Muralto

Rilancio del Grand Hotel, spunta un'opposizione

La proprietà dell’Albergo Belvedere ritiene vi siano alcune criticità nel progetto di ristrutturazione - Stefano Artioli: «Siamo sicuri di aver agito correttamente, ma possiamo discuterne»
Lo storico albergo locarnese. © CdT/Archivio
Spartaco De Bernardi
06.04.2022 17:07

«La ristrutturazione del Grand Hotel porterà indubbi benefici all’intero Locarnese, ma le regole devono essere rispettate». È con questa motivazione che la Hôtel Belvedere Locarno SA ha presentato opposizione contro la domanda di costruzione depositata dalla GHL SA, società del gruppo Artisa, per il rilancio della prestigiosa struttura alberghiera chiusa ormai da anni. «Siamo convinti che tutta la regione, e anche il nostro albergo, trarrà giovamento dalla riapertura del Grand Hotel», tiene a sottolineare Diego Lissi, presidente della Hôtel Belvedere Locarno SA. Ciò nonostante la società che gestisce l’albergo situato a pochi metri di distanza dal Grand Hotel ha deciso, sulla scorta dell’esame fatto dai propri architetti e legali, di opporsi alla domanda di costruzioni in pubblicazione fino a venerdì  alla cancelleria comunale di Muralto.

Due, in particolare, le censure sollevate. La prima riguarda i parcheggi: a giudizio dei firmatari dell’opposizione, quelli previsti dal progetto di ristrutturazione (82 suddivisi su due piani interrati) sarebbero insufficienti per rispondere alle esigenze del Grand Hotel. L’altra riguarda invece quello che è ritenuto un mancato rispetto dei vincoli di protezione ai quali sottostà lo storico edificio, in particolare per quanto attiene al tetto. «Ripeto: crediamo che il rilancio del Grand Hotel porterà benefici a tutta la regione. Per questo siamo pronti a ritirare la nostra opposizione se le criticità che abbiamo individuato saranno risolte», conclude DiegoLissi.

«Aperti al dialogo»

Pur restando convinto che il progetto curato dall’architetto IvanoGianola rispetti la pianificazione vigente - anche perché è stato allestito sulla scorta delle decisioni dei tribunali riguardanti le precedenti proposte di ristrutturazione mai concretizzate per vari motivi - Stefano Artioli si dice disposto a sedersi attorno ad un tavolo insieme agli oppositori per trovare una soluzione che soddisfi entrambe le parti e che consenta al progetto di ristrutturazione di procedere spedito verso la meta. «Tutto il Locarnese si è dimostrato compatto nel sostenere questo progetto, promosso da un imprenditore ticinese con l’obiettivo di riportare agli antichi splendori il Grand Hotel e di riflesso di dare uno stimolo all’intera regione. Anche i vertici della funicolare che porta ad Orselina, ad esempio, si sono detti disposti a rimettere in funzione la fermata del Grand Hotel», rileva il patron del gruppo Artisa, auspicando che l’opposizione della Hôtel Belvedere Locarno SA possa essere ritirata al più presto. L’obiettivo che l’imprenditore si è posto è infatti quello di far partire il cantiere per i lavori di ristrutturazione già quest’autunno e di riaprire il Grand Hotel nell’estate del 2024.