News
La diretta

Rosaviatsia conferma: «Prigozhin era sull'aereo precipitato»

L'Agenzia federale russa per il trasporto aereo afferma che il leader della Wagner si trovava a bordo del jet, che si ipotizza sia stato abbattuto da Mosca – Un secondo aereo legato al leader del gruppo Wagner è invece atterrato nella capitale – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
LIVE
Rosaviatsia conferma: «Prigozhin era sull'aereo precipitato»
Red. Online
23.08.2023 06:26
23:42
23:42
«Un altro vice e altri membri della Wagner tra i passeggeri del jet»

Oltre a Yevgeny Prigozhin e al suo braccio destro, il comandante Dmitry Utkin, sull'aereo era presente anche un altro vice del Gruppo Wagner, Valery Chekalov, ex uomo d'affari, associato alle strutture commerciali di Prigozhin e presunto responsabile del servizio di sicurezza della milizia. Lo riporta Baza.

Tra i passeggeri, sono stati segnalati anche altri membri del Gruppo Wagner: Yevgeny Makaryan, Alexander Totmin, che avrebbe combattuto in Sudan, Serghei Propustin, lanciatore di granate, e Nikolai Matuseyev, sul quale non è stato possibile trovare informazioni.

23:07
23:07
Svetlana Tikhanovskaya: «Prigozhin era un assassino, non ci mancherà»

La leader dell'opposizione bielorussa in esilio Svetlana Tikhanovskaya ha dichiarato che il capo della Wagner, Yevgeny Prigozhin, era un «assassino» che «non mancherà a nessuno», dopo la caduta dell'aereo del leader mercenario in Russia. «Il criminale Prigozhin non mancherà a nessuno in Bielorussia. Era un assassino e deve essere ricordato come tale», ha scritto Tikhanovskaya su X, ritenendo che «la sua morte potrebbe smantellare la presenza di Wagner in Bielorussia», Paese alleato di Mosca.

22:51
22:51
«Recuperati i resti delle 10 persone a bordo»

Secondo quanto riportano diversi media internazionali, citando l'agenzia di stampa russa Interfax, i servizi di emergenza russi hanno recuperato i resti di tutte le 10 persone a bordo dell'aereo precipitato. 

22:47
22:47
«In lutto la sede della Wagner a San Pietroburgo»

La sede del Gruppo Wagner di San Pietroburgo mostra una croce formata dalle luci accese degli uffici, a simboleggiare il lutto per la scomparsa del capo della milizia Yevgney Prigozhin e del suo braccio destro Dmitry Utkin. Le immagini sono state diffuse da diversi medi russi, come Meduza.

© Twitter
© Twitter
22:42
22:42
Grey Zone: «Utkin è morto, sarà per sempre il comandante della Wagner»

«Dmitry Valeryevich Utkin, eroe della Russia e detentore di quattro ordini del coraggio, conosciuto in tutto il mondo anche con il suo nome di battaglia Wagner, che era e anche dopo quanto accaduto sarà per sempre comandante del 'Gruppo Wagner' - è morto a causa delle azioni dei traditori della Russia. Ma anche all'inferno sarà il migliore! Gloria alla Russia!». Lo scrive Grey Zone, canale Telegram vicino al Gruppo Wagner.

22:10
22:10
Rosaviatsia: «Prigozhin era sull'aereo precipitato»

Yevgeny Prigozhin e Dmitry Utkin erano a bordo dell'aereo Embraer precipitato. Lo conferma la Rosaviatsia, l'Agenzia federale russa per il trasporto aereo, citata dalla Tass.

21:43
21:43
«Prigozhin è morto, ucciso dai traditori»

«Il capo del gruppo Wagner, eroe della Russia e vero patriota, Yevgeny Viktorovich Prigozhin, è morto a causa delle azioni dei traditori della Russia. Ma anche all'Inferno sarà il migliore! Gloria alla Russia!». Lo scrive il canale Telegram vicino ai Wagner Grey Zone.

