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Russia contro i piani di pace di Scholz e Zelensky: «Non ci sono le condizioni»

Dietrofront di Mosca sull'idea proposta dal cancelliere tedesco – E sul progetto proposto dal leader ucraino: «Non sappiamo nemmeno di cosa si tratti» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Russia contro i piani di pace di Scholz e Zelensky: «Non ci sono le condizioni»
Red. Online
09.09.2024 06:00
20:34
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Russia contro i piani di pace di Scholz e Zelensky: «Non ci sono le condizioni»

Sembrano essere durate solo 24 ore le speranze di uno spiraglio diplomatico sul conflitto in Ucraina alimentate dall'appello di Olaf Scholz a «raggiungere la pace più rapidamente», e dopo che si erano diffuse voci su una sua iniziativa in questo senso.

La Russia ha appreso solo dai media questa informazione, e comunque ritiene che «non ci siano le precondizioni» per una soluzione, ha affermato il Cremlino. Dichiarazioni che mostrano come le autorità russe «non siano molto disposte ad avviare negoziati in modo costruttivo», ha risposto a sua volta il portavoce del cancelliere tedesco, attaccato peraltro anche in patria dalla Cdu all'opposizione che gli ha contestato di «spingere subdolamente Kiev verso una falsa pace imposta da Mosca» pur di fregiarsi del titolo di «cancelliere della pace».

Accoglienza non migliore ha avuto l'annuncio fatto a Cernobbio dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky di avere messo a punto un «piano di pace» che intende sottoporre al presidente americano Joe Biden e ai candidati alla Casa Bianca, Kamala Harris e Donald Trump. «Non abbiamo alcuna idea di cosa sia questo nuovo piano», ha detto all'ANSA la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova.

Secondo fonti parlamentari tedesche, Scholz starebbe lavorando ad «una sorta di Minsk 3», non escludendo di trasferire parte dei territori ucraini alla Russia per arrivare a una pace negoziata. E il cancelliere non avrebbe «alcuna esitazione ad avere un colloquio telefonico con il presidente russo» Vladimir Putin se ritenesse il momento «appropriato», ha assicurato il suo portavoce.

«Non stiamo respingendo alcun piano in anticipo - ha detto da parte sua il portavoce di Putin - ma dobbiamo capire di cosa stiamo parlando». «Ascoltiamo diverse dichiarazioni dei Paesi europei - ha commentato Dmitry Peskov - ma non vediamo dichiarazioni in merito da parte del Paese che sta conducendo l'intero processo, guidando l'intero Occidente collettivo». Vale a dire gli Stati Uniti.

Quanto al piano di pace che Zelensky ha detto di voler presentare proprio agli Usa, al suo rientro a Kiev dopo la trasferta europea, lo stesso presidente ucraino lo ha ribattezzato «piano di vittoria per l'Ucraina», aggiungendo di avere messo al corrente di alcuni dettagli una delegazione di congressisti Usa incontrati a margine del forum di Cernobbio.

«Chi può fidarsi di Zelensky?», è stata la secca risposta di Zakharova. La portavoce russa ha ricordato che il presidente ucraino decise di ritirarsi nell'aprile del 2022 da un negoziato che era stato avviato il mese prima con un incontro tra delegati russi e ucraini a Istanbul. Una decisione che, secondo l'allora capo negoziatore ucraino David Arakhamia, uomo molto vicino al presidente, fu presa anche su pressione del primo ministro britannico Boris Johnson.

Comunque «i territori russi non sono in discussione», ha tagliato corto Zakharova, riferendosi anche alle quattro regioni parzialmente occupate e annesse da Mosca nel settembre del 2022. In una di queste, Donetsk, continua l'avanzata russa e oggi Mosca ha annunciato la conquista di un nuovo villaggio, quello di Memrik.

In questo quadro fosco per la diplomazia si inserisce l'assicurazione del presidente cinese Xi Jinping, secondo il quale Pechino intende «persistere nel promuovere pace e colloqui con un ruolo costruttivo verso una soluzione politica». Ma allo stesso tempo la Cina non rinuncia alla sua collaborazione militare con la Russia, e annuncia un nuovo ciclo di esercitazioni navali congiunte nell'Oceano Pacifico da tenersi in questo mese di settembre.

