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Il ministero della Difesa russo ha riferito che ieri, a sud di Donetsk, «il nemico ha lanciato un'offensiva su larga scala in cinque settori del fronte» — TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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15:53
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Il videomessaggio di Zelensky alle Camere federali sarà il 15 giugno
L'atteso videomessaggio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky alle Camere federali sarà trasmesso giovedì 15 giugno alle ore 14.00 nella sala del Consiglio nazionale. La data è stata annunciata oggi dal presidente della camera del popolo Martin Candinas (Centro/GR).
15:51
15:51
Kadyrov offre le truppe cecene per difendere Belgorod
Il leader ceceno Ramzan Kadyrov ha offerto al Cremlino le truppe della repubblica del Caucaso per difendere la regione di Belgorod dalle incursioni nemiche.
«I terroristi che penetrano nella regione di Belgorod potrebbero essere affrontati da distaccamenti ceceni», ha detto Kadyrov sul suo canale Telegram.
Kadyrov ha sottolineato che per far fronte a questa minaccia - riporta El Mundo - serve non solo «l'esperienza militare, ma anche l'antiterrorismo: per eliminare le bande armate sul territorio russo senza conseguenze per la popolazione civile e le infrastrutture, sono necessarie conoscenze e preparazione speciali».
14:25
14:25
«La Cina convinca Mosca a ritirarsi da tutti i territori»
L'Ucraina è pronta ad accettare la Cina come mediatore nel processo di negoziazione solo se Pechino riuscirà a convincere Mosca a ritirare le sue truppe da tutti i territori ucraini che ha occupato: lo ha detto il ministro della Difesa ucraino, Oleksiy Reznikov in un'intervista al giornale di Singapore The Strait Times.
«Datemi la prova che la Russia è pronta a vivere in pacifica convivenza con l'Ucraina. Il primo segnale dovrebbe essere la piena liberazione dei territori ucraini. Lasciate che ci mostrino un gesto di buona volontà e ritirino le loro forze armate dal territorio ucraino», ha affermato il ministro. «Dopodiché, crederemo che questo negoziatore abbia influenza sulla Russia. Se non lo fanno, scusate, per quale (motivo) dovremmo sederci e sprecare il nostro tempo?», ha aggiunto.
14:24
14:24
«Forte esplosione vicino all'acciaieria di Azovstal»
Una forte esplosione è stata udita oggi vicino all'acciaieria di Azovstal, nella città ucraina di Mariupol occupata dai russi, nella regione di Donetsk (est): lo ha reso noto su Telegram il consigliere del sindaco di Mariupol, Petro Andriushchenko, come riporta Ukrinform.
«C'è stata una forte esplosione nell'area di Azovstal», ha scritto Andriushchenko, aggiungendo che la difesa aerea è stata attivata.
14:23
14:23
Oggi la decisione sulla proroga alle restrizioni del grano ucraino
«Siamo in contatto regolare con il governo ucraino e i cinque Paesi interessati» e «le discussioni sono ancora in corso e comunicheremo la decisione più tardi nella giornata». Così una portavoce della Commissione europea sulla probabile proroga delle misure UE adottate ad aprile che limitano ai soli motivi di transito le esportazioni di grano, mais, colza e girasole di origine ucraina in Bulgaria, Polonia, Slovacchia, Ungheria e Romania. Le misure, molto criticate da Kiev, scadono oggi, ma potrebbero essere prorogate.
Oltre a queste misure c'è un solo Paese, l'Ungheria, che ha tuttora in vigore restrizioni nazionali alle importazioni ucraine. «Come risultato non possiamo erogare il pacchetto di aiuti da 100 milioni di euro per gli agricoltori dei cinque Paesi» ma «speriamo di poter presto risolvere questa situazione» ha aggiunto il portavoce.
