Ritrovato relitto della Roma

ROMA - È stata identificata dopo decenni di ricerche - fa sapere la Marina Militare italiana - una parte della Corazzata Roma: sta a 1000 metri di profondità nel Golfo dell'Asinara, a 16 miglia dalla costa della Sardegna. La nave da guerra era stata affondata da due bombe tedesche il 9 settembre del 1943: vi furono 1352 vittime.
Dopo un "falso ritrovamento" da parte del team guidato da Francesco Scavelli, due giorni fa, è stata invece la squadra dell'ingegnere luganese Guido Gay - titolare della società Gaymarine Srl e di una ditta di Balerna, la Idrobotica, che costruisce battiscafi telecomandati, i cosiddetti "remote operated vehicles" - a identificare con certezza la posizione del relitto. Questo grazie all'ausilio del sofisticato robot subacqueo Pluto Palla e ad altri strumenti imbarcati a bordo del catamarano Daedalus di proprietà dello stesso Guido Gay.
Il personale della Marina Militare, imbarcato per l'occasione sul Daedalus, ha potuto verificare la coerenza delle immagini, riprese per la prima volta il 17 giugno scorso e ripetute il 28 giugno 2012, di pezzi di artiglieria contraerea imbarcata sulla corazzata Roma. È stato dunque possibile assegnare la corretta posizione a quello che la Marina Militare ritiene uno dei più importanti Sacrari del mare.