Pechino è accusata dalla Nato di fornire assistenza a Mosca per il conflitto in Ucraina, ciò che le autorità cinesi smentiscono. Così come fanno quelle iraniane, mentre funzionari europei citati dall'agenzia Bloomberg hanno affermato la settimana scorsa che Teheran ha raggiunto un accordo con la Russia per consegnarle missili balistici. Il portavoce del Cremlino non ha né confermato né smentito la notizia: «Informazioni di questo tipo non sempre corrispondono alla verità», ha detto Peskov, aggiungendo però che Russia e Iran continueranno a sviluppare la loro collaborazione «in tutte le aree possibili, comprese le più sensibili».

16:05
16:05
«Non ci fidiamo più di Zelensky»

«Chi può fidarsi di Zelensky dopo che ha chiesto i negoziati del marzo 2022 e li ha lasciati in aprile su pressione britannica?» Lo ha dichiarato all'agenzia di notizie italiana ANSA la portavoce della diplomazia russa, Maria Zakharova, rispondendo a una domanda sul nuovo «piano di pace» preannunciato dal presidente ucraino e commentando l'intervista di Zelensky ad alcuni media italiani a Cernobbio.

Quando le è stato chiesto se la Russia studierà «il nuovo piano» di Zelensky, Zakharova ha risposto di non avere idea di «cosa significhi nuovo piano».

Zakharova ha così ripetuto la narrazione di Mosca secondo la quale l'Ucraina avrebbe abbandonato i negoziati del marzo del 2022 su pressione dell'allora premier britannico Boris Johnson, il quale ha però sempre smentito questa versione dei fatti.

Zakharova ha inoltre dichiarato che nell'autunno del 2022 Zelensky «ha firmato un decreto vietando all'Ucraina di negoziare con la Russia» e ha affermato che lo avrebbe fatto «su pressione americana».

In realtà il decreto di Zelensky dell'ottobre del 2022 definisce «impossibile» la prospettiva di colloqui con il presidente russo Vladimir Putin, non in generale con la Russia.

«Putin è il presidente russo che guida il paese e determina il corso della politica estera», ha osservato Zakharova. «Questa è la nostra politica: non abbiamo mai rifiutato i negoziati, nemmeno con l'Ucraina. Kiev lo ha fatto sotto la pressione occidentale», ha ribadito la portavoce del ministero degli Esteri russo.

14:58
14:58
Xi: «Tutti aiutino per una soluzione pacifica sulla crisi Ucraina»

La Cina «incoraggia e sostiene tutti gli sforzi utili a favorire la risoluzione pacifica della crisi in Ucraina e continuerà a persistere nel promuovere pace e colloqui con un ruolo costruttivo verso una soluzione politica». Il presidente Xi Jinping, incontrando a Pechino il premier norvegese Jonas Gahr Store, ha detto che «tutte le parti dovrebbero collaborare per creare le condizioni favorevoli alla soluzione politica con il dialogo», secondo la Xinhua.

Venerdì, in un briefing con Store a Bruxelles, il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg ha chiesto alla Cina «di smettere di sostenere la guerra illegale della Russia».

14:29
14:29
La Lituania prepara un piano nazionale di evacuazione di massa

La Lituania sta preparando un piano nazionale per l'evacuazione di massa dei cittadini che verrà presentato all'inizio del mese prossimo: lo riporta l'emittente pubblica del Paese citata da RBC-Ucraina.

La ministra degli Interni, Agne Bilotaite, ha annunciato che ogni unità territoriale avrà il proprio piano di evacuazione, sottolineando tuttavia che il Paese dovrebbe avere un piano di evacuazione su scala nazionale ed essere pronto ad attuarlo se necessario. Secondo Bilotaite, inoltre, a causa degli attacchi informatici la sicurezza pubblica è diventata una questione prioritaria.

«Oggi la protezione civile è più importante che mai. La guerra contro l'Ucraina continua, i Paesi della nostra regione sono esposti ad attacchi ibridi e di disinformazione e il sabotaggio è la nostra nuova realtà», ha detto Bilotaite. «È importante notare che siamo in una posizione di prima linea, quindi oggi la protezione civile è diventata una priorità».