14:04
14:04
Mosca: «Sono almeno 880 gli ucraini uccisi nelle ultime 24 ore»
Almeno 880 soldati ucraini sono stati uccisi nelle ultime 24 ore, che hanno visto fallire una «offensiva su larga scala» nel sud della regione di Donetsk, in direzione di quella di Zaporizhzhia. È quanto afferma nel suo bollettino quotidiano il ministero della Difesa di Mosca. Secondo il bollettino quotidiano russo, 300 ucraini sono stati uccisi nel sud della regione di Donetsk e 425 nel nord della stessa regione.
14:03
14:03
Cremlino: «Pronti al dialogo con gli USA sul nucleare»
La Russia è pronta al dialogo con gli USA sul controllo degli armamenti nucleari. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov citato dall'agenzia Interfax.
Peskov ha definito «una dichiarazione importante e positiva» quella fatta venerdì dal consigliere per la sicurezza nazionale USA, Jake Sullivan, secondo il quale Washington è pronta a discutere senza precondizioni con la Russia un nuovo trattato per la limitazione delle armi nucleari per dopo la scadenza del New Start 2, prevista nel 2026.
Il portavoce del Cremlino ha aggiunto che Mosca si aspetta che tale dichiarazione si concretizzi in «passi attraverso i canali diplomatici, e poi sarà possibile considerare il formato del dialogo proposto».
«La Russia rimane aperta al dialogo», ha sottolineato Peskov, ma è necessario decidere concretamente i passi da intraprendere e non ci si può fermare a una dichiarazione sui media, «specialmente ora che attraversiamo probabilmente il periodo di più acuta mancanza di fiducia reciproca».
14:00
14:00
«Delirante la versione di Mosca sulla controffensiva»
L'Ucraina ha respinto oggi la versione «delirante» secondo cui le forze russe hanno bloccato la controffensiva di Kiev nella regione di Donetsk. Lo ha detto al Washington Post il portavoce del raggruppamento orientale delle forze armate di Kiev, Serhiy Cherevatyi. «In realtà, quando inizierà, tutti lo sapranno», ha affermato Cherevatyi.
13:26
13:26
«Respinte nuove incursioni nella regione di Belgorod»
Le forze ucraine continuano i tentativi di compiere incursioni nelle regioni di confine russe, in particolare in quella di Belgorod. Lo riferisce il ministero della Difesa di Mosca in un comunicato, in cui afferma che ieri due tentativi di infiltrazioni sono stati respinti e «oltre 10 terroristi», cioè militari ucraini, sono stati eliminati in combattimenti presso la località di confine di Novaya Tavolzhanka.
Kiev nega invece ogni responsabilità nelle incursioni in territorio russo, affermando che vengono compiute da gruppi di miliziani russi anti-Putin. Uno di questi, il Corpo di Volontari russi, di estrema destra, afferma invece sul suo canale Telegram che i suoi miliziani controllano Novaya Tavolzhanka.
13:21
13:21
«La Russia cercherà di diffondere menzogne sulla controffensiva»
La Russia cercherà di diffondere menzogne sulla controffensiva ucraina: lo ha affermato il governo ucraino commentando indirettamente le affermazioni del ministero della Difesa russo sulle operazioni condotte la notte scorsa nella regione di Donetsk. Lo scrive l'agenzia di stampa Reuters sul suo sito.
«Per demoralizzare gli ucraini e fuorviare la comunità (compresa la loro stessa popolazione), i propagandisti russi diffonderanno false informazioni sulla controffensiva, sulle sue direzioni e sulle perdite dell'esercito ucraino», ha dichiarato il Centro ucraino per le comunicazioni strategiche.
Ieri il ministro della Difesa ucraino, Oleksii Reznikov, ha pubblicato un messaggio criptico su Twitter, citando il brano dei Depeche Mode 'Enjoy the Silence' (Godetevi il silenzio).
13:03
13:03
Kasparov critica l'UE sull'approccio con Mosca
«Se Putin avesse conquistato Kiev in tre giorni, ora l'Ue starebbe trattando con lui, e probabilmente avrebbe già riconosciuto il fantoccio che i russi avrebbero installato al posto di Zelensky».
