Berna

Razzismo e antisemitismo, bisogna fare di più

Ne è convinta la Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio degli Stati che raccomanda al plenum di adottare una mozione
Ats
01.05.2024 14:35

La Svizzera deve essere liberata dalla piaga persistente del razzismo e dell'antisemitismo, che trascende le frontiere sociali e partitiche.

Ne è convinta la Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio degli Stati (CIP-S) che raccomanda al plenum di adottare una mozione - preparata dall'omologa commissione del Nazionale - che chiede al Consiglio federale di elaborare assieme ai Cantoni una strategia e un piano d'azione contro il razzismo e l'antisemitismo.

A detta della CIP-S, indica una nota odierna dei servizi parlamentari, negli ultimi tempi l'attualità svizzera è stata segnata a più riprese da atti antisemiti di una violenza inaudita. Questi atti individuali sono solo la punta dell'iceberg, sintomo di un'ideologia antisemita radicata nella società e che deve essere combattuta attivamente, soprattutto mediante azioni di prevenzione.

In seguito agli attacchi brutali di Hamas in Israele e all'inizio della guerra in Medio Oriente si moltiplicano anche da noi gli atti antisemiti, come l'accoltellamento di un ebreo ortodosso a Zurigo il 2 marzo scorso. Secondo la Commissione federale contro il razzismo, nel 2023 vi è stato un aumento del 24% circa dei casi di discriminazione razziale segnalati.

Di fronte a queste cifre «molto inquietanti e considerato che la situazione è immutata da diversi anni, la CIP-S propone - 6 voti a 2 e una astensione - di accogliere la mozione della CIP-N.

Una minoranza crede invece che un piano simile non esplicherebbe alcun effetto concreto sulle persone determinate a passare all'azione e a commettere atti dalle conseguenze irreparabili.