21:10
21:10
Giallo su un secondo aereo di Prigozhin atterrato a Mosca

Mentre gli occhi del mondo erano puntati sull'aereo che è caduto in Russia con il leader dei Wagner Yevgeny Prigozhin nella lista passeggeri, un secondo aereo di proprietà del capo dei mercenari stava volando sopra Mosca. A sostenerlo è il canale Telegram vicino ai Wagner Grey Zone, alimentando le speculazioni sul destino del fondatore del gruppo di combattenti.

«Il secondo aereo privato di Yevgeny Prigozhin Embraer ERJ-135BJ 'Legacy 650' con il numero RA-02748, dopo l'abbattimento con la difesa aerea di un altro aereo di Prigozhin con il numero RA-02795, sta attualmente volando nel cielo sopra Mosca», ha scritto il canale poco dopo aver dato notizia del jet privato caduto nella regione di Tver.

Dopo circa 40 minuti, Grey Zone ha scritto che il secondo aereo di Prigozhin «è atterrato all'aeroporto di Ostafyevo vicino a Mosca. Su dove fosse alla fine lo stesso Yevgeny Prigozhin al momento non ci sono dati esatti», ha aggiunto, mentre si fanno sempre più insistenti le notizie non confermate della morte del leader dei Wagner e del suo braccio destro Dmitry Utkin.

A questo proposito, comunque, Grey Zone ha invitato gli utenti ad «aspettare informazioni verificate».

21:10
21:10
La Casa Bianca: «La morte di Prigozhin non sarebbe una sorpresa»

La morte di Yevgheny Prigozhin «non sarebbe una sorpresa»: così la Casa Bianca ha commentato la presunta scomparsa del capo della Wagner in seguito alla caduta del suo jet in Russia.

«Abbiamo visto le notizie» dell'incidente, ha detto in una nota la portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale, Adrienne Watson. «Se confermato, nessuno dovrebbe essere sorpreso», ha aggiunto.

20:58
20:58
Podolyak: «Putin non perdona nessuno»

«A proposito di Prigozhin: vale la pena aspettare che la nebbia si dissolva... Nel frattempo è ovvio che Putin non perdona nessuno». Lo scrive su X il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak.

«Lui aspettava il momento. È ovvio che Prigozhin avesse firmato una speciale condanna a morte per sé nel momento in cui ha creduto alle bizzarre garanzie di Lukashenko e all'altrettanto assurda parola d'onore di Putin. L'eliminazione dimostrativa di Prigozhin e del comando Wagner due mesi dopo il tentativo di golpe è un segnale di Putin alle élite russe in vista delle elezioni del 2024. Attenzione! La slealtà equivale alla morte».

20:36
20:36
Filorussi: «Prigozhin e Utkin sono morti»

Yevgeny Prigozhin e il suo braccio destro Dmitry Utkin sono morti: lo sostiene il governatore filorusso di Zaporizhzhia, Vladimir Rogov. «Sono appena stato in contatto con importanti 'musicisti' (appartenenti alla Wagner, ndr). Hanno confermato la morte di Yevgeny Prigozhin e di Dmitry Utkin», ha scritto su Telegram.

20:24
20:24
A bordo ci sarebbe stato anche Dmitry Utkin

Tra i passeggeri a bordo dell'aereo ci sarebbe stato anche il numero due e co-fondatore del gruppo mercenario Wagner, Dmitry Utkin. Lo scrive il Kyiv Post che cita canali Telegram russi, anche se non ci sono conferme ufficiali.

20:11
20:11
Schianto del jet della Wagner: trovati otto corpi

Sono otto i corpi finora ritrovati nel luogo della regione russa di Tver, dove si è schiantato il jet privato sul quale si sarebbe trovato Yevgeny Prigozhin. Lo riferiscono fonti dei servizi d'emergenza citati dall'agenzia Ria Novosti.

19:22
19:22
Si schianta un aereo fra Mosca e San Pietroburgo: «A bordo Prigozhin»

Un aereo con dieci persone a bordo si è schiantato tra Mosca e San Pietroburgo. Lo hanno reso noto i servizi di emergenza russi, aggiungendo che non ci sono superstiti.

Secondo Rosaviatsia, l'Agenzia federale del trasporto aereo russo, citata dai media del Paese, a bordo figurava anche il leader del Gruppo Wagner Yevgeny Prigozhin.