Così il celebre scacchista e oppositore russo Garry Kasparov accusa l'Ue nel suo video intervento alla conferenza 'Il giorno dopo' che vede tutte le opposizioni russe ospiti dell'Eurocamera allo scopo di lavorare ad una Russia post-Putin.
Per Kasparov, «Bruxelles deve ringraziare Zelensky e la resistenza ucraina per aver dato loro modo di rimanere coerenti nelle proprio posizioni». La sfida ora si sposta a Mosca, secondo Kasparov. «È tempo che l'Ue abbia un ruolo più attivo sulla politica interna russa», ha spiegato l'oppositore.
13:02
13:02
Rimane critica la disponibilità dei rifugi a Kiev
A Kiev la disponibilità dei rifugi rimane critica. Lo ha sottolineato su Telegram Oleksandr Kamyshin, ministro delle Industrie strategiche dell'Ucraina, illustrando i risultati del secondo giorno di lavoro della commissione per l'audit dei ricoveri nella capitale ucraina.
Al momento - riferisce l'agenzia Unian - è stato controllato un terzo dei rifugi della città. «La situazione rimane critica: metà delle strutture testate non sono pronte», ha sottolineato Kamyshin. Finora sono stati controllati un totale di 1849 siti. Di questi rifugi, il 55% è pronto per l'uso mentre un altro 32% (596) non è ancora pronto e il 13% (242) non può essere aperto a tempo indeterminato.
12:43
12:43
«Rete di agenti di Kiev in Russia per atti di sabotaggio»
L'Ucraina ha creato una rete di agenti e simpatizzanti all'interno della Russia che lavorano per compiere atti di sabotaggio contro obiettivi russi. E ha iniziato a fornire loro droni per organizzare attacchi. Lo riporta la Cnn citando diverse persone che hanno familiarità con l'intelligence statunitense.
Funzionari statunitensi ritengono che questi agenti filoucraini siano anche gli autori dell'attacco con droni che ha preso di mira il Cremlino all'inizio di maggio. Non è chiaro - sottolinea la Cnn - se anche altri attacchi di droni degli ultimi giorni, tra cui quello contro in un quartiere residenziale vicino Mosca, sia ascrivibile a questa rete di agenti.
I funzionari Usa ritengono comunque che Kiev abbia organizzato cellule di sabotaggio in Russia, composte da un mix di simpatizzanti filoucraini e agenti ben addestrati in questo tipo di guerra. Si ritiene che l'Ucraina abbia fornito loro droni di fabbricazione ucraina mentre due funzionari statunitensi hanno escluso alla Cnn prove dell'utilizzo di droni forniti dagli Stati Uniti.
I funzionari non sono stati in grado di spiegare nei dettagli come l'Ucraina sia riuscita a portare i droni dietro le linee nemiche, ma alcune fonti - sottolinea la Cnn - hanno parlato di rotte di contrabbando utilizzate per inviare i velivoli o componenti in Russia, dove potrebbero poi essere assemblati.
11:31
11:31
Sky News: «Un contratto prova la vendita di armi iraniane a Mosca»
Sky News pubblica oggi un contratto per la fornitura di armi alla Russia da parte dell'Iran del valore di poco più di un milione di dollari: l'emittente britannica ha ottenuto il documento da un'anonima fonte di sicurezza, secondo cui il contratto è «autentico al 100%».
L'emittente precisa che non ha potuto verificarne l'autenticità in modo indipendente, ma sottolinea che se fosse autentico, il documento - di 16 pagine, datato 14 settembre 2022 - sarebbe la prima prova concreta che Teheran ha venduto munizioni a Mosca per la sua guerra in Ucraina.
Il contratto, scrive Sky News, «sembra riguardare campioni di proiettili di varie dimensioni e razzi di artiglieria e carri armati per un valore di poco superiore a un milione di dollari». Il contratto, aggiunge, è stato condiviso dalla fonte insieme a cinque pagine di un altro contratto - da circa 740.000 dollari - presumibilmente collegato che include cannoni per un carro armato T-72 e cannoni per un obice, oltre a munizioni.