14:28
14:28
Mosca a Zelensky: «Non negoziamo sui territori controllati»

La portavoce della diplomazia russa, Maria Zakharova, ha risposto alle dichiarazioni rilasciate dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky ad alcuni media italiani a Cernobbio, dichiarando all'ANSA che «i territori russi non sono in agenda per i negoziati».

Mosca definisce però «territori russi» anche le regioni ucraine in parte occupate dalle truppe del Cremlino e le parole di Zakharova equivalgono quindi a un rifiuto di trattare il ritorno a Kiev delle zone che Mosca controlla.

14:21
14:21
Iran, respingiamo l'accusa di esportare armi alla Russia

«Respingiamo con forza le affermazioni sul ruolo dell'Iran nell'esportazione di armi a una delle parti in guerra»: lo ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano Nasser Kanani replicando all'Unione Europea secondo cui ci sono «informazioni credibili» secondo cui l'Iran avrebbe fornito missili balistici alla Russia.

«Gli accusatori dell'Iran sono quelli che sono tra i maggiori esportatori di armi verso una parte della guerra», ha aggiunto, ribadendo che Teheran «non fa parte della guerra» in Ucraina.

13:47
13:47
ONG, almeno 643 denunce di presunte irregolarità nel voto russo

L'ONG per il monitoraggio indipendente delle elezioni Golos ha dichiarato che, fino a ieri mattina, aveva ricevuto 643 denunce di presunte irregolarità nelle elezioni regionali o comunali svoltesi in Russia da venerdì a domenica in 81 soggetti della federazione. Lo riporta la testata online Meduza.

Secondo l'ONG, oltre 230 denunce provenivano da Mosca, dove si è votato per il Consiglio comunale e per i consigli municipali. In queste elezioni, Golos denuncia un bassissimo livello di competizione elettorale, discriminazioni mirate e procedimenti giudiziari nei confronti dei candidati non graditi alle autorità.

Stando all'ONG, le autorità «hanno fatto tutto il possibile affinché le elezioni fossero percepite dagli elettori non come un modo per discutere pubblicamente i problemi e scegliere i propri interessi», ma «semplicemente come una procedura divertente con votazioni online, lotterie, figurine a grandezza naturale e torte ai seggi elettorali».

Gli attivisti di Golos parlano anche di una «coercizione» degli elettori, che collegano a una maggiore imposizione al pubblico del voto elettronico a distanza. Per il Consiglio comunale di Mosca e per i consigli municipali della capitale russa poteva votare con le schede elettorali cartacee, invece che elettronicamente, solo chi ne avesse fatto richiesta entro il 2 settembre. Quello online è considerato un sistema di voto opaco, difficilmente verificabile da osservatori esterni, e c'è chi teme che in questo modo i dipendenti pubblici votino per le autorità in carica per paura che il loro voto elettronico sia di fatto controllato.

Golos sostiene inoltre che le autorità continuino a esercitare pressioni sugli osservatori indipendenti, a cui - secondo gli attivisti dell'ONG - non viene permesso spostarsi o scattare fotografie e video nei seggi elettorali.

13:35
13:35
Kiev: «Ieri colpiti impianti energetici in sette regioni»

Le forze russe hanno attaccato nella giornata di ieri impianti energetici in sette regioni ucraine, ha reso noto il ministero dell'Energia, come riporta Ukrainska Pravda.

Sono state prese di mira le regioni di Dnipropetrovsk, Donetsk, Zaporizhzhia, Sumy, Kharkiv, Kherson e Chernihiv. In particolare, nelle regioni di Dnipropetrovsk (centro-est) e Kharkiv (est) sono state colpite sottostazioni elettriche e ad oggi l'erogazione di energia è stata solo parzialmente ripristinata.

Nella regione di Donetsk (est), diverse sottostazioni e una miniera hanno perso energia durante i bombardamenti. Al momento dell'incidente nella miniera c'erano 74 minatori, che sono stati tutti riportati in superficie.

Nella regione di Chernihiv (nord), a seguito dei bombardamenti, le linee elettriche sono state disconnesse e oltre 3.000 famiglie in tre villaggi sono rimasti al buio.