Secondo il canale Telegram vicino a Wagner Grey Zone, «il business jet Embraer Legacy 600 con numero di registrazione RA-02795, che apparteneva a Yevgeny Prigozhin, è stato abbattuto dal fuoco della difesa aerea del ministero della Difesa russo».

«Inizialmente a bordo c'erano sette persone. Prima che l'aereo si schiantasse, i residenti locali hanno ascoltato due raffiche di caratteristiche difese aeree, e ciò è confermato dalle scie di condensazione nel cielo in uno dei video, così come dalle parole di testimoni oculari diretti», scrive Grey Zone nel messaggio pubblicando alcune immagini e video dell'aereo che cade e dei rottami in fiamme.

15:53
15:53
Mosca: «Intercettato un aereo norvegese sul Mare di Barents»

Un jet militare Mig-29 russo si è alzato in volo oggi per intercettare un aereo norvegese P-8A Poseidon e impedirgli di avvicinarsi ai confini russi sul Mare di Barents.

Il pilota russo si è attenuto alle norme di comportamento internazionali senza alcun avvicinamento pericoloso all'aereo norvegese, che ha fatto una virata allontanandosi dal confine, ha detto il ministero della Difesa in un comunicato.

14:18
14:18
Medvedev: «Potremmo annettere Abkhazia e Ossezia del Sud»

La Russia potrebbe decidere un giorno di annettere le Repubbliche separatiste dell'Abkhazia e dell'Ossezia del Sud, in Georgia, se da Tbilisi dovessero venire minacce alla sicurezza di Mosca. L'ipotesi, che ricorda l'annessione lo scorso anno delle regioni ucraine di Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson, è stata ventilata dall'ex presidente russo Dmitri Medvedev, attuale vice capo del Consiglio di Sicurezza nazionale.

«Il potenziale ingresso nella NATO della Georgia torna ad essere discusso e la russofobia è in aumento nel Paese», ha lamentato Medvedev in un'intervista al sito aif.ru ripresa dall'agenzia Tass, 15 anni dopo la guerra tra la Georgia e la Russia, che nel 2008 intervenne a difesa delle due repubbliche ribelli.

La Russia riconosce attualmente Abkhazia e Ossezia del Sud come Stati indipendenti insieme con pochi altri Paesi tra cui Venezuela e Nicaragua.

«Non abbiamo bisogno di una ripetizione della storia del 2008, noi vogliamo ancora - ha affermato Medvedev - sederci al tavolo negoziale per risolvere i problemi, nello spirito della Carta delle Nazioni Unite. Ma non esiteremo ad agire se le nostre preoccupazioni si materializzeranno. L' idea di unirsi alla Russia è ancora popolare in Abkhazia e in Ossezia del Sud, e alla fine potrebbe essere realizzata se ci fossero ragioni solide per farlo».

14:11
14:11
«Mosca ha distrutto 270.000 tonnellate di grano in un mese»

L'Ucraina denuncia che gli attacchi russi ai suoi porti marittimi e fluviali hanno distrutto 270.000 tonnellate di grano nell'arco di un mese.

«In totale, 270.000 tonnellate di grano sono state distrutte in un mese di attacchi ai porti», ha dichiarato il ministro delle infrastrutture Oleksandr Kubrakov sulle reti sociali.

14:08
14:08
Distrutto sistema anti-missili russo S-400 in Crimea

Un'esplosione vicino al villaggio di Olenivka nella penisola di Tarkhankut, nella Crimea occupata, ha distrutto oggi intorno alle 10.00 (le 9.00 in Svizzera) il sistema di difesa aerea russo a lungo e medio raggio S-400 Triumph. Lo scrive su Telegram l'Intelligence della Difesa ucraina.

«L'esplosione ha distrutto completamente il sistema, i suoi missili e il personale - aggiunge -. Dato il numero limitato di sistemi di questo tipo nell'arsenale del nemico, si tratta di un colpo doloroso al sistema di difesa aerea degli occupanti, che avrà un serio impatto su ulteriori eventi nella Crimea occupata», sostengono gli ucraini.

13:55
13:55
Zelensky: «Avanziamo gradualmente ma nella direzione giusta»

L'Ucraina sta avanzando gradualmente nella sua controffensiva, anche se il cammino è molto difficile perché i russi stanno minando densamente il territorio: lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky durante la conferenza stampa congiunta con il primo ministro finlandese Petteri Orpo a Kiev. Lo riporta l'«Ukrainska Pravda».