10:44
10:44
Kiev non userà gli F-16 nella «controffensiva estiva»
L'Ucraina non userà i caccia F-16 nella sua attesa controffensiva poiché Kiev sarà pronta a schierare questi aerei solo in autunno o in inverno: lo ha detto il ministro della Difesa ucraino Oleksiy Reznikov in un'intervista all'emittente giapponese Nhk.
Rispondendo alla domanda sugli F-16, Reznikov ha affermato che questi aerei non cambieranno la situazione quest'estate. Il ministro ha ricordato che alcuni Paesi occidentali stanno addestrando, o si sono offerti di addestrare, i piloti ucraini per pilotare questi caccia. Ma ci vorrà del tempo, ha sottolineato, aggiungendo che l'Ucraina dovrà anche prendere accordi con i suoi partner per avere ingegneri e tecnici per la manutenzione e la riparazione dei velivoli.
10:36
10:36
Gruppo Wagner: «I soldati russi ci hanno sparato»
La compagnia privata militare russa Wagner ha detto di avere catturato un tenente colonnello dell'esercito russo capo di una unità che ha aperto il fuoco contro miliziani della stessa Wagner mentre era «ubriaco». L'episodio sarebbe avvenuto il 17 maggio scorso, secondo quanto pubblicato sul canale Telegram del servizio stampa del capo della compagnia privata, Yevgeny Prigozhin.
La notizia è stata pubblicata dopo che, venerdì, lo stesso Prigozhin ha accusato le forze regolari russe di avere minato le strade attraverso le quali la Wagner doveva ritirarsi dalla città di Bakhmut, nel Donbass, per consegnarla all'esercito di Mosca.
Secondo quanto pubblicato sul canale di Prigozhin, il 17 maggio miliziani della Wagner sono stati presi di mira dal fuoco di soldati russi nella regione di Semigorye, vicino a Bakhmut. I miliziani agli ordini di Prigozhin avrebbero risposto al fuoco catturando alcuni dei soldati russi. Tra questi, il loro comandante, identificato come il tenente colonnello Roman Venevitin, capo della 72/a Brigata fucilieri motorizzata. In un video l'ufficiale confessa di avere fatto aprire il fuoco contro gli uomini della Wagner a causa di una «antipatia personale» e aggiunge di avere agito sotto l'influenza dell'alcol. Il ministero della Difesa di Mosca non ha finora commentato l'episodio.
Il 20 maggio Prigozhin ha detto che l'intera Bakhmut era stata conquistata dai suoi uomini e il 25 ha annunciato l'inizio del ritiro per consegnare la città all'esercito di Mosca.
10:05
10:05
«Uccisi oltre 250 soldati ucraini nell'attacco di Kiev»
Mosca afferma che le forze russe hanno ucciso la notte scorsa più di 250 soldati ucraini durante l'offensiva dell'esercito di Kiev nella regione di Donetsk, nell'Ucraina orientale: lo ha reso noto il ministero della Difesa russo su Telegram.
09:32
09:32
«Gli ucraini cercano di sfondare le linee nella regione di Zaporizhzhia»
Le truppe ucraine stanno cercando di sfondare le linee difensive russe nella regione di Zaporizhzhia. Lo riferisce l'agenzia Tass citando un membro dell'amministrazione filorussa locale.
Un primo tentativo di attacco, aggiunge la fonte, era stato respinto in precedenza, con le forze di Kiev che avevano perso circa 50 soldati e 10 veicoli blindati. Secondo la fonte insieme ai soldati ucraini combattono «mercenari polacchi».
09:13
09:13
«Il governo russo inizia a crollare, sarà guerra civile»
«Sono tempi straordinari quelli in cui viviamo. Stiamo assistendo con i nostri occhi a come il governo russo stia iniziando a crollare. Non silenziosamente, ma con un forte fragore della sua massiccia carcassa arrugginita. Sarà una guerra civile»: lo scrive su Telegram il consigliere del ministero dell'Interno ucraino, Anton Gerashenko.
