Ricandidatura di Joe Biden, oggi l'atteso annuncio
Il giorno è oggi. Nelle prossime ore è atteso l'annuncio di Joe Biden sulle Presidenziali del 2024. E, salvo colpi di scena, il presidente si ricandiderà. Biden e i suoi collaboratori hanno creato attesa, ma avrebbero scelto martedì 25 aprile perché è il quarto anniversario del lancio della campagna 2020. Per mesi il presidente americano ha detto o lasciato intendere che voleva candidarsi per un secondo mandato, ma ha mostrato di non sentire (finora) l'urgenza di lanciare una campagna.
L'annuncio ufficiale – secondo indiscrezioni del Washington Post – sarà affidato a un video. Riprese che sarebbero state effettuate nella casa al mare in Delaware appena il presidente è rientrato dal viaggio in Irlanda. «Dopo quel week-end il presidente e la First Lady sono rientrati alla Casa Bianca e hanno dato mandato ai più stretti consiglieri di mettere in moto la macchina elettorale», scriveva il giornale.
Gli americani sono in attesa. Anche se un sondaggio i cui risultati sono stati resi noti proprio ieri da NBC News rivela qualcosa di (forse) inaspettato: il 70% degli intervistati ha detto che non vuole che Biden si candidi per un secondo mandato, rispetto a solo il 26% che invece è favorevole. Tra coloro che non vogliono la sua ricandidatura, il 69% cita l'età come motivo, con il 48% che lo definisce un motivo «importante». Recentemente, in occasione dell'incriminazione, Donald Trump (76 anni) si era espresso proprio in merito a questo aspetto, non nascondendo i suoi dubbi sulle capacità di Joe Biden (80 anni) di partecipare alla corsa del 2024: «Non vedo come sia possibile. Non è una questione di età, semplicemente non credo possa farlo. Non penso Biden sia in grado di farlo dal punto di vista fisico o mentale». Secondo indiscrezioni, l'annuncio della ricandidatura sarebbe stato posticipato anche per questo: Biden ha sentito l'opposizione crescente di parte degli stessi Democratici, perplessi sulla sua età, che ne fa già il presidente più anziano nella storia americana.
L'età conta
Se di 25 aprile si tratta, rispetto a quattro anni fa sarà comunque una candidatura diversa: nel 2019 era il gruppo dirigente del partito a volere Joe Biden, convinto che fosse il candidato migliore per battere Donald Trump. Adesso è decisamente diverso. Ma è in buona compagnia: lo stesso Donald Trump, seppure popolare tra i conservatori, non convince gli elettori. È ancora un sondaggio di NBC News, pubblicato la scorsa settimana, a rivelare che il 70% degli intervistati non vorrebbe né Trump né Biden, considerati entrambi troppo vecchi.
Ma Trump si è fatto avanti con largo anticipo. Il 16 novembre, in un discorso dalla residenza di Mar-a-Lago, aveva dichiarato: «Il ritorno dell'America comincia oggi». E, come detto, l'incriminazione con 34 capi d'accusa non è bastata a impensierire il tycoon: «Non abbandonerò mai la corsa alla Casa Bianca del 2024. Ritirarsi non fa per me».
Qualcuno ancora dice che non arriverà oggi
L'annuncio ufficiale della candidatura alla rielezione permetterà a Biden di iniziare a raccogliere fondi e preparare le casse per la lunga, e sempre più costosa, battaglia elettorale. Trump, nel frattempo, ha puntato sulla convention della NRA, la lobby delle armi americana, a Indianapolis: «Con me alla Casa Bianca nessuno oserà alzare un dito contro le vostre armi. Sono anni che combatto contro i poteri corrotti e le forze comuniste che vogliono distruggere l'America, interferire nelle elezioni attraverso il dipartimento di giustizia e portarci via le armi», ha attaccato il tycoon. Quindi, la promessa: «Una volta tornato alla Casa Bianca ripristinerò il secondo emendamento e il diritto all'autodifesa. Abolirò tutte le restrizioni sulle armi imposte da Biden». Dal canto suo, Mike Pompeo ha dichiarato che non correrà alle presidenziali del 2024, mettendo fine alle speculazioni secondo le quali avrebbe sfidato il suo ex capo. In un'intervista a Fox News, Pompeo ha chiarito di essere arrivato alla conclusione che «questo non è il mio momento».
La data odierna si inserisce in una finestra utile per Biden, prima dei viaggi in Giappone e in Australia del prossimo mese, e prima della sempre più incombente battaglia con i repubblicani al Congresso per il tetto del debito (giugno). Senza contare che la prossima settimana, il presidente ha fissato una serie di appuntamenti destinati a fare da cassa di risonanza al suo annuncio elettorale: venerdì sera avrà una cena con un centinaio di grandi finanziatori democratici, ai quali sabato i consiglieri della Casa Bianca illustreranno politiche e programmi elettorali. Sabato sarà l'ospite d'onore alla cena dei White House Correspondents Association, il ricevimento annuale dei corrispondenti della Casa Bianca che Donald Trump ha invece sempre disertato.
Ma c'è ancora chi sostiene che oggi, a sorpresa, l'annuncio potrebbe slittare. Resta il fatto che nonostante le preoccupazioni, anche da parte di alcuni esponenti dem, per una nuova corsa alla Casa Bianca di un presidente in età avanzata, non sono effettivamente emerse candidature alternative alla sua per la nomination democratica. Gli unici a scendere in campo sono stati Marianne Williamson, scrittrice e attivista che si era già candidata nel 2020, e Robert Kennedy jr, il figlio di Bob Kennedy, due figure esterne all'establishment politico.