12:50
12:50
Ucraina: uomo lancia granata contro passanti, tre feriti

Tre persone sono rimaste ferite ieri sera nella città di Lubny, nella regione di Poltava, nell'Ucraina centrorientale, dopo che uno sconosciuto ha lanciato una granata contro alcuni passanti vicino a un supermercato: lo ha reso noto la polizia regionale, aggiungendo che l'aggressore è stato trovato morto. Lo riporta Ukrainska Pravda.

Le vittime avevano 42, 41 e 31 anni, ha precisato la polizia. Non si conoscono ancora le cause dell'attacco, ma l'uomo - che probabilmente è morto a causa delle ferite provocate dalla stessa esplosione - era un residente locale di 53 anni.

12:36
12:36
«Continuano gli attacchi russi con sostanze chimiche»

Le forze russe continuano a utilizzare munizioni speciali dotate di sostanze chimiche contro le truppe ucraine: lo ha reso noto lo Stato maggiore delle forze armate di Kiev, come riporta RBC-Ucraina.

Il mese scorso sono stati registrati 447 attacchi con munizioni chimiche da parte delle forze nemiche contro l'esercito ucraino, ha affermato l'esercito in un comunicato, sottolineando che dal 15 febbraio 2023 al 24 agosto scorso, sono stati effettuati 4'035 attacchi di questo tipo.

Lo Stato maggiore ha spiegato che l'uso di munizioni dotate di sostanze chimiche avviene contemporaneamente all'uso di armi tradizionali. In particolare, i russi utilizzano le sostanze K-51 e RG-VO, il cui impiego in guerra è vietato. Secondo l'esercito, inoltre, una parte significativa delle munizioni russe contiene anche composti chimici pericolosi di tipo sconosciuto.

«La Russia viola gravemente così le regole della guerra, ignora le norme e gli obblighi della Convenzione sulla proibizione dello sviluppo, della produzione, dello stoccaggio e dell'uso delle armi chimiche e sulla loro distruzione», si legge nella nota.

12:25
12:25
Cremlino non conferma né smentisce missili dall'Iran

Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, non ha confermato né smentito notizie apparse su media internazionali secondo le quali l'Iran starebbe fornendo missili balistici alla Russia.

«Informazioni di questo tipo non sempre corrispondono alla verità», ha affermato Peskov, citato dall'agenzia Interfax. «Sviluppiamo la nostra collaborazione e il dialogo in tutte le aree possibili, comprese le più sensibili, e continueremo a farlo nell'interesse dei popoli dei due Paesi», ha aggiunto Peskov.

11:50
11:50
Il Cremlino sull'iniziativa Scholz: «Non scartiamo alcun piano»

La Russia «non scarta in anticipo alcun piano per una soluzione» del conflitto in Ucraina. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, rispondendo a una domanda su una iniziativa del cancelliere tedesco Olaf Scholz.

«Non respingiamo alcun piano in anticipo, ma è necessario capire di cosa stiamo parlando», ha affermato Peskov, citato dall'agenzia Interfax.

11:28
11:28
Ucraina: morto in un incidente stradale il consigliere di Kiev sui droni

Il consigliere del capo del ministero della Strategia e dell'Industria, responsabile della cooperazione con i produttori di droni, Yaroslav Oliynyk, è morto in un incidente stradale insieme alla moglie: lo ha annunciato su Telegram l'ex capo del ministero, Oleksandr Kamyshin, come riporta Ukrainska Pravda.

«Yaroslav Oliynyk è morto. Il suo nome è Loki. Uno dei primi membri del rinnovato team MinStrategProm. Si era unito a noi l'estate scorsa direttamente in prima linea. Era responsabile della collaborazione con i produttori di droni. Ancora non riesco crederci», ha scritto Kamyshin.

Il fondo di beneficenza 'Come Back Alive' ha riferito che l'incidente è avvenuto la notte dell'8 settembre. Secondo Liga.net, Oliynyk era entrato nelle forze armate ucraine nel 2017 ed aveva prestato servizio nell'unità 'Aerial Intelligence. Al fronte era conosciuto con il nominativo di Loki. Oliynyk aveva combattuto nelle regioni di Kiev e Chernihiv ed aveva partecipato alla controffensiva di Kharkiv, dove contribuì a liberare la città di Kupyansk.

10:57
10:57
Kiev: «Attacco russo a Nikopol, morta una sedicenne»

Una ragazza di 16 anni è morta a causa dei bombardamenti russi a Nikopol, nella regione centrorientale ucraina di Dnipropetrovsk: lo riporta l'emittente pubblica Suspilne.