«Con aerei e missili e sotto la guida di due idioti, l'esercito russo non è in grado di tenere testa ai volontari della Rdk (il Corpo dei Volontari russi, ndr) e della Legione Libertà della Russia. In aiuto al (ministro della Difesa russo Serghei) Shoigu e (al capo dello Stato Maggiore dell'Esercito, il generale Valery) Gerasimov, come Cip e Ciop, arrivano (il fondatore del Gruppo Wagner, Yevgeny) Prigozhin e (il comandante ceceno Ramzan) Kadyrov, pronti a spostare le loro bande nella regione di Belgorod», prosegue l'alto funzionario.
«Da qualche parte siede un triste (nazionalista russo Igor 'Strelkov') Girkin il pistolero e immagina come i 'wagneriani' marcino in colonna verso la regione di Belgorod, ignorando gli ordini del ministero della Difesa della Federazione Russa... - conclude il messaggio -. Lungo la strada si impadroniscono dei depositi di munizioni. Dopo aver raso al suolo la regione di Belgorod, i prigozhiniani e/o i kadyroviti decideranno che è giunto il momento di difendere Mosca dagli attacchi dei droni e partiranno alla volta della capitale. A cosa può portare tutto ciò? Non lo sappiamo, ma lo osserveremo con curiosità».
08:52
08:52
«Mosca ha lanciato a maggio oltre 300 droni sull'Ucraina»
La Russia ha lanciato il mese scorso contro l'Ucraina oltre 300 droni kamikaze di fabbricazione iraniana Shahed, ovvero il maggior numero registrato dall'inizio dell'invasione del Paese: lo scrive il ministero della Difesa britannico nel suo aggiornamento quotidiano di intelligence.
Mosca sta probabilmente lanciando così tanti droni per cercare di costringere Kiev a consumare le sue preziose scorte di sofisticati missili di difesa aerea, si legge nel rapporto pubblicato su Twitter.
Tuttavia, è «improbabile che la Russia abbia avuto un notevole successo - commentano gli esperti di Londra -: L'Ucraina ha neutralizzato almeno il 90% dei droni in arrivo, per lo più utilizzando le sue armi di difesa aerea più vecchie e più economiche e con le apparecchiature elettroniche».
Inoltre, conclude il rapporto, è probabile «che la Russia abbia anche cercato di localizzare e colpire le forze ucraine ben oltre la linea del fronte», ma Mosca non riesce a colpire questi «obiettivi dinamici a distanza a causa dei suoi scarsi processi di puntamento».
08:44
08:44
«Abbattuti 4 missili da crociera su 6 e 6 droni su 8»
Le truppe ucraine hanno abbattuto ieri quattro missili da crociera Kh-101/Kh-555 su un totale di sei lanciato dai russi e sei degli otto droni kamikaze Shahed delle forze nemiche: lo ha reso noto lo Stato Maggiore delle Forze Armate di Kiev nel suo rapporto quotidiano sull'andamento del conflitto, come riporta Ukrinform.
Nel complesso, nelle ultime 24 ore i russi hanno lanciato 14 attacchi missilistici, 40 raid aerei e 51 attacchi con lanciarazzi multipli contro le posizioni delle truppe ucraine e gli insediamenti popolati, sottolinea il rapporto.
Da parte sua, l'aeronautica militare ucraina ha lanciato ieri 15 attacchi contro aree in cui si trovavano soldati russi. Inoltre, «le unità missilistiche e di artiglieria hanno colpito tre posti di comando nemici, due aree con armi e attrezzature militari, quattro depositi di munizioni, due sistemi missilistici antiaerei e quattro stazioni per la guerra elettronica».
08:42
08:42
Belgorod, «Impianto energetico in fiamme, colpito da un drone»
Un impianto energetico nel distretto di Belgorod, nell'omonima regione russa, è stato colpito da un drone ed è in fiamme: lo ha reso noto oggi su Telegram il governatore della regione, Vyacheslav Gladkov.
