Luganese

Recuperati i corpi dei due bagnanti scomparsi nel Ceresio

Si tratta di un uomo e di una donna, presumibilmente due turisti francesi – Il ritrovamento, fa sapere la Polizia cantonale, è avvenuto a una profondità di circa 60 metri e a circa 130 metri da riva
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Red. OnlineeRed. Lugano
10.08.2023 11:04

(Aggiornato) Purtroppo, l'epilogo è stato quello più tragico. Sono infatti stati recuperati questa mattina i corpi delle due persone scomparse ieri pomeriggio attorno alle 16 nelle acque del Ceresio, al largo di Figino. Stando a quanto reso noto dalla Polizia cantonale, il ritrovamento è avvenuto poco dopo le 9, a una profondità di circa 60 metri e a circa 130 metri dalla riva. I cadaveri sono quelli di un uomo e di una donna; secondo informazioni raccolte dal CdT si tratta di due turisti francesi.

La coppia aveva preso a noleggio una barca a Caslano (un natante da circa 8 cavalli per il quale non è necessaria la patente nautica, ndr), ritrovata abbandonata a un centinaio di metri dalla riva. Stando alle prime ricostruzioni, una delle due persone –  verosimilmente la donna – si è tuffata in acqua ma si è sentita male. L’altro turista si è quindi tuffato a sua volta per soccorrerla, ma entrambi non sono più riemersi. Dalle segnalazioni di chi ha presumibilmente assistito all’accaduto è subito scattato il dispositivo di ricerca che ha coinvolto agenti della Polizia cantonale e, in supporto, della Polizia Ceresio Sud. A scandagliare il lago i sommozzatori della Polizia Lacuale e le Società svizzere di salvataggio di Lugano e del Mendrisiotto. Pronti a intervenire anche i soccorritori della Croce Verde di Lugano. Le ricerche erano state interrotte ieri in serata a causa dell’oscurità e sono riprese questa mattina. Quasi subito, il triste ritrovamento.

I dati

Nel 2022 gli annegamenti in Ticino sono stati sei: un numero inferiore rispetto ai nove dell’anno precedente. Una positiva diminuzione che purtroppo non ha trovato riscontro a livello svizzero. Infatti, l’anno scorso sono stati superiori a sessanta gli annegamenti sul territorio nazionale, contro i trentasei del 2021. Un dato, questo, che ha spinto il Dipartimento delle istituzioni a confermare le molteplici attività di prevenzione e di sensibilizzazione, in particolare quelle destinate ai turisti che sono coinvolti nella maggior parte degli incidenti con esito letale.