Le squadre di soccorso hanno estratto il corpo della giovane dalle macerie di una casa danneggiata, ha reso noto il capo dell'amministrazione militare regionale, Serhii Lysak, aggiungendo che nell'attacco sono rimaste ferite anche tre persone.

09:09
09:09
Cina, nuovo ciclo di esercitazioni militari con la Russia

La Cina annuncia un nuovo ciclo di esercitazioni militari congiunte con la Russia, denominate «North-Joint 2024», da tenere a settembre per «approfondire il livello di cooperazione strategica tra i due eserciti» e di «migliorare la capacità per affrontare in modo congiunto le minacce alla sicurezza».

Lo ha riferito una nota del ministero della difesa di Pechino, secondo cui le parti invieranno flotte navali nelle «aree marittime rilevanti dell'Oceano Pacifico» per un pattugliamento congiunto e la Cina, inoltre, «parteciperà anche all'esercitazione strategica 'Ocean 2024'» della Russia, nel rispetto del «piano annuale» bilaterale.

Le manovre aero-navali «North-Joint 2024» sono previste nei cieli e attorno al mar del Giappone e a quello di Okhotsk, al largo delle coste russe, ha precisato il ministero della difesa cinese, senza precisare le date. La flotta cinese e russa si spingerà nelle acque del Pacifico «il quinto pattugliamento marittimo congiunto tra le due parti» e per le esercitazioni di Mosca note come «Ocean 2024».

A luglio, i due Paesi hanno tenuto manovre nelle acque e nello spazio aereo intorno a Zhanjiang, città nel Guangdong, provincia nel sud della Cina, nella stessa settimana in cui i leader della NATO riuniti a Washington hanno accusato Pechino di essere «diventata un facilitatore decisivo» dell'invasione russa dell'Ucraina con le sue forniture a doppio uso, civile e militare, e di altro tipo in grado di di tenere in piedi l'apparato bellico di Mosca.

Negli ultimi anni Russia e Cina hanno intensificato la cooperazione militare ed economica, a dispetto dell'invasione dell'Ucraina da parte delle truppe di Mosca a febbraio del 2022. Ad agosto, ricevendo al Cremlino il premier cinese Li Qiang, il presidente Vladimir Putin ha osservato che i legami economici e commerciali tra i due Paesi «stanno dando risultati».

09:08
09:08
Kiev: «Nella notte fallito un attacco russo alla capitale»

Le forze russe hanno lanciato la notte scorsa un attacco con droni kamikaze sulla città di Kiev, ma tutti i velivoli senza pilota nemici sono stati abbattuti: lo ha reso noto su Telegram l'Amministrazione militare della capitale ucraina (KMVA).

Si è trattato del quinto attacco aereo su Kiev dall'inizio di settembre, commenta la KMVA, aggiungendo che i droni sono arrivati dal territorio della regione russa di Kursk in «diverse ondate dopo la mezzanotte».

«Il raid aereo nella capitale è durato più di un'ora - si legge nel messaggio -. Tutti i droni d'attacco russi che minacciavano Kiev sono stati distrutti dalle forze e dalle attrezzature di difesa aerea alla periferia della capitale».

Per il momento non si registrano vittime, feriti o danni. Il numero di droni abbattuti verrà reso noto in mattinata.

06:00
06:00
Il punto alle 6.00

«A margine del Forum in Italia, ho avuto un incontro con la delegazione del Congresso americano: si è parlato, in particolare, del piano di vittoria per l'Ucraina, di alcuni suoi dettagli. Presenteremo in modo esaustivo tutti i passi al presidente degli Stati Uniti Biden e ad entrambi i candidati alla presidenza, Trump e Harris». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo messaggio serale. «La cosa più importante per noi ora è rafforzare il più possibile la posizione dell'Ucraina all'inizio dell'autunno, proteggere le nostre città e villaggi dal terrore russo, dare maggiori opportunità ai nostri soldati al fronte».

Intanto, sul fronte militare, le forze russe hanno lanciato nella notte un attacco con droni su Kiev. La difesa ucraina si è attivata per neutralizzare i droni. Lo riferiscono fonti ministeriali citate dai media locali.