«Una delle strutture energetiche del distretto di Belgorod è in fiamme», ha scritto Gladkov, aggiungendo che secondo informazioni preliminari l'incendio è stato provocato da «un ordigno esplosivo lanciato da un drone. Non ci sono state vittime. Nessuna utenza è stata scollegata. I servizi operativi stanno lavorando sul sito».
08:25
08:25
«Oltre 100 arresti ieri in Russia a manifestazioni pro-Navalny»
Oltre 100 persone sono state arrestate ieri in varie città della Russia durante le manifestazioni organizzate a sostegno dei prigionieri politici del Paese in occasione del compleanno di Alexei Navalny, che ha compiuto 47 anni: lo riporta la ong indipendente russa Ovd-Info.
A Mosca sono state arrestate 55 persone, ha sottolineato la ong, aggiungendo che la polizia ha effettuato perquisizioni sulla linea della metropolitana Tagansko-Chervonopresnyanskaya della capitale: sono stati sequestrati passaporti e telefoni cellulari. Tra gli arrestati ci sono anche cinque minorenni e due giornalisti.
08:23
08:23
Mosca: «Due droni sull'autostrada di Kaluga, non sono esplosi»
Due droni sono caduti questa mattina sull'autostrada M3 Ucraina nella regione di Kaluga: lo ha reso noto il governatore della regione russa, Vladislav Shapsha, sottolineando che i velivoli non sono esplosi.
«Due Uav (droni, ndr) sono caduti oggi in mattinata sull'autostrada M3 Ucraina al 299.esimo km (Zhizdra) e al 283.esimo km (Duminichi). Non si è verificata alcuna detonazione. L'area è stata isolata», ha scritto il governatore su Telegram.
07:50
07:50
Partigiani russi: «Consegneremo i prigionieri di Belgorod a Kiev»
I miliziani anti-Putin della Legione Libertà di Russia hanno annunciato che trasferiranno in Ucraina i soldati russi fatti prigionieri durante le loro incursioni a Belgorod. Lo riferisce Ukrinform.
«Stiamo consegnando i prigionieri alla parte ucraina» che si occupa dello scambio di prigionieri, affermano su Telegram. Aggiungendo che il governatore di Belgorod non si è presentato all'incontro che gli era stato proposto, nel quale gli sarebbero stati consegnati due prigionieri. «È inutile comunicare con loro, sono codardi», si legge nel messaggio.
06:34
06:34
Mosca: «Respinta operazione su vasta scala di Kiev»
Kiev ha lanciato un'offensiva su larga scala nel Donetsk: a dirlo - si legge sul sito della Reuters - è il ministro della Difesa russo. Su Telegram ha comunicato che «le forze russe hanno sventato un'importante operazione militare ucraina nella regione meridionale di Donetsk e ucciso centinaia di truppe pro-Kiev». Secondo il ministro, l'offensiva sarebbe scattata ieri, utilizzando sei battaglioni meccanizzati e due di carri armati. Al momento non ci sono commenti in merito da parte Ucraina.
Mosca fa sapere di aver «respinto un'offensiva su larga scala» delle forze ucraine a Donetsk, annessa a Mosca, «mentre i combattimenti si intensificavano lungo il confine».
Kiev da mesi prepara una «grande controffensiva», sperando di recuperare il territorio perso da quando la Russia ha lanciato la sua operazione militare nel febbraio 2022. L'esercito di Kiev ha recentemente affermato che non ci sarebbe stato alcun annuncio sull'inizio delle manovre.
Il ministero della Difesa russo ha riferito che ieri, a sud di Donetsk, «il nemico ha lanciato un'offensiva su larga scala in cinque settori del fronte». «Sono stati coinvolti - ha precisato - un totale di sei battaglioni meccanizzati e due di carri armati ucraini. Il nemico (Kiev, ndr) non ha raggiunto i suoi compiti, non ha avuto successo».