«Oggi abbiamo parlato con il primo ministro (Petteri Orpo, ndr). Se non vi dispiace, non dirò tutto pubblicamente, ma vediamo che stiamo facendo progressi in diversi settori - ha detto Zelensky -. È molto difficile per noi, c'è un'attività di disseminazione di mine molto densa, migliaia di mine, questo è ciò che la Russia si lascia alle spalle».

«La tendenza più importante che i militari mi riferiscono ogni giorno è che stiamo avanzando in modo costante e continuo. Sì, un po' alla volta, ma la direzione è quella giusta», ha aggiunto.

Secondo quanto riporta Rbc-Ucraina, Zelensky ha anche affermato che l'Ucraina è interessata alla cooperazione in materia di difesa con la Finlandia, in particolare alla produzione congiunta dei veicoli blindati Kha-180 (i Pasi).

«Siamo molto interessati ai vostri veicoli corazzati da trasporto delle truppe. Vorremmo produrli insieme in Ucraina, poiché abbiamo discusso con il primo ministro svedese del (veicolo da combattimento, ndr) CV-90. Ma abbiamo bisogno di più. Sia durante la guerra sia dopo la guerra. Dobbiamo rimanere forti per non dare alla Russia l'opportunità di pensare ad una seconda ondata di aggressioni contro di noi», ha detto Zelensky.

Intanto la Finlandia sta preparando il 18esimo pacchetto di aiuti all'Ucraina, ha detto Orpo. Il pacchetto, ha aggiunto, includerà attrezzature per la difesa e munizioni. La Finlandia ha già fornito all'Ucraina 17 pacchetti di aiuti per attrezzature di difesa per un totale di 1,2 miliardi di euro.

13:54
13:54
«Drone russo su una scuola nella regione di Sumy, 4 morti»

Un drone russo ha colpito oggi un istituto scolastico a Romny, una cittadina nella regione di Sumy, nell'Ucraina orientale: l'edificio è stato completamente distrutto. Quattro prsone sono rimaste uccise e altre quattro ferite. lo ha reso noto la Polizia nazionale, come riporta Rbc-Ucraina.

«A Romny i russi hanno distrutto una scuola e ucciso almeno due insegnanti. Ci sono informazioni che altri due dipendenti dell'istituto sono morti sotto le macerie - si legge in un comunicato della Polizia -. Quattro persone che si trovavano vicino al luogo dell'incidente sono rimaste ferite».

Le vittime sono la preside della scuola, il suo vice, un bibliotecario e una segretaria, ha dichiarato all'emittente statale ucraina Suspilne il presidente dell'amministrazione militare del distretto di Romny, Denis Vashchenko. L'operazione di rimozione delle macerie è stata completata, scrive Rbc-Ucraina.

12:44
12:44
Esplosioni nella Crimea occupata

Esplosioni sono state udite questa mattina nella parte occidentale della Crimea occupata: lo riporta Rbc-Ucraina, che cita canali Telegram locali. Circola sulle reti sociali un'immagine, probabilmente del villaggio di Olenivka, in cui si vede una densa colonna di fumo.

il consigliere del sindaco in esilio di Mariupol, Petro Andriushchenko, ha in seguito scritto su Telegram che il sistema missilistico antinave russo Bastion (Asms) nella Crimea occupata, utilizzato dalle forze di Mosca per lanciare i missili Oniks contro l'Ucraina, è stato danneggiato. Secondo Andriushchenko, «anche le stazioni radar sono state danneggiate». Nel complesso, conclude, «ci sono state sette esplosioni».

12:33
12:33
«In Ucraina per fermare una guerra di sterminio»

L'intervento russo in Ucraina è stato motivato dal desiderio di «fermare la guerra di sterminio intrapresa dall'Occidente». Lo ha detto il presidente Vladimir Putin intervenendo in videoconferenza al summit del Brics a Johannesburg. Lo riferisce la Tass.

«La Russia ha deciso di sostenere la gente che sta combattendo per la sua cultura, le sue tradizioni, la sua lingua e il suo futuro», ha detto Putin riferendosi alle popolazioni del Donbass. «Le nostre azioni in Ucraina - ha aggiunto - hanno una sola ragione: mettere fine alla guerra scatenata dall'Occidente e i suoi satelliti in Ucraina contro il popolo del Donbass».

Il presidente russo ha proseguito affermando che i paesi del Brics sono «contro ogni egemonia e la propaganda di alcuni paesi su una loro esclusività e la loro nuova politica basata su questo postulato, una politica di continuazione del colonialismo e del neocolonialismo».

Putin ha quindi ringraziato gli altri paesi membri per i loro tentativi di raggiungere una pace negoziata «giusta» in Ucraina. «Siamo grati ai nostri colleghi del Brics che partecipano attivamente agli sforzi per mettere fine a questa situazione e per raggiungere una soluzione giusta con mezzi pacifici», ha detto Putin.

11:47
11:47
«Drone russo su una scuola nella regione di Sumy»

Un drone russo ha colpito oggi un istituto scolastico a Romny, una cittadina nella regione di Sumy, nell'Ucraina orientale: l'edificio è stato completamente distrutto. Due insegnanti sono rimasti uccisi, ha reso noto su Telegram il ministro dell'interno ucraino Igor Klymenko.

«A Romny, nella regione di Sumy, i russi hanno distrutto una scuola e ucciso almeno due insegnanti - ha scritto Klymenko -. I loro corpi sono stati estratti (dalle macerie, ndr) dai soccorritori. Altre tre persone sono rimaste ferite». Altri due dipendenti sono ancora sotto le macerie, ha aggiunto sottolineando che «le operazioni di ricerca e salvataggio sono in corso».

11:04
11:04
Il presidente della Repubblica portoghese a Kiev

Il presidente della Repubblica portoghese, Marcelo Rebelo de Sousa, è arrivato stamattina alle 7.30 (ora locale) in Ucraina, per una visita ufficiale di due giorni. La comitiva presidenziale, che include il ministro degli esteri João Gomes Cravinho, è giunta a Kiev in treno dalla Polonia, dove ieri Rebelo de Sousa aveva incontrato il suo omologo polacco, Andrzej Duda.

La visita in Ucraina non era stata annunciata, per motivi di sicurezza, ma nemmeno totalmente smentita durante i due giorni trascorsi in Polonia, e ieri il Parlamento portoghese aveva votato a favore della richiesta del presidente di recarsi a Kiev (con l'eccezione del Partito comunista portoghese, che si è opposto al viaggio).

Fra gli appuntamenti in agenda, una visita a Bucha e ad altre zone particolarmente colpite dall'invasione russa, la partecipazione oggi al summit organizzato dall'Ucraina sul tema del recupero della Crimea e, sempre oggi, una visita a un'istituzione che si dedica ai bambini separati dalle famiglie a causa della guerra.

Domani il presidente portoghese vedrà sia Volodymyr Zelensky che il primo ministro Denys Shmygal, e parteciperà alla cerimonia di anniversario dell'indipendenza del paese.

«Tutto ciò che è fondamentale oggi nella vita dell'Ucraina è fondamentale nella vita del Portogallo», ha dichiarato il presidente al suo arrivo in stazione.

11:01
11:01
«Drone ucraino su Belgorod, uccisi tre civili»

Tre civili sono morti a causa di un attacco ucraino con un drone nella regione russa di Belgorod: lo scrive su Telegram questa mattina il governatore Vyacheslav Gladkov.

Le vittime si trovavano nella zona di una clinica nel villaggio di Lavy, nel distretto di Valuyskiy, ha precisato Gladkov.

«Le forze armate ucraine hanno sganciato un ordigno esplosivo da un drone mentre le persone si trovavano in strada - ha scritto il governatore -. Due uomini sono morti sul posto per le ferite riportate. I medici hanno lottato fino all'ultimo per la vita di un'altra vittima, ma le sue ferite erano incompatibili con la vita».

11:00
11:00
«Il generale Surovikin sostituito all'Aeronautica»

Il generale Serghei Surovikin è stato sostituito al comando dell'Aeronautica dal generale Viktor Afzalov, secondo quanto scrive l'agenzia Ria Novosti citando sue fonti.

Surovikin, già comandante delle forze russe in Siria e capo delle operazioni in Ucraina dall'ottobre 2022 al gennaio di quest'anno, ha comandato le forze aerospaziali dal 2017.

Negli ultimi mesi si erano diffuse voci, mai confermate, di una sua rimozione e anche di un suo arresto per un presunto appoggio al capo della Wagner Yevgeny Prigozhin nel tentato ammutinamento del 24 giugno.

Di Surovikin non si hanno più notizie certe proprio dal 24 giugno, quando ha diffuso un video invitando i ribelli della Wagner a mettere fine alla loro marcia verso Mosca prima che fosse «troppo tardi».

Qualche giorno dopo il «Financial Times» aveva scritto di aver saputo che era stato fermato, anche se non era chiaro se perché «accusato di essere un complice della rivolta o se semplicemente detenuto per essere interrogato». Ma la figlia del generale aveva smentito tali informazioni.

Sempre alla fine di giugno, interrogato sull'argomento, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov aveva definito queste voci come semplici «pettegolezzi».

Ieri un autorevole giornalista russo, l'ex redattore capo dell'emittente radio Echo di Mosca Alexei Venediktov, e un influente blog militare, Rybar, erano tornati a parlare di un siluramento di Surovikin.

08:39
08:39
Medvedev: «L'Ucraina potrebbe scomparire come Stato»

L'Ucraina potrebbe scomparire come Stato in seguito al conflitto in corso: lo scrive il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitri Medvedev, in un articolo pubblicato sul sito web aif.ru in occasione del 15/o anniversario dell'invasione dell'Ossezia del Sud da parte della Georgia e della Russia. Lo riporta la Tass.

«È già chiaro come andrà a finire: Kiev subirà una vergognosa sconfitta, proprio come gli aggressori georgiani. Lo Stato ucraino, che è stato creato artificialmente sulle rovine dell'Unione Sovietica, scomparirà probabilmente dalla mappa politica del mondo», afferma Medvedev.

Mosca è stata costretta a lanciare un'operazione militare contro l'Ucraina per prevenire un'aggressione da parte dell'Occidente e delle autorità di Kiev, ha ancora detto il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo.

«È noto il modo in cui l'Occidente e le sue marionette di Kiev hanno agito nella situazione del Donbass. È stata la stessa ipocrisia, gli stessi trucchi e la stessa agenda nascosta. I preparativi stavano gradualmente procedendo su tutti i binari possibili per un atto di aggressione su larga scala contro la Russia. Le cose stavano seguendo lo schema che era stato messo in atto in un paese montuoso e leggermente più caldo del Caucaso 15 anni prima», ha scritto Medvedev riferendosi alla Georgia e all'Ossezia del Sud.

L'ex presidente russo ha poi sottolineato che per quanto riguarda la situazione in Ucraina, «solo con la forza si è evitato un esito fatale, perché i colloqui avevano perso ogni significato». E alla luce della mancanza di garanzie «che il nostro nemico non si sarebbe unito al blocco militare, già eccessivamente sviluppato, abbiamo chiarito la nostra posizione. Abbiamo dovuto lanciare un'operazione militare. C'è un'enorme differenza tra la fiducia nei propri partner e l'ingenuità. Non sono riusciti a prenderci in giro», ha osservato Medvedev.

08:34
08:34
Kiev: «Droni russi contro i granai di Odessa»

Le forze russe hanno lanciato la notte scorsa un attacco con droni che ha colpito infrastrutture civili della regione di Odessa, nell'Ucraina meridionale, inclusi i granai: lo ha reso noto su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale, Oleg Kiper.

«I terroristi russi hanno attaccato il sud della regione di Odessa con droni d'attacco per tre ore. Il nemico ha preso di mira le infrastrutture civili della regione. Le forze di difesa aerea hanno distrutto 9 droni Shahed-136/131 - ha scritto Kiper -. Purtroppo sono stati colpiti i complessi di produzione e di trasbordo dove è scoppiato un incendio su una superficie totale di 700 metri quadrati. Alle 6.00 del mattino (le 5.00 in Svizzera, ndr), l'incendio è stato circoscritto. I danni comprendono anche le strutture di stoccaggio dei cereali. Tutti i servizi competenti stanno lavorando sul posto... Non ci sono state vittime civili».

06:46
06:46
«Contrastato il tentativo di attacco con tre droni»

Kiev ha tentato di attaccare gli edifici di Mosca nelle prime ore di oggi con tre droni che sono stati bloccati e distrutti. Lo afferma in una nota riportata dalla Tass il ministero della Difesa russo. «L'attacco terroristico su Mosca ha coinvolto tre droni. Due sono stati distrutti dalle difese aeree sul Mozhaisky e Khimkinsky della regione di Mosca, mentre il terzo è stato bloccato dalla guerra elettronica e ha perso il controllo, schiantandosi contro un edificio in costruzione della capitale», si legge nel comunicato. Secondo il ministero, non ci sono state vittime.

06:33
06:33
Due i droni abbattuti su Mosca

La difesa aerea russa ha abbattuto due droni a Mosca e nella sua regione, colpita da un sesto giorno consecutivo di attacchi, ha detto mercoledì il sindaco della capitale. «La scorsa notte, la difesa aerea ha abbattuto un drone nel distretto di Mozhaysky, nella regione di Mosca. Il secondo drone ha colpito un edificio in costruzione nella capitale russa», ha detto il sindaco della città Sergei Sobyanin su Telegram, aggiungendo che secondo le prime informazioni non ci sono state vittime. Lo riferisce la Tass.

Tutti gli aeroporti di Mosca sono stati chiusi ai voli in partenza e in arrivo. Numerose le segnalazioni di esplosioni in città, dove al momento la situazione sarebbe tranquilla e non si registrerebbero feriti.

06:28
06:28
Il punto alle 6.00

Oggi, mercoledì 23 agosto, è il 546. esimo giorno dallo scoppio del conflitto in Ucraina. Ecco i principali aggiornamenti delle ultime ore.

«Bombe russe su Kherson, morta una donna»
Le forze russe hanno bombardato ieri l'insediamento di Komyshany, nella regione di Kherson, uccidendo un residente e ferendone un altro. Lo ha riportato su Telegram il governatore Alexander Prokudin. Secondo quanto sostenuto da Prokudin, una donna di 71 anni è stata uccisa e un uomo di 55 anni è rimasto ferito mentre camminava per strada. La procura di Kherson ha affermato che le forze russe hanno effettuato l'attacco intorno alle 11.20, molto probabilmente usando l'artiglieria, spiega il Kyiv Independent. Durante l'attacco sono stati danneggiati edifici residenziali e un tubo del gas.

«Basi russe attaccate da sabotatori coordinati da 007 di Kiev»
I numerosi attacchi drone contro gli aeroporti militari in territorio russo sarebbero opera di un gruppo di sabotatori coordinati dall'intelligence di Kiev e non partirebbero dall'Ucraina, ma dal territorio sotto il controllo del Cremlino. Lo ha riferito ieri l'edizione ucraina di New Voice, citando fonti interne del servizio di intelligence militare ucraino (Gur), ripresa da Meduza. Negli ultimi giorni questi gruppi avrebbero «neutralizzato cinque aerei russi, tra cui bombardieri strategici che hanno effettuato attacchi missilistici contro le città ucraine». In particolare, i sabotatori avrebbero attaccato l'aeroporto militare Soltsy-2, nella regione di Novgorod, distruggendo il bombardiere russo supersonico Tupolev Tu-22 e danneggiando altri due aerei. Secondo un funzionario dell'intelligence militare ucraino, altri due bombardieri sono stati danneggiati in un attacco di droni all'aeroporto di Shaykovka nella regione di Kaluga. Anche il ministero della Difesa britannico, nel rapporto quotidiano sulla guerra diffuso su X, sostiene che è probabile che alcuni attacchi di droni contro aeroporti militari russi vengano effettuati dal territorio della Federazione Russa e non dai suoi confini. Secondo l'intelligence, il raid a Soltsy-2 è almeno il terzo esempio di attacco riuscito contro gli aeroporti dell'aviazione a lungo raggio del ministero della Difesa di Mosca, che metterebbe in dubbio la capacità della Russia di garantire la sicurezza di tali strutture.