Primo agosto

Rösti in Ticino? L'appello: «Completiamo AlpTransit»

L'associazione ha preparato una lettera aperta da consegnare al titolare del DATEC in cui si ribadisce l’urgenza del completamento dell'opera ferroviaria a sud delle Alpi
© KEYSTONE / PETER KLAUNZER
Red. Online
31.07.2023 09:32

Albert Rösti sarà l'unico consigliere federale a fare tappa in Ticino, domani, in occasione della Festa nazionale. Visiterà la Swissminiatur di Melide. Quale occasione migliore per sfruttare la presenza del titolare del Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC) in uno dei punti nevralgici dell’asse di transito nord-sud per esporre i gravi problemi del traffico e del carico ambientale in Ticino? È quello che hanno pensato i membri di ProGottardo-Ferrovia d’Europa, che hanno deciso di indirizzare al consigliere federale una lettera aperta.

L'argomento, è presto detto, è il completamento di AlpTransit. Lo scorso anno, prendendo posizione sul progetto Ferrovia 2050 della Confederazione, il Consiglio di Stato ha voluto esprimere in modo «inequivocabile» le richieste ticinesi per anticipare i crediti di progettazione, dopo che il completamento di AlpTransit era già stato rivendicato dal Gran Consiglio nel 2018 e nel 2019. A fine maggio il Gran Consiglio ha approvato all’unanimità una risoluzione generale per lanciare un segnale all’indirizzo di Berna, affinché l’opera del secolo non rimanga incompiuta. Una risoluzione firmata dall’Ufficio presidenziale del Parlamento e da tutti i capigruppo del Legislativo. Il messaggio? Non c’è tempo da perdere, «altrimenti non sarà più possibile salire sul treno del 2035». Attualmente, infatti, nessun tratto a sud di AlpTransit è menzionato nei lavori del DATEC. Ma, concretamente, per poter partire nel 2035 gli studi di progettazione di massima dovrebbero iniziare ora. Motivo per cui il Ticino ha scelto di andare in pressing a Berna, sottolineando l’importanza di queste opere per tutto il contesto nazionale.

Il completamento di AlpTransit è stato messo sul tavolo anche a metà giugno, durante l'incontro della deputazione cantonale ticinese con il consigliere federale Albert Rösti. Il presidente della deputazione Fabio Regazzi ha spiegato ai giornalisti di avere precisato, ancora una volta, che gli investimenti non sono da vedere in un ottica cantonale, ma nazionale e internazionale.

E domani ci penseranno i giovani, membri della ProGottardo-ferrovia d’Europa e rappresentanti i partiti presenti in Gran Consiglio, a farsi promotori dell’iniziativa e ribadire al Consiglio federale l’urgenza del completamento di Alptransit «nell’interesse del Ticino, della Svizzera e delle giovani generazioni». Nella lettera aperta si ribadiscono al Consiglio federale alcuni punti: «Alptransit con le due gallerie di base si ferma a Lugano e resta incompiuta; il Ticino è gravato da problemi pressoché insostenibili legati sia al traffico sia al carico ambientale; il Ticino sta delineando un orizzonte futuro con la Città Ticino/Città dei Laghi che, nel contesto insubrico, è essenziale per cercare soluzione al suo sviluppo futuro; il completamento di Alptransit, da inserire nella pianificazione operativa a partire dal 2035, è indispensabile, non da ultimo per rispondere alle legittime esigenze delle giovani generazioni, ma anche per dare seguito alla volontà popolare espressa nel 1992 (Alptransit) e nel 1994 (iniziativa delle Alpi)».

C'è poi la visita di lavoro di inizio luglio a Roma di Albert Rösti, in cui il consigliere federale ha firmato con Matteo Salvini, vicepresidente del Consiglio italiano e ministro delle infrastrutture e dei trasporti, una dichiarazione d'intenti volta a rafforzare la collaborazione bilaterale nell'ampliamento dell'infrastruttura ferroviaria entro il 2035. Un Memorandum of Understanding con cui i due ministri si sono detti intenzionati a cooperare alla «realizzazione delle opere di potenziamento delle infrastrutture ferroviarie e dei servizi di trasporto su rotaia per merci e traffico viaggiatori tra Italia e Svizzera» e che promuove pure l'ulteriore trasferimento del traffico ferroviario dalla strada alla ferrovia. «Si tratta di un importante passo a cui deve far seguito la progettazione concreta del completamento di ApTransit in Ticino», conclude ProGottardo.