Il ministero ha pubblicato quello che ha detto essere un video della battaglia, che mostra i veicoli corazzati ucraini sotto il fuoco dell'artiglieria russa. Il capo di stato maggiore dell'esercito russo, Valery Gerasimov, «era in uno dei posti di comando avanzati», ha aggiunto Mosca.
Ampie parti di Donetsk sono sotto il controllo dai separatisti filo-Mosca dal 2014. Si tratta di uno dei quattro territori ucraini orientali che la Russia ha formalmente annesso nel settembre dello scorso anno, insieme a Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson. L'esercito russo ha anche affermato di aver respinto un «gruppo di sabotaggio di terroristi ucraini» che cercava di attraversare il confine vicino al villaggio di Novaya Tavolzhanka, nella regione di Belgorod.
06:28
06:28
Il punto alle 6.00
Oggi, lunedì 5 giugno, è il 466.esimo giorno dallo scoppio del conflitto in Ucraina. Ecco i principali aggiornamenti delle scorse ore.
«Kiev chiarisca sull'uso delle nostre armi in
Russia»
Il Belgio
chiederà chiarimenti a Kiev sull'uso di armi prodotte dall'azienda nazionale
Fabrique Nationale de Herstal in territorio russo da parte di due milizie
anti-Putin. Lo riportano i media locali dopo le rivelazioni del Washington Post
sull'uso di armi occidentali nell'attacco a Belgorod la scorsa settimana. Le
immagini diffuse dal giornale statunitense e rilanciate dal quotidiano
fiammingo Het Laatste Nieuws mostrano alcuni combattenti russi filo-ucraini
della legione «Russian Freedom» e del «Russian Volunteer
Corps» imbracciare fucili d'assalto Scar ritenuti di fabbricazione belga. Le
ministre della Difesa e degli Esteri del Belgio, Ludivine Dedonder e Hadja
Lahbib, hanno deciso di contattare quanto prima le autorità ucraine per
chiedere chiarimenti. Le consegne di armi dal Belgio, per le due esponenti,
«sono destinate alle forze armate ucraine per proteggere il loro
territorio e la loro popolazione dall'invasione russa. È una condizione
espressamente indicata nei documenti che accompagnano ogni consegna. Queste
armi non sono quindi autorizzate per gruppi isolati che hanno un'agenda interna
russa».
I partigiani russi filo-ucraini chiedono un
incontro col governatore di Belgorod
I partigiani
russi filo-ucraini che combattono a Belgord hanno chiesto ieri un incontro con
il governatore della regione russa, Vyacheslav Gladkov, proponendogli lo
«scambio di due prigionieri per pochi minuti di conversazione»: lo ha
annunciato su Telegram la Legione Libertà della Russia. «Oggi è una grande
festa ortodossa, il giorno della Trinità. E noi, rappresentanti dell'Rdk (il
Corpo dei Volontari russi, ndr) e della Legione, ci offriamo di scambiare due
prigionieri per pochi minuti di conversazione con lei in chiesa. Disarmati - si
legge nel messaggio -. Se verrete al tempio di Novaya Tavolzhanka fino alle
17.00 di oggi, scambieremo questi due prigionieri come gesto di buona volontà,
come si dice nella vostra patria, solo per l'opportunità di parlare con lei del
destino della Russia, dell'inutile guerra sanguinosa che viene condotta da un
anno e mezzo e che ora si sta svolgendo sul territorio della sua regione di
Belgorod». Quindi, prosegue il messaggio, «oggi fino alle 17.00 avete
l'opportunità di chiacchierare senza armi e di portare a casa due cittadini
russi, soldati comuni, che lei e la sua leadership politica avete mandato in
questo massacro. Ci vediamo lì!».
«Pronto a incontrare i ribelli filo-ucraini»
Il
governatore della regione russa di Belgorod al confine con l'Ucraina si è detto
pronto a incontrare i ribelli filo-ucraini
che attaccano le aree di frontiera. I partigiani russi filo-ucraini che
combattono a Belgorod avevano chiesto un incontro con il governatore Vyacheslav
Gladkov proponendogli lo «scambio di due prigionieri per pochi minuti di
conversazione».