:05
Polizia israeliana nel Santuario di Eleona a Gerusalemme
La polizia israeliana è entrata nel Santuario di Eleona a Gerusalemme, che appartiene formalmente alla Francia. Lo riferisce un giornalista dell'Afp. Sul posto si trova il ministro degli Esteri francese Jean-Noel Barrot, che è in visita in Israele e che si rifiuta di entrare nel santuario in presenza della polizia.
La polizia israeliana è entrata «armata» e «senza autorizzazione», nel Santuario, ha detto il ministro degli Esteri francesedenunciando una «situazione inaccettabile» e rifiutandosi di entrare nel sito, ha constatato un giornalista dell'Afp.
Il Santuario di Eleona è un sito di pellegrinaggio sul Monte degli Ulivi a Gerusalemme.
17:05
17:05
Polizia israeliana arresta due gendarmi francesi a Eleona
La polizia israeliana ha arrestato due gendarmi francesi al Santuario di Eleona, un sito gestito dalla Francia sul Monte degli Ulivi a Gerusalemme.
16:29
16:29
Oltre 100 deputati libanesi chiedono all'Unesco di proteggere i siti storici dai raid israeliani
Oltre 100 deputati libanesi chiedono all'Unesco di proteggere i siti storici dai raid israeliani che prendono di mira in particolare le antiche città di Tiro e Baalbek.
«Nel corso di questa devastante guerra contro il Libano, Israele ha commesso gravi violazioni dei diritti umani e atrocità. Attiriamo la vostra attenzione su una necessità urgente: la protezione della storia del Libano, a Baalbek, Tiro, Sidone e altri siti inestimabili attualmente minacciati», hanno scritto i parlamentari in una lettera alla direttrice generale dell'Unesco, Audrey Azoulay.
15:18
15:18
Avviso di evacuazione in 5 zone del nord di Gaza
Il portavoce in lingua araba dell'Idf ha avvisato gli abitanti di cinque zone nel nord di Gaza devono essere evacuati poiché «i terroristi stanno lanciando da lì razzi verso Israele, quindi è una zona di combattimento pericolosa».
14:11
14:11
3 morti nel raid israeliano a Sidone
Secondo il ministero della Salute libanese, ripreso da L'Orient Le jour, sono 3 i morti nel raid israeliano che ha preso di mira un'auto a Sidone. Nel raid sono rimasti feriti anche 4 caschi blu della missione Unifil che viaggiavano sulla stessa strada.
13:30
13:30
27 persone uccise a Gaza oggi, anche 3 bimbi
Fonti mediche a Gaza, citate da Haaretz, affermano che 27 persone sono morte negli attacchi delle Idf da questa mattina a Gaza, 19 delle quali sono state uccise nella Striscia settentrionale. Wafa riferisce che tre bambini sono tra le ultime vittime degli attacchi aerei israeliani in un attacco a est di Rafah. Sul fronte del Libano, caschi blu dell'Unifil sono rimasti feriti in un attacco mentre la loro pattuglia passava vicino a Sidone.
10:19
10:19
«Trump darà carta bianca a Netanyahu»
Il giornalista americano Thomas Friedman, vincitore di 3 premi Pulitzer, ha affermato in un'intervista ad una radio israeliana, ripresa da Haaretz, che a suo avviso Donald Trump non si fida di Netanyahu, ma che potrebbe rifiutarsi di interferire negli affari mediorientali, consentendo a Israele di esercitare qualsiasi forma di forza militare, anche l'occupazione di Gaza e della Cisgiordania.
«Il mio timore è che Trump trascuri la storia, non voglia intromettersi in questo pasticcio e Israele si ritroverà a occupare Gaza e la Cisgiordania - ha detto Friedman - La cosa che temo di più per Israele non è un Trump 'attivista' nel processo di pace. È un Trump che dice: 'È troppo complicato, Bibi, fai quello che vuoi, annettilo, tienilo, occupalo', e poi Israele si ritroverà con 7 milioni di ebrei che occupano più di 7 milioni di arabi».
06:00
06:00
Il punto alle 6.00
Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno annunciato che ieri un soldato di 20 anni è morto e diversi altri sono rimasti feriti in un lancio di razzi da parte di Hezbollah su Avivim, insediamento nell'Alta Galilea al confine con il Libano.
I filmati dell'AFP hanno inoltre mostrato almeno due attacchi che hanno colpito il sud di Beirut giovedì, circa un'ora dopo che l'esercito israeliano aveva chiesto ai residenti di quattro quartieri del bastione di Hezbollah di evacuare. I filmati dell'AFP hanno mostrato due pennacchi di fumo che si alzavano sopra Beirut sud, mentre i giornalisti dell'AFP nella capitale libanese hanno sentito dei forti boati. In precedenza, il portavoce militare israeliano Avichay Adraee aveva esortato i residenti di quattro quartieri di Beirut sud a evacuare, anche da una località vicina all'aeroporto internazionale di Beirut.