Confine

Ritrovati i corpi dei due alpinisti dispersi sulla Grignetta

Dispersi da sabato sul monte che dà sul ramo lecchese del Lago di Como, i due skyrunner sono stati trovati senza vita nel canalone Caimi – Inutili le operazioni di soccorso, rese difficili dalle condizioni meteorologiche avverse
Red. Online
10.02.2025 20:16

Dopo due giorni di ricerche sono stati ritrovati i corpi senza vita dei due alpinisti italiani dispersi da sabato sul monte Grignetta, cima che dà sul ramo lecchese del Lago di Como. Il ritrovamento, riportano i media della vicina Penisola, è avvenuto circa a metà del canalone Caimi, dove si erano concentrate le ricerche nelle ultime ore, dopo il rilevamento del segnale di uno dei loro telefoni cellulari in quella zona.

Secondo quanto fatto inizialmente sapere dalla delegazione lariana del Soccorso alpino, i due alpinisti – entrambi classe 1976 – erano saliti in auto ai Piani dei Resinelli nelle prime ore di sabato mattina, da dove avevano affrontato l'uscita in montagna. I due, spiegano i giornali italiani, erano stati notati da altri alpinisti mentre affrontavano, in discesa, la via Cermenati. Ma poi di loro più nessuna notizia.

Scattato l'allarme, i soccorsi si sono messi alla ricerca dei due «skyrunner», attivando anche una squadra droni che, con i dispositivi di rilevamento termico, avrebbe dovuto aiutare a individuare le due persone disperse tra i sentieri e i canali.

Senza successo. Rese difficili dalle condizioni meteorologiche avverse – fra neve e vento forte –, le operazioni di soccorso si sono concluse oggi con il ritrovamento dei corpi dei due alpinisti.

Le operazioni di recupero

In serata, poi, il Soccorso alpino italiano ha fornito alcuni dettagli sul ritrovamento, avvenuto sostanzialmente grazie a osservazioni dall'elicottero. Le informazioni diffuse e confermate finora, hanno fatto sapere le autorità,  si basano sul rilevamento del segnale del dispositivo RECCO di una delle due persone disperse in Grignetta. «I segnali intercettati potrebbero appartenere a due dispositivi differenti», ha fatto sapere il Soccorso alpino italiano. «Il personale del Soccorso alpino e speleologico, con tre tecnici a bordo dell'elicottero di Elitellina che ascoltavano in cuffia i segnali ricevuti dall'apparecchio, ha anche avvistato la sagoma di una persona in un canale».

Secondo quanto si è potuto apprendere, accanto a questa sagoma, ci sarebbe quella del secondo disperso. Saranno le verifiche in corso a dare la certezza di altri elementi. Le operazioni di recupero avverranno domani mattina, condizioni meteo permettendo.