Formazione

Record per l'apprendistato: il sistema duale è in crescita

Il numero di contratti firmati è il più alto degli ultimi vent’anni – Superata la soglia dei 2.600 posti occupati – Marina Carobbio: «Storicamente, al settore della formazione professionale è stata data un’attenzione insufficiente»
©Chiara Zocchetti
Giona Carcano
12.11.2024 20:00

Un risultato record, il migliore degli ultimi vent’anni. Così è stato definito il numero di nuovi contratti di apprendistato firmati quest’anno: 2.617, 134 in più rispetto al 2023. La campagna di collocamento si è dunque conclusa con un grande successo. Una crescita, ha spiegato la direttrice del DECS Marina Carobbio durante una conferenza stampa a Bellinzona, che va ben oltre l’obiettivo dei 2.500 posti di tirocinio. Ciò è stato reso possibile non solo grazie alle scelte operate dai ragazzi in uscita dalla scuola media, bensì anche dai giovani alla ricerca di un riposizionamento formativo. Sottolineato anche l’impegno delle aziende nel creare posti di apprendistato: in Ticino – dopo anni di sostanziale parità fra posti disponibili e contratti firmati – la tendenza è quella di avere un’offerta maggiore della domanda. Una crescita dei posti disponibili che si è vista in tutti i rami professionali, come ha spiegato Oscar Gonzalez, aggiunto al direttore della Divisione della formazione professionale: «Ogni settore ha registrato incrementi: dall’agricoltura all’artigianato, dall’industria al commercio fino al settore sanitario». Le nuove professioni – come ad esempio l’installatore di pannelli solari – hanno registrato incrementi, anche se i numeri sono ancora piccoli. «L’aumento è quindi stato generalizzato», ha aggiunto Gonzalez.

Quota identica

Come raccontano i dati appena presentati, la formazione professionale piace sempre più ai giovani ticinesi. Tanto che la quota di chi sceglie una formazione professionale (1.415, pari al 44% di tutti gli allievi di quarta media) è sostanzialmente identica a quella di chi sceglie di proseguire gli studi a tempo pieno (1.381, pari al 43%). «Storicamente, a sud delle Alpi, alla formazione professionale è stata attribuita una considerazione insufficiente», ha fatto notare ancora Carobbio. Ma il settore, ha aggiunto la direttrice del DECS, oggi offre numerosi sbocchi. «Sia per quanto riguarda le professioni, sia per quanto riguarda i percorsi formativi». Carobbio ha poi motivato tale crescita anche con il lavoro svolto negli anni da parte del Dipartimento per avvicinare i giovani e le famiglie alla formazione duale. «Si tratta di favorire un cambiamento culturale», ha osservato la consigliera di Stato. Anche attraverso un’informazione tempestiva, «in modo da mettere a contatto i ragazzi con il mondo delle professioni, permettendo loro di compiere scelte consapevoli e senza stereotipi».

Fino a sei settimane di attesa

L’attività dell’Ufficio orientamento scolastico e professionale è dunque centrale nel lavoro di informazione e consiglio ai giovani. Da parte sua, il capo ufficio Massimo Genasci-Borgna ha messo in luce l’impegno svolto in questo campo: «L’attività nelle scuole medie nell’anno scolastico 2023/2024 è stata intensa, con 6.635 consulenze individuali ad allievi di terza e quarta, 600 incontri collettivi con le classi e più di 70 serate cui hanno partecipato circa 4.300 genitori». Addirittura, in alcuni periodi dell’anno, il tempo di attesa prima di poter ricevere una consulenza con un orientatore raggiunge le sei settimane. A questo proposito, sono dunque in corso «delle riflessioni sulla dotazione in termini di risorse e personale dell’Ufficio dell’orientamento per far fronte a esigenze in crescita», ha detto Carobbio. In seguito, Genasci-Borgna ha sottolineato la rilevanza degli stage di orientamento, effettuati quest’anno da oltre 6.200 allievi, ben distribuiti tra terza e quarta media, e il nuovo evento regionale «OrientExpress in viaggio verso la scelta», tenutosi a Lugano la scorsa primavera.

Via tutti gli stereotipi

Il sistema della formazione duale conferma quindi di essere un pilastro dell’istruzione in Ticino. «Il fatto che quest’anno abbiamo raggiunto un risultato così importante nei contratti di apprendistato, ci porta a dire che gli investimenti in questo settore devono rimanere all’ordine del giorno», ha riassunto in conclusione Carobbio. «È una delle priorità del Dipartimento». In particolare, si vuole andare sempre più nella direzione di sgravare le professioni da stereotipi di genere. «Stereotipi che purtroppo limitano ancora molto lo sguardo sul ventaglio delle professioni». Tutto questo «affinché i nostri ragazzi possano fare la miglior scelta possibile per loro stessi, e in modo da rispondere all’evoluzione dei bisogni